Oristano 4 marzo 2021
Cari amici,
Oggi il mio blog parla di
un frutto davvero interessante: il limone, nome scientifico Citrus
limon. (L.). Nel 2000 a.C. nella valle
dell'Indo, oggi Pakistan, vi era una popolazione che conosceva il limone.
Apparve poi in Grecia, come mela della Media (Iran occidentale), nel V sec.
a.C. Ritrovamenti fatti nella zona degli scavi di Pompei, farebbero pensare che
il limone era già conosciuto in epoca romana. I Romani,
probabilmente a causa del sapore acre ed acido del limone, non lo gradirono e
del suo uso se ne persero le tracce. La riscoperta del limone si ebbe nell’anno
mille, quando gli arabi apprezzandone l'uso alimentare e terapeutico, lo
diffusero assieme ad altri agrumi nel Medio Oriente.
Il limone è un “ibrido” che, secondo gli studi genetici, deriva dall'incrocio
tra l'arancio amaro e il cedro. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6
metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti. Pianta come detto di
antica origine, risulta coltivata in Cina già prima della dinastia Song
(960-1279 d.C.), ma anche nella regione indiana dell'Assam e nel nord della
Birmania.
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Già noto in epoca romana
(esistono raffigurazioni di tali frutti in alcuni mosaici a Cartagine e
affreschi a Pompei, intorno al 700 d.C. il limone si diffuse in Persia, Iraq ed
Egitto. Dal termine persiano لیمو, che si pronuncia līmū, deriva infatti
il termine "limone". In Italia la coltivazione dei limoni è presente
intorno all’anno Mille in Puglia, sul Gargano, precisamente in agro di Rodi
Garganico, dove ancora oggi viene coltivata una varietà particolare (il Limone
Femminello), dai botanici ritenuta la più antica d'Italia, poi in Sicilia,
dopo il X secolo e più tardi a Genova (a metà del XV secolo). I limoni
compaiono nelle Azzorre nello stesso periodo; nel 1493 arrivò nel ‘nuovo mondo’
ad opera Cristoforo Colombo, che portò alcuni semi all'isola di Hispaniola. Nel
1747 il medico scozzese James Lind consigliò l'utilizzo del succo di limone come
cura contro lo scorbuto. Nel XIX secolo il limone iniziò ad essere coltivato
intensivamente anche in Florida e California.
Il limone, dunque, è presente da epoca millenaria, ricercato in quanto capace
di dare rimedio a diversi nostri mali. Si, amici, praticamente in tutte le nostre
case il limone in frigo è presente quasi sempre, disponibile per mille utilizzi.
Siamo in molti ad amare i limoni. Alcuni di noi li usano per dare un po’ più di
sprint alla loro bevanda (dal the alle tisane e alle limonate), altri li usano
per far risaltare il sapore del loro cibo, come l’insalata o il pesce. Amiamo
anche la torta al limone, la torta di meringa al limone e la cagliata di limone
e amiamo fare queste dolci prelibatezze regolarmente; spesso però in frigo non
durano a lungo. Ed ecco arrivare l’idea geniale: perché, allora, non congelare
i limoni?
Congelare i limoni è un’ottima
idea. Dare una seconda, lunga vita ai limoni congelandoli, ci fa ottenere anche
ulteriori vantaggi. Si, amici, per noi che amiamo i limoni, congelarli nel modo
giusto è un’ottima scelta. Vediamo insieme anche il perché. I limoni, come ben sappiamo
sono piuttosto aspri, per questo non possono essere consumati come le arance o
i mandarini. Ma con qualche accorgimento l’asprezza presente nel frutto fresco
potrebbe cambiare! Congelandolo, per esempio, il limone perderà un po’ del suo
sapore aspro e una volta scongelato sarà molto meno aspro e più commestibile.
Si, amici, quando i
limoni vengono congelati il loro sapore cambia molto e saranno molto “più
facili” da mangiare. Dei limoni, non dimentichiamolo, la buccia è in realtà la
parte più importante del frutto (possiamo congelare anche la buccia grattugiata):
la buccia, infatti, contiene da 5 a 10 volte più vitamine del succo. Assicuriamoci,
dunque, prima di metterlo in freezer di spazzolarlo e lavarlo per bene questo
frutto! Il limone, la così detta frutta gialla, è un prodotto super sano! I
limoni combattono i batteri, i parassiti e i vermi, contengono sostanze che
aiutano a prevenire il cancro, regolano la pressione sanguigna e sono utili
contro lo stress e la depressione. Che dire, amici?
Meglio di così…Del limone si usa tutto: il succo, la buccia e la sottile scorza
esterna contenente gli olii essenziali.
Congelare i limoni, cari
amici, è diventata oggi una pratica comune in molte famiglie. Per fare la
prova, ecco un consiglio per chi ancora non lo fa: sono sicuro che sarà una
prova ben convincente. Dopo averli congelati, togliete i limoni dal freezer; dopo
averli lavati, con un sottile coltello affilato togliete la scorza, ancora
congelata, e, dopo averla sminuzzata, cospargetela su insalate, spaghetti, zuppe,
cereali per la colazione, su bicchieri d’acqua o sul gelato: ne rimarrete entusiasti,
perché la buccia congelata ha un sapore molto più gustoso di quella al naturale, senza passare in freezer.
Provare per credere!!!
A domani.
Mario
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