Oristano 7 marzo 2021
Cari amici,
Il Festival di Sanremo è
appena finito e abbiamo visto con quale tristezza: senza pubblico e con la
grande amarezza dei “pochi” che hanno dato vita alla kermesse. Il mondo dello
spettacolo, dalla TV ai film e all’evasione, vive un momento terribile e chissà
se presto potrà risollevarsi. Momenti di panico e ansia, con conseguenze di lavoro e precarietà viste con
un grande punto interrogativo. Proprio su questo fronte, in particolare quello
del cinema, le prime teste a cadere saranno quelle dei doppiatori, un mondo che
è destinato a sparire.
Per una moltitudine di
personaggi, particolarmente dotati vocalmente, che erano in grado di doppiare
perfettamente i grandi attori protagonisti dei film che hanno fatto la storia
del cinema e delle fiction televisive, il futuro appare nero come il fumo di
Londra. Tutta colpa di una startup israeliana, la DeepDub, che ha
sviluppato una tecnologia basata sulla intelligenza artificiale (AI) che
sta per rivoluzionare il mondo del cinema e delle serie tv. Il segreto sta
tutto nel “Deep Learning”, un particolarissimo marchingegno sviluppato
dall’Intelligenza artificiale, grazie al quale è possibile replicare la voce
originale di un attore o di un narratore in più lingue diverse.
Indubbiamente la scoperta
ha del sensazionale, in quanto consente allo spettatore
(facciamo il caso italiano) di guardare un film, girato nelle più diverse
lingue, ma ascoltando la recitazione originale in italiano; le voci originali
di George Clooney, Brad Pitt, Angelina Jolie o Leonardo Di Caprio, tanto per
fare un esempio, verranno ascoltate in italiano. Tanto per fare un esempio, provate
a pensare di rivedere un capolavoro del cinema, come il Padrino parte prima, e
di ascoltare in italiano la voce originale di Al Pacino e Marlon Brando! Ebbene,
questo in un immediato futuro sarà realtà, e potremmo godere della voce
dell'attore originale “tradotta perfettamente” dall’intelligenza artificiale nella
nostra lingua. Si, amici, non una anonima per quanto similare voce, ma una perfetta
replica dell'originale, con l'inflessione e la cadenza dell'attore o dell’attrice
protagonista.
La start up israeliana DeepDub,
fondata nel 2019 con sede a Tel Aviv, ha messo in piedi una tecnologia a dir
poco rivoluzionaria, che permetterà di doppiare una serie o un film senza
l'utilizzo di doppiatori e in qualsiasi lingua; i responsabili dell’azienda hanno
definito il proprio lavoro come un tentativo di «colmare la barriera
linguistica e il divario culturale delle esperienze di intrattenimento per il
pubblico internazionale». In un'intervista a IndieWire, Oz Krakowski,
chief marketing officer di DeepDub, ha spiegato così il suo funzionamento: «La
tecnologia si basa sul deep learning e sull'intelligenza artificiale su reti
neurali. Il deep learning apprende i tratti caratteriali della voce - come
tono, profondità, velocità, spaziatura e intonazione delle parole -, li
registra e può quindi applicarle a una lingua diversa».
Inutile negare che questo
nuovo strumento creerà un vero e proprio tsunami nel mondo dei doppiatori, una professione
che inevitabilmente sarà destinata a scomparire. La nuova tecnologia inventata
da DeepDub, come appare ovvio, risulterà ben gradita ai produttori, che,
azzerando il gap linguistico (che comportava importanti costi per l’utilizzo
dei doppiatori), potranno abbattere sensibilmente sia i costi di produzione che
i tempi di distribuzione. Oz Krakowski, il manager di DeepDub, ha rivelato che
già oggi la loro tecnologia è in grado di doppiare una serie televisiva di 8
episodi in sole 6 settimane. Per fare lo stesso lavoro con i tradizionali
doppiatori di settimane ne occorrono dalle 14 alle 16.
A volte la realtà riesce
a superare la fantasia più avanzata. Ciò che solamente pochi anni fa sarebbe
stata considerata fantascienza è ormai realtà. La tecnologia di DeepDub non è ancora pienamente matura, probabilmente i
doppiatori (solamente in Italia quelli professionisti sono 2 mila)
continueranno a lavorare ancora per diversi anni, ma la strada appare
tracciata. Al lungo elenco di mestieri che saranno cancellati dall’intelligenza
artificiale se ne aggiunge ora un altro: quello dei doppiatori. Per ora il nuovo
sistema riesce a gestire sei lingue, ma l’obiettivo è quello di raddoppiare
questo numero nei prossimi mesi.
Cari amici, quello messo sul
campo da DeepDub è la conferma (l'ennesima) che ci troviamo di fronte a una
rivoluzione tecnologica che avrà un impatto superiore perfino a quello della
rivoluzione industriale del 1.700, come ha avuto modo di spiegare l'economista
e storico Giulio Sapelli in una recente intervista rilasciata a Tiscali
News.
"Di questa rivoluzione - ha spiegato Giulio Sapelli - non c'è però consapevolezza neanche nella classe politica" e
questo è l'aspetto probabilmente più preoccupante. Il mondo rischia di arrivare
impreparato a un cambiamento epocale che impatterà in particolare sul mondo del
lavoro". Come ho accennato prima, un altro mestiere, quello del doppiatore ha il destino
segnato e diventerà, forse, solo un ricordo.
A domani.
Mario
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