domenica, febbraio 28, 2021

L’ECOLOGO AUSTRIACO JOHANN ZALLER: LA VERITÀ SUI PESTICIDI. NEL SUO LIBRO “IL NEMICO INVISIBILE”, EGLI METTE IN GUARDIA IL MONDO SU QUESTI PERICOLOSI VELENI!



Oristano 28 febbraio 2021

Cari amici,

Termino le mie riflessioni di Febbraio dedicando il post all'inquinamento ed al serio pericolo creato dai pesticidi. In tutto il mondo, ormai, l’uso dei pesticidi, non soltanto in agricoltura, riguarda davvero tutti i Paesi e quindi miliardi di individui. Che siano pericolosi lo sanno tutti, essendo dei veleni potentissimi, con la capacità di danneggiare in modo permanente non solo l’ecosistema, ma anche essere un pericolo mortale per la salute umana. Per questa ragione, l’ecologo austriaco Johann Zaller, ha scritto un interessante libro sui pesticidi dal titolo “Il nemico invisibile”, vero manuale istruttivo che vuole fare luce in modo scientifico su questi pericolosi prodotti, quali sono i pesticidi, e verificarne la asserita veridicità sulla loro reale funzione.

Il tema relativo all’uso dei pesticidi ci riguarda un po’ tutti, seppure non siamo agricoltori e non li maneggiamo direttamente. A tavola, sia che gustiamo una pizza con le verdure, bevendoci sopra un bicchiere di vino o di birra, oppure mangiando un bel piatto di spaghetti al pomodoro, accompagnato da verdure come peperoni, insalata e frutta, è giusto che sappiamo che quello che stiamo mangiando contiene numerosi pesticidi. Si, il numero dei pesticidi ufficialmente ammessi supera il migliaio. E non pensiamo che queste sostanze chimiche siano utilizzate solo nella produzione del cibo, ma anche per la sua conservazione, lo stoccaggio, il miglioramento del gusto, la vinificazione, eccetera.

Scrive l’autore del libro Johann Zaller: “…Come la maggior parte delle persone anch’io presupponevo che i pesticidi impiegati quotidianamente fossero ovviamente testati nel modo più rigoroso prima di essere diffusi nell’ambiente per debellare organismi nocivi ed erbe infestanti. Inoltre, così ritenevo, i pesticidi vengono sicuramente utilizzati solo in caso di necessità, nell’eventualità che il raccolto debba essere salvato da organismi nocivi. Invece, già dopo una breve immersione nella materia iniziai a sospettare che molte di queste frasi fatte, diffuse dai media, non fossero che dei miti, sostenuti dai produttori di pesticidi e anche dai rappresentanti degli agricoltori. Questa illuminazione e quello che ho poi constatato lavorando con il gruppo di ricerca dell’Università delle Risorse naturali e delle scienze della vita di Vienna, mi hanno spinto a scrivere questo libro. Molto di quanto si trova in questo testo è pubblicato in articoli scientifici, ma chi, al di fuori dei colleghi, legge questi lavori?”.

L’autore del libro, a chi si pone l’interrogativo se senza i pesticidi, senza la moderna agricoltura (di cui fanno parte anche i pesticidi), si sarebbe potuta nutrire la popolazione mondiale sempre in aumento, risponde di sì. Nell’ultimo capitolo Egli dimostra che l’agricoltura che fa un uso intensivo di pesticidi è in realtà un affare in perdita, con enormi costi per le economie nazionali. Il presunto beneficio che ne deriva non compensa assolutamente tali perdite. Per fortuna esistono molti modi alternativi che non prevedono un eccessivo ricorso ai pesticidi. Sono stati gli stessi rappresentanti dell’agricoltura ad ammettere che probabilmente si potrebbe risparmiare la metà dei pesticidi senza far crollare i rendimenti. La conclusione riassume gli aspetti che devono essere urgentemente modificati e quali azioni la politica deve intraprendere a tale scopo.

Cari amici, “Il nemico invisibile” dell’ecologo austriaco Johann G. Zaller, è un libro davvero importante: tant'è che, significativamente, è stato pubblicato da Aboca Edizioni, la casa editrice costola e vetrina culturale di quella Aboca che costituisce la più grande azienda italiana nel campo della fitoterapia – e che ovviamente non usa pesticidi nelle sue coltivazioni effettuate dalle parti di San Sepolcro (recentemente premiate dal Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici dal Ministero per le Politiche Agricole con un punteggio di 100/100 per la qualità dei terreni, risultato mai raggiunto da alcuna altra azienda in oltre 30 anni di rilevazioni – insomma, nella Val Tiberina il bio lo prendono sul serio).

In conclusione, amici, è giusto che tutti ci mettiamo il problema: ma è davvero indispensabile impoverire la microfauna, svilire la ricchezza dei terreni, inquinare le falde acquifere e gli stessi ortaggi che poi mangiamo? Siamo sicuri che non potremo produrre ugualmente senza ricorrere a questi veleni, almeno in modo non così massiccio? La risposta, per quanto non piaccia agli agricoltori e soprattutto alle case produttrici è che potremo produrre anche senza questi veleni; ci basti pensare che solo una piccola parte dei pesticidi usati raggiunge gli organismi nocivi, il resto inquina solo l’ambiente, disintegrando l’interazione ecologica tra organismi nocivi e organismi utili (impedendo la loro regolazione ai processi naturali, che al contrario la attuerebbero). Saremo capaci di porre rimedio ai danni già fatti?

Io spero che il mondo riesca a rinsavire, prima che il disastro diventi irreversibile!

A domani.

Mario

 

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