venerdì, ottobre 06, 2017

IL TOPINAMBUR E LE SUE ECCELLENTI PROPRIETÀ SALUTARI. POTREBBE ESSERE COLTIVATO ANCHE IN SARDEGNA, MA…



Oristano 6 Ottobre 2017
Cari amici,
Il topinambur, noto anche con il nome di rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme o girasole del Canada, è un tubero di forma strana e bitorzoluta (ricorda un po’ quello della radice della canna o quella dello zenzero), ma che, nonostante l'apparenza, risulta ricco di straordinarie virtù, capaci di donare grandi effetti benefici al nostro organismo. Prima di parlare in dettaglio delle sue eccellenti proprietà, vediamo insieme di che vegetale si tratta.
Il topinambur, nome scientifico Helianthus tuberosus L., 1753 (anche volgarizzato in Elianto tuberoso), appartiene alla grande famiglia delle Asteraceae e al genere helianthus. È un’erbacea perenne il cui fusto può arrivare fino a oltre 3 metri di altezza, che porta in cima infiorescenze a capolino. La forma biologica della specie è geofita bulbosa, ossia è una pianta che porta le gemme in posizione sotterranea che vengono chiamate tuberi; queste gemme sono gli organi di riserva della pianta, in grado di produrre annualmente nuovi fusti, foglie e fiori. Le radici vere sono fascicolate, di tipo secondario, a partire dal rizoma. Questo tubero è commestibile ed è usato correntemente in cucina come ortaggio.
Come accennato prima, il topinambur è straordinariamente ricco di elementi benefici. In particolare, per esempio, è considerato anche un tubero dietetico, adatto quindi all’alimentazione dei diabetici. Inserire il topinambur nella nostra alimentazione, considerata anche la sua buona diffusione, risulta tra l’altro molto semplice. Con esso si possono preparare numerose ricette, dato che può essere consumato sia crudo che cotto.
Come la gran parte degli alimenti di origine vegetale, il topinambur non contiene colesterolo. 100 grammi di topinambur cotto (meglio se in acqua demineralizzata e senza aggiunta di sale) apportano al nostro organismo 2,7 grammi di fibre. Consumare il topinambur lessato, se vogliamo arricchire la nostra dieta di fibre vegetali, contribuisce a garantire un corretto funzionamento dell’intestino. Se lo consumiamo crudo, invece, reesta intatto il suo contenuto di vitamine e di sali minerali.
Da crudo questo tubero è ben ricco di potassio: 100 grammi di topinambur crudo contengono infatti 429 mg di potassio e apportano inoltre 4 mg di sodio, 4 mg di vitamina C, 14 mg di calcio, 17 mg di magnesio e piccole quantità di zinco, ferro, rame, selenio, vitamina E, vitamina A e manganese. Inoltre è anche un ortaggio poco calorico: 100 grammi di topinambur crudo apportano al nostro organismo circa 73 calorie. Il suo valore glicemico, pari a 50, è considerato adatto ai diabetici per tale valore piuttosto basso. Per esempio l’indice glicemico delle patate ha valori (a seconda delle cotture) che vanno da 117 per le patate cotte al microonde, a 93 per le patate cotte al vapore e a 77 per le patate lessate.
Il topinambur contiene anche piccole quantità di sostanze antiossidanti, come la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E. Queste sostanze, insieme a flavonoidi e carotenoidi, contribuiscono a contrastare l’azione dei radicali liberi e ci proteggono dalle infiammazioni e da forme virali come influenza e raffreddore; inoltre il topinambur è un toccasana per arricchire la nostra dieta di ferro e di folati. I folati, non dimentichiamolo, sono molto importanti durante la gravidanza per prevenire malformazioni nel bambino che nascerà. Se la dieta della donna in gravidanza risulta povera di folati, potrebbe essere necessario variarla e/o assumere un integratore di acido folico.

Riassumendo potremmo dire che le proprietà e i benefici del topinambur sono innumerevoli: disintossicante, privo di glutine, ad alto contenuto proteico, combatte l'anemia, riduce i livelli di zuccheri nel sangue, combatte stress e stanchezza, aumenta le difese immunitarie, accelera il metabolismo, è efficace contro la stitichezza. Per cibarsene svariate sono le modalità che potremmo utilizzare in cucina: il topinambur è un ortaggio molto versatile che si presta facilmente a preparare numerose ricette. Con i topinambur si possono preparare dei contorni per tutti i secondi piatti ma anche vellutate e zuppe da servire come primo piatto. Inoltre risulta anche adatto come condimento per i primi piatti preferiti e anche per le insalate dato che lo si può mangiare pure crudo.
Cari amici, oggi se vogliamo introdurlo nella nostra dieta dobbiamo cercarlo al mercato, al supermercato o nei negozi di prodotti biologici. Eppure, noi sardi in particolare, potremmo provare a coltivarlo. La nostra terra sarda si presta bene ad un’eventuale coltivazione di questo vegetale, simile a quella della coltura delle patate. Perché allora non provare a farlo? Il mercato lo assorbirebbe bene e potrebbe dare anche un buon reddito.
Nel 2014 Federico Casciu ad Uras fece un tentativo che sembrò funzionare. Dopo aver vissuto in Germania per 40 anni, tornando in Sardegna portò con sé dei topinambur, dei quali i tedeschi sono grandi estimatori. Lo seminò nell’orto di famiglia e, al momento del raccolto, rimase stupito per l’abbondanza del prodotto ottenuto! Non sapendo cosa fare di tutte quelle patate pensò di venderle. Come spesso succede, però, vi fu diffidenza: i sardi purtroppo l'hanno nel DNA, e fu constatare la mancanza dei possibili acquisti; alla fine, come spesso succede, il progetto non decollò. Fu un'occasione persa, perché l’idea poteva essere recepita e portata avanti con successo.
Ora, con il progetto “Terra ai giovani” (vedi il mio post su questo blog del 1 Ottobre di cui riporto il link http://amicomario.blogspot.it/2017/10/sardegna-il-ritorno-dei-giovani.html) potremmo certamente riprovare. Ad un patto, però: noi sardi dobbiamo eliminare: la diffidenza, male innato che non riusciamo proprio a vincere!
A domani.
Mario

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