Oristano
5 Settembre 2016
Cari amici,
Il segreto della
longevità (a chi non piacerebbe vivere davvero a lungo?) pare si nasconda
proprio nella natura che ci circonda: per vivere a lungo l’uomo deve
ripristinare un forte connubio con la natura, vivendo, per quanto possibile, al
suo interno. In effetti questo non è solo un sogno, ma una vera necessità,
scientificamente dimostrata. Uno studio condotto dall’Università del Minnesota,
pubblicato sulla rivista scientifica Health and Place, ha evidenziato che il
contatto quotidiano della specie umana con la natura migliora la qualità della
vita, in particolare nella terza età, aumentando di conseguenza le speranze di
vita.
Lo studio rivela che se
vogliamo vivere più a lungo e in salute, c’è una formula segreta: passare del
tempo ogni giorno a contatto della natura, muovendosi negli spazi
‘verdi’ (dove ci sono piante, fiori, prati) ma anche ‘blu’, ovvero a contatto con corsi o specchi d’acqua. Immergersi
in un ambiente naturale crea non pochi benefici, tra
cui il miglioramento del sonno e la riduzione degli stati d’ansia, oltre al
fatto che il contatto con la natura ci rende capaci di attivare al meglio le emozioni, aumentando la nostra felicità.
La ricerca è stata
condotta su un gruppo di persone tra i 65 e gli 86 anni di Vancouver (Canada),
appartenenti a diverse classi sociali, razze e con diversi problemi di salute.
Ebbene, pur non avendo questi soggetti dimora in case immerse nel verde dei boschi, il
solo fatto di avere a disposizione delle aree verdi e blu (utilizzando i
giardini pubblici all’interno delle città, soggiornando nelle panchine dei
viali alberati, percorrendo all’ombra i viali con le altre persone frequentanti
l’oasi verde), questa full immersion, seppure in un piccolo spicchio di natura, ha permesso
loro di ritrovarsi più attivi dal punto di vista fisico, spirituale e sociale.
Insomma, la natura si è dimostrata
una vera e propria medicina naturale, se saggiamente utilizzata!
Quando ci immergiamo nel fresco di un giardino pubblico, non facciamo semplicemente una
passeggiata, ma ci da maggior conforto e più ampio respiro fermarci ad ammirare il
paesaggio o un fiore o aprire un dialogo con le altre persone; in questo modo si innesca un meccanismo che fa diminuire
sensibilmente i livelli di alcuni indicatori ‘negativi’ (sensazione di noia,
solitudine, isolamento), e, per alcuni, addirittura è stato riscontrato un supero dei blocchi
e delle resistenze dovute a condizioni croniche di malattia, disabilità o non
indipendenza legate all’età.
Secondo la ricercatrice
Jessica Finlay, che ha coordinato il progetto per la University of Minnesota, per
ottenere una vecchiaia lunga e sana, sono 3 sono le azioni da mettere in pratica per raggiungerla:
Considerare
il benessere complessivo: raggiungere il convincimento che gli aspetti mentali e sociali sono
importanti tanto quanto quelli fisici.
Uscire
di casa regolarmente: almeno una volta al giorno, anche solo
per andare al giardinetto vicino a casa, possibilmente dialogando con altri.
Mettere
tra le priorità quotidiane il contatto con la natura:
fosse anche solo sedersi su una panchina, prendersi cura delle piante o
ascoltare il suono dell’acqua che scorre.
Cari amici, una
vecchiaia lunga e serena va costruita giorno dopo giorno, quando ancora non
sentiamo i primi sintomi della vecchiaia! Per esempio, quando andiamo in
vacanza, quando non vediamo l’ora di staccare un po’ la spina e di lasciarci
andare al totale riposo, non lasciamo prevalere in noi l’inattività: sia quella
fisica che quella mentale! Rilassarsi non vuol dire abbandonarsi al dolce far niente in poltrona, ma ‘cambiare’ le nostre
abitudini di routine. Allora in vacanza attrezziamoci per migliorare il nostro stato
psico-fisico: ecco 5 consigli pratici.
1. Fare sport. Praticare attività fisica aumenta l’afflusso di sangue
al cervello con conseguente generazione di nuove cellule cerebrali, uno studio
condotto in Finlandia ha dimostrato che le attività più efficaci dal punto di
vista celebrale sono: corsa per lunghe distanze, allenamento di resistenza e
allenamento intensivo.
2. Calcolare con la mente. Ormai le calcolatrici hanno sostituito
qualunque tipo di calcolo mentale, ma sforzarci di risolvere almeno le
operazioni più banali è un esercizio rapido ed efficace.
3. Leggere molto. La lettura oltre ad essere un modo per ampliare le
nostre conoscenze è soprattutto uno strumento che potenzia la mente, aumentando
le connessioni in quelle zone deputate al linguaggio, alla ricettività e alla
creazione delle rappresentazioni sensoriali del corpo.
4. Socializzare. Chiacchierare, conoscere gente nuova e socializzare
aumenta il rendimento intellettivo, in poche parole ci rende più intelligenti!
5. Usare app di brain training. Esistono sul web moltissime
applicazioni per smartphone che allenano il cervello e per farlo bastano solo
10 minuti al giorno! Fra le più interessanti vi segnaliamo: CogniFit Esercizio
Cerebrale, che realizza allenamenti personalizzati per le tue necessità
cognitive, Eidetic che migliora la memoria o la scaricatissima Fit Brains
Trainer.
Cari amici, una vita
lunga e sana credo sia il sogno di tutti e, a mio avviso, le politiche dei vari
Paesi dovrebbero compiere sforzi maggiori per far sì che nelle città ci sia più
verde, soprattutto dove esso manca del tutto. Vivere a più stretto contatto con
la natura, infatti, aiuterebbe gli abitanti a vivere in luoghi più sani, a
tutto vantaggio non solo della salute, ma dell’ambiente stesso.
E il risultato finale sarebbe quello di avere una popolazione più longeva, in
salute, e con un risparmio considerevole anche sui costi del servizio sanitario
nazionale.
A domani.
Mario
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