Oristano
2 Settembre 2016
Cari amici,
La notizia è di quelle
capaci di fare certamente sensazione: è in arrivo un nuovo prodotto,
derivato dal latte, in grado di proteggere perfettamente con una sottile pellicola gli
alimenti, tanto che può anche...essere mangiata, essendo commestibile! Il nuovo sistema protettivo, è per ora in fase sperimentale, e non solo sarà costituito
da un film leggero, ma potrà essere applicato anche come uno spray. Il suo arrivo sul mercato è previsto nell'arco dei prossimi tre anni.
L’attesa per il consumatore è forte, perchè, considerato il danno che le montagne di plastica continuano a creare
nel mondo, inquinando non solo la superficie terrestre ma anche i mari e
gli oceani, sarebbe un bel toccasana. Presto, dunque, le attuali confezioni di plastica per gli alimenti
potrebbero diventare solo un ricordo, sostituite dalle nuove pellicole ottenute
con le proteine del latte, che non inquinano e che si possono perfino mangiare.
Questi imballaggi di
nuova generazione risultano decisamente molto più 'green' rispetto a quelli attuali e sono stati concepiti e messi a
punto presso il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti; recentemente
sono stati presentati a Philadelphia, nel congresso della Società Americana di
Chimica. La fase di produzione è già cominciata, anche se in via sperimentale,
con una prima linea di produzione avviata in una piccola azienda texana. Certo
per la sua diffusione capillare ci vorrà del tempo e non pochi altri test, ma la strada
intrapresa sembra proprio quella giusta.
Intanto la notizia del nuovo prodotto si è
sparsa in un baleno e diverse altre aziende stanno già guardando con interesse
ai nuovi imballaggi, tanto che i ricercatori americani, coordinati da Peggy Tomasula e
Laetitia Bonnaillie, prevedono che le prime pellicole al latte possano arrivare
sul mercato nell'arco dei prossimi tre anni, forse anche prima. Una delle cose
che già appare evidente è che la nuova pellicola fatta con le proteine del
latte risulta molto più efficace nel bloccare l'ossigeno, rispetto alle attuali
confezioni plastiche, garantendo di conseguenza una migliore conservazione dei cibi nella
catena della distribuzione e riducendo anche gli sprechi", come ha
osservato Peggy Tomasula.
Gli studi effettuati
hanno calcolato, infatti, che queste pellicole 'buone anche da mangiare'
riescono a bloccare il contatto dei cibi con l'ossigeno, con un'efficacia 500
volte maggiore rispetto a quelli oggi conservati con la plastica. Il nuovo
prodotto inizierebbe a risolvere uno dei maggiori problemi legati alle confezioni
in plastica: quello dell'accumulo di tonnellate di rifiuti non biodegradabili,
che occupano le discariche per anni, inquinando terra e mare.
Oggi, le uniche
pellicole simili, ossia biodegradabili e commestibili presenti in commercio,
sono ottenute dall'amido delle patate. Ma queste risultano essere più porose e anch’esse
lasciano penetrare più ossigeno, con scarsi risultati sulla capacità di
conservare i cibi a lungo. A confronto, i pori delle pellicole ottenute dal
latte, utilizzando la caseina, sono molto più piccoli e riescono a proteggere
molto meglio i cibi. Per rendere le pellicole ancora più robuste, resistenti a
umidità e temperatura e maneggevoli, è stata utilizzata, in aggiunta al composto base, la pectina estratta dai
limoni.
Altro
sicuro vantaggio è che il nuovo prodotto può essere applicato sui cibi come uno spray. Tra le prime
applicazioni sperimentali, infatti, c'è il confezionamento di cibi in porzioni
singole, ha detto Bonnaillie. Questo procedimento della protezione spray,
rispetto a quella con la plastica tradizionale, risulta vantaggioso perché funziona
in modo ottimale sui cibi meno resistenti al contatto con l'umidità; insomma, una
soluzione ottimale per mantenere la croccantezza di alimenti come cereali per
la prima colazione o barrette snack, e che potrebbe essere impiegato anche per
proteggere dall’unto il packaging di cibi come la pizza (evitando che il condimento
si disperda) e le pietanze fritte.
Cari amici, chissà che non sia
davvero arrivato il momento di mandare in soffitta la temutissima plastica! Proprio
per la sua elevatissima capacità isolante, superiore di ben 500 volte a quella
della plastica, il nuovo materiale non rimpiazzerebbe semplicemente gli
imballaggi attuali, ma permetterebbe di posticipare sensibilmente anche la scadenza
dei cibi! Inoltre, essendo composto quasi completamente da proteine, quindi
commestibile, con l’aggiunta di aromi, vitamine e sostanze nutrienti,
assicurano i suoi inventori, potrebbe rivelarsi anche appetitoso e salutare. Insomma,
una vera e propria prelibatezza!
Nel
chiudere questo post, considerato che come sapete l'ironia non mi manca, se socchiudo gli occhi immagino una curiosa scenetta mattutina. Un uomo, già indaffarato per la giornata di lavoro che lo attende, fa colazione, versando nel latte i
pochi cereali rimasti nel contenitore; al termine, dopo
aver ingurgitato l'ultimo sorso di latte dalla tazza, ancora insoddisfatto inizia con particolare
gusto ad assaporare il contenitore, completando così la sua colazione! Ve lo immaginate anche Voi? Eppure una scena del
genere potrebbe verificarsi davvero sulle nostre tavole tra qualche anno. Sarebbe
una vera rivoluzione per noi consumatori, abituati a produrre tonnellate di imballi
di plastica, ma sopratutto ne beneficerebbe tanto di più l’ambiente, che continuando di questo passo, si avvicina al collasso!
A domani.
Mario
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