Oristano 3 Marzo 2014
Cari amici,
dopo il gemellaggio con
Ciutadella de Menorca, città delle Isole Baleari anch’essa titolare della famosa corsa
all’anello “la Sortilla”, oggi i responsabili dell’evento SARTIGLIA hanno effettuato
un altro importante gemellaggio: quello con la società cavalleresca “Alka di Sinj”, città della Croazia che
fin dal 1715 gestisce l’importante torneo cavalleresco che si corre in ricordo
della storica lotta del popolo croato contro i turchi.
La Croazia è stata a
lungo dominata dai turchi che imponevano lingua, religione e costumi. Nella città
di Sinj, secondo la tradizione, la forte invocazione fatta dagli abitanti alla
Madonna di Sinj riuscì a bloccare l’avanzata di questi conquistatori nel 1715.
Per la liberazione ottenuta per intercessione della Madonna la città fece nei
Suoi confronti un voto di lealtà e di riconoscenza: in ricordo di quella
storica data fu indetto il “torneo
cavalleresco dell’Alka”, giostra equestre che si tiene ogni anno la prima
domenica d’Agosto, proprio per far rivivere la gloriosa vittoria.
Anche la Croazia,
quindi, ha una antica e gloriosa corsa equestre all’anello: Alka, infatti in
lingua araba significa proprio anello.
Simile alla nostra stella della
Sartiglia l’Aika è composta da due cerchi concentrici in ferro, collegati
insieme da tre bracci che dividono il cerchio in parti uguali. Questo trofeo,
ricavato dalla staffa del cavallo sequestrato al Pascià turco “Celic”, è posto
sul percorso di gara appeso ad un nastro che lo tiene sospeso a 3,32 metri
d’altezza. Il punteggio per i cavalieri che infilzano l’Aika è così stabilito:
il cerchio centrale piccolo vale tre punti, il campo superiore vale due punti,
i due campi laterali valgono un solo punto.
Prima della gara un
grande e solenne corteo precede i cavalieri: scudieri, fanteria armata di mazze
di ferro, lo scudiere con lo scudo del comandante turco ed Edek, con le sue
guide. Seguono quindi gli alkari che, cavalcando in doppia fila, sono preceduti
dal portabandiera che sventola la bandiera della società cavalleresca dell’Alka
che reca impressa l’effigie della Madonna di Sinj e il tricolore croato. Solo
gli abitanti della città di Sinj possono “correre” alla giostra, e parteciparvi
è considerato un vero e proprio privilegio. Numerosi i capi di Stato che negli
anni hanno fatto onore e presenziato all’Alka. Tra i più importanti nel 1818
l’imperatore d’Austria Francesco II, nel 1838 il re di Sassonia, l’imperatore
Francesco Giuseppe nel 1875 e nel 1996 Bill Clinton.
Gli Alkari, (i
cavalieri) lanciati sul percorso di gara al galoppo tentano di cogliere l’Alka
con una lancia di legno con la punta in ferro. Vince la giostra l’Alkar che in
tre gare ottiene il maggior numero di punti e, in caso di equità, si procede ad
uno spareggio. Il torneo dura tre giorni: inizia il Venerdì con “Bara”,
prosegue il Sabato con “Coja” e si conclude la Domenica con “Alka”. Al torneo
possono partecipare normalmente 11 Alkar, al massimo 15; solo eccezionalmente ne
sono stati ammessi 17. Esso indossano l’originale uniforme del Settecento, e
anche i cavalli sono riccamente decorati. Sull’uniforme portano la spada sul
fianco sinistro e gareggiano con la lancia.
Questa storica corsa
all’anello è ritenuta una delle più importanti giostre equestri d’Europa, tanto
che l’UNESCO ha dichiarato l’Alka Patrimonio Immateriale dell’Umanità. L’anno
prossimo, nel 2015, verrà festeggiato il 300° anniversario e sarà festa grande.
Oggi durante il gemellaggio i rappresentanti dell’Alka hanno invitato il
Sindaco di Oristano, Presidente della Fondazione Sa Sartiglia, e tutta la città a partecipare a questo
importante appuntamento che rappresenta anche un grande evento culturale non
solo per gli abitanti della Croazia ma
per tutti i popoli liberi, che uniti dalla fratellanza cercano, insieme, anche
di scordare gli odi de passato e vivere in pace e serena allegria.
Cari amici, la
Sartiglia non smette mai di sorprenderci. Anche il gemellaggio di oggi
rappresenta un anello di congiunzione con altri popoli, con un passato
ugualmente glorioso e degno di essere ricordato. L’oggi va vissuto anche
attraverso i ricordi del passato, stringendo la mano anche al nemico di ieri,
come hanno fatto i Croati che recentemente hanno invitato all’Alka anche i
rappresentanti del popolo turco.
Un futuro di pace, se
davvero lo si desidera, potrà arrivare solo con l’amicizia, la fratellanza, la
tolleranza e il rispetto tra tutti i popoli della terra.
Grazie dell’attenzione.
Mario
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