Oristano 6 Marzo 2014
Cari amici,
le emozioni, come ben
sappiamo, esulano sia dallo spazio che dal tempo! Che La Sartiglia, poi, regali
grandi e bellissime “emozioni senza
tempo”, come anche i manifesti di quest’anno reclamizzano, è sicuramente
un’affermazione condivisa.
Quest’anno il club Rotary di
Oristano, del quale faccio parte da molti anni, ha voluto partecipare attivamente a questa grande
manifestazione, non solo apprezzandola da semplice spettatore ma entrando,
anche se in punta di piedi, a svolgere un ruolo attivo nell’ “evento Sartiglia”. Con il concorso “Sartiglia in vetrina”, promosso dal
club e sponsorizzato sia dal Comune di Oristano che dalla Fondazione “Sa
Sartiglia”, si è dato vita ad una manifestazione collaterale che ha coinvolto
46 commercianti che hanno attrezzato una delle loro vetrine con i simboli della
Sartiglia, la gloriosa manifestazione che si svolge ad Oristano da oltre 500
anni.
Sarà un ulteriore richiamo a visitare la nostra città che meriterebbe, da
parte del flusso turistico che visita la Sardegna, maggiore attenzione.
Inoltre, concordato con i responsabili della Sardegna del programma “Scambio Giovani” del Rotary International,
si è voluto far conoscere la Sartiglia ai ragazzi presenti nell’Isola e
partecipanti al programma di scambio.
Provenienti da ogni parte
della Sardegna, un esuberante gruppo di giovani, maschi e femmine, originari di
Paesi anche lontanissimi, ha invaso, pieno di curiosità, la nostra cittadina:
erano oltre quaranta, tra ragazzi e accompagnatori, e si sono immersi, senza
indugio, come è abitudine per i ragazzi, nel clima festoso dell’evento.
Peccato
che la giornata non sia stata molto favorevole: un freddo inusuale per
Oristano, misto ad una pioggia gelida che arrivava a sprazzi, ha un po’
limitato la loro giovanile esuberanza! La nostra Presidente Egle, da grande
padrona di casa, si è fatta in quattro per venire incontro alle Loro esigenze,
quelle di chi vive la Sartiglia per la prima volta. Li ha accompagnati a vedere
la vestizione, rito antico, ricco di fascino anche per chi l’ha vista
un’infinità di volte; assistere a questo rito è qualcosa di magico che riesce
ad ammaliare: è la trasformazione del cavaliere da simbolo umano in divino,
dell’uomo che, rivestito di panni e maschera androgina, si eleva e diventa un
tramite tra il genere umano e la divinità.
Ancora suggestionati dal
rito della vestizione, il gruppo dei ragazzi accompagnato da Egle ha raggiunto,
seguendo il corteo, Via Duomo per assistere, dalle tribune, alla corsa alla
stella. Per sferzati dalle gelida tramontana i ragazzi, attenti, tra rullo di
tamburi e squilli di tromba, hanno seguito con trepidazione prima su
Componidori e poi i suoi cavalieri che hanno tentato la sorte con veloci
discese a cavallo in cerca dell’agognata stella! Il bottino è stato abbondante:
26 stelle, che regalano al Gremio dei Falegnami soddisfazione e buon auspicio
per il futuro. Peccato che, a causa del tempo inclemente, in Via Mazzini, il
gruppo non abbia potuto assistere alle grandi evoluzioni delle pariglie,
sospese per le pessime condizioni della pista diventata un pantano. Considerato
il freddo pungente Egle ha avuto la giusta idea di portare il gruppo in un
locale a scaldarsi con bevande calde. Ma subito dopo, però, il desiderio di
vedere meglio la città ha portato il gruppo nel centro storico: foto ai
monumenti, alla gente, acquisti nelle bancarelle e ricco bottino di souvenir da
esibire, poi, al rientro a casa!
Egle, da perfetta padrona di
casa, aveva già pensato ai “ricordi” da far portare via ai ragazzi: gli
artistici “cavallini di canna” e le relative brochure, dono dell’Associazione
“Sa Sartill’e canna”, il carnevale dei bambini, i manifesti a colori della
Sartiglia, con rappresentato il suo capocorsa, su Componidori e foto dei
cavalieri partecipanti, presenti nel libricino con la storia dell’antica
manifestazione, omaggio della Fondazione Sa Sartiglia.
A fine serata, stanchi ma
felici, i ragazzi sono stati riaccompagnati (in parte alla stazione ferroviaria
e altri al parcheggio) per riprendere, ancora emozionati, la strada del
ritorno. Erano tutti molto entusiasti, sia della manifestazione che
dell'accoglienza riservata loro, in particolare dalla Presidente del Club.
Cari amici, anche un evento
come la Sartiglia può contribuire a far conoscere il Rotary, i suoi programmi e
quanto esso di buono riesce a fare nel
mondo!
I ragazzi e le ragazze del Programma “ROTARY
YOUTH EXCHANGE”, lo Scambio Giovani del Rotary International, sono un grande
strumento di amicizia, conoscenza, e interscambio culturale tra tutti i popoli
della terra. I ragazzi che per un anno vivono e fanno esperienza in un Paese
spesso molto diverso dal Loro, sono dei veri e propri ambasciatori di pace, e,
conoscendo altri giovani, facendo nuove e stimolanti amicizie, saranno domani
più capaci e più tolleranti di noi, e sapranno costruire quel mondo di pace che
ancora ci manca.
In
allegato alcune foto dei giovani partecipanti e della Sartiglia.
Mario
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