Oristano 4 Marzo 2014
Cari amici,
chissà quante volte
abbiamo sbucciato e mangiato un mandarino, per dissetarci o a fine pasto, senza
pensare alle sue tante proprietà salutari e terapeutiche. Se volessimo un po’
approfondire la sua conoscenza ci renderemo conto che esso è un vero e proprio
toccasana contro i molti mali che ci affliggono, come diabete, infarto, ictus,
obesità e così via. Ricco di componenti molto utili come la vitamina C, utilissima per combattere
il raffreddore, per stimolare il metabolismo e combattere la stitichezza, possiede
anche un discreto effetto conciliante del sonno, dato il suo contenuto in bromo;
anche in cosmesi il mandarino risulta utile, per le meravigliose doti del suo olio,
essenziale. Le sue proprietà vengono apprezzate soprattutto
durante i mesi invernali ed autunnali: il mandarino, infatti, contribuisce
all’irrobustimento delle difese immunitarie che in questo periodo dell’anno si
indeboliscono notevolmente. I mesi in cui queste proprietà del mandarino sono
migliori, grazie proprio alla maggiore maturazione del frutto, sono: gennaio,
febbraio e marzo, quando questo gustoso frutto risulta ancora più buono.
Vediamo meglio insieme le sue proprietà, partendo dalle sue origini.
Il Mandarino (Citrus
Reticulata) è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutaceae,
originario della Cina meridionale e del Laos. Caratterizzato da foglie piccole
e aromatiche e da un’altezza che, a seconda della varietà, oscilla tra i due e
i quattro metri, il mandarino produce dei frutti dal sapore zuccherino che hanno
lo stesso nome della pianta. Questi hanno forma sferica, leggermente appiattita
alla sommità. La buccia è di un arancione molto intenso e rugosa al tatto. La
polpa è divisa in spicchi ed è molto succosa. I frutti delle piante della
famiglia del ‘citrus’ (oltre al mandarino, arance, limoni, pompelmi e cedri),
contengono l’80-90% di acqua, piccole quantità di zucchero, in prevalenza
fruttosio, buone quantità di acidi organici, in particolare l’acido citrico,
dosi discrete di sali minerali come il calcio, il potassio e lo zinco, sodio e
magnesio, fosforo, zinco e manganese, oltre la vitamina C in grande quantità
e alcune
vitamine del gruppo B, la vitamina J, E, P e la vitamina A. Questi principi
attivi mantengono la loro validità anche se vengono consumati sotto forma di
spremute, facili da assorbire, dissetanti, ristoratrici e che, se bevute dopo
un’attività fisica, reintegrano i sali minerali perduti fornendo energia fisica
e mentale. Le calorie ingerite, infatti, sono uguali a quelle fornite dal
frutto fresco (in media 35-50 per 100 ml di succo) e simile è l’apporto
vitaminico e di sali minerali. Attenzione, però, è bene ricordarsi che la
vitamina C è volatile, quindi, è meglio se la spremuta viene consumata appena
preparata.
Nella famiglia del “citrus”
il mandarino è originario della Cina e porta il nome che gli europei diedero
agli alti funzionari cinesi ai tempi del Celeste Impero (mandarino significa
consigliere saggio ed equilibrato) e ‘mandarina’ era la lingua nobile degli
aristocratici dell’antica Cina. Il mandarino, inteso come frutto, forse si è
meritato questo nome per le sue proprietà calmanti. Infatti, contiene bromo, un
sedativo del sistema nervoso centrale, che, quindi, è utile la sera per
conciliare il sonno. Questo frutto, però, ha un buon apporto di zuccheri (ben
72 calorie per 100 gr) e questa caratteristica lo rende un frutto di cui non
abusare. E’ ricco anche di fibre (che sono molto utili in caso di stipsi
intestinale), e la sua buccia contiene una sostanza antiossidante, il limonene,
un olio essenziale utilizzato per produrre sciroppi e profumi. Frutto molto
apprezzato, soprattutto dai bambini, in una sua varietà, il mandarancio, in
particolare quello chiamato ‘clementina’, perché è privo di semi e molto dolce.
Si tratta di una varietà creata ad hoc alla fine del secolo scorso dal frate
Clemente (e da qui il nome clementina) fondendo le migliori qualità di arancia
dolce e mandarino.
La polpa del mandarino,
considerate le buone quantità di vitamina C e di vitamina P contenute, previene
e cura il raffreddore, protegge le mucose e i capillari, contrasta la
ritenzione idrica e favorisce la diuresi. Per chi soffre di cuore e di diabete,
il mandarino è una manna dal cielo. A sostenerlo è una ricerca dell’Università
del Western Ontario, in Canada: secondo gli studiosi nella buccia del
tangerino, una varietà particolare di questo agrume, è presente una sostanza molto
utile nella lotta contro il diabete e in grado anche di prevenire il rischio di
infarto e ictus. Inoltre il mandarino aiuterebbe anche a tenere lontana
l’obesità. I ricercatori sono arrivati a questo risultato dopo aver isolato e
identificato una sostanza antiossidante contenuta nel mandarino, la nobitelina,
un flavonoide che dà al frutto quel bel color arancio. Inoltre il limonene
presente nella sua buccia aiuta a combattere i radicali liberi ed ostacola
l’invecchiamento cellulare. Il mandarino contiene anche piccole
quantità di acido folico, una sostanza molto utile alle donne in gravidanza per
prevenire la comparsa della spina bifida.
Alle sue grandi
proprietà alimentari il mandarino aggiunge ben altre proprietà per la nostra
estetica: l’olio essenziale di mandarino, dal profumo fresco e agrumato, è
considerato una vera e propria medicina naturale e viene largamente
impiegato in profumeria e in erboristeria. L’olio essenziale di
Mandarino viene estratto, con il metodo della spremitura a freddo, dalle scorze
fresche del frutto. Grazie alla sua profumazione fruttata,
delicata e rinfrescante, e alle sue innumerevoli proprietà benefiche, quest’olio
può essere impiegato per la preparazione di numerosi rimedi naturali. Tra i
suoi utilizzi più noti quello rilassante, per combattere gli stati ansiosi, la
stitichezza le coliche gassose e l’aerofagia. Il corpo, sia quello femminile
che quello maschile, traggono da quest’olio grandi vantaggi: ecco alcuni
suggerimenti utili.
-Per un effetto detox e
tonificante, massaggiare sul corpo un olio preparato mescolando 50 millilitri
di olio di Mandorle dolci, 15 gocce di olio essenziale di Mandarino, 10 gocce
di olio essenziale di Camomilla e 10 gocce di olio essenziale di Bergamotto;
-Per combattere la
comparsa delle smagliature (o attenuarle una volta comparse) aggiungi 40 gocce
di olio essenziale di Mandarino a 50 millilitri di olio di Mandorle dolci.
Frizionare l’olio ottenuto due volte al giorno sulle zone interessate dalle
smagliature. Seguendo la stessa procedura si possono anche minimizzare le cicatrici
lasciate da piccole ferite, scottature e abrasioni;
-Per migliorare le
pelli grasse e oleose l’olio di Mandarino possiede delle ottime proprietà
astringenti: è un sebo regolatore naturale, non è aggressivo e non intacca il
naturale PH della pelle. Può essere, quindi, usato da chi soffre di brufoli,
acne, pelle grassa e oleosa semplicemente aggiungendone qualche gocce alla
crema per il viso;
-Per inumidire la pelle
ed effettuare dei massaggi rilassanti l’olio di mandarino è eccellente: utile
anche strofinarlo sulle tempie contro il mal di testa e l’emicrania;
-Se non si riesce a
dormire oppure si soffre di ansia, palpitazioni e forte stress può risultare
utile diffondere negli ambienti l’olio essenziale di Mandarino. Per combattere
stati di agitazione costanti, disturbi del sonno e stress si può mischiare in
parti uguali olio essenziale di Mandarino e olio essenziale di Bergamotto,
ideali per l’Aromaterapia fai-da-te.
E’ necessario, però,
fare attenzione: non è consigliabile applicare l’olio
essenziale di Mandarino puro sulla pelle perché potrebbe dare origine a
irritazioni e far comparire discromie: ricordarsi di diluirlo sempre con un
olio di base. Se si è utilizzato l’olio essenziale di Mandarino sulla pelle
(anche se diluito), meglio non esporsi al sole, perché il Mandarino contiene
sostante fototossiche che potrebbero scatenare spiacevoli reazioni alla luce
solare. Tra gli oli che possono essere abbinati all’olio essenziale di
Mandarino i migliori sono quelli di Neroli, Noce Moscata, Arancia, Geranio,
Legno di Sandalo, Patchouli, Lime, Limone, Bergamotto, Cannella e Lavanda.
Il mandarino, oltre che
consumato fresco e in spremuta, può essere anche conservato: ottime le
marmellate ricavate da questo frutto. L’olio essenziale contenuto nella buccia,
inoltre, è alla base della preparazione di un ottimo liquore, il mandarinetto,
che oltre che buono di gusto è un ottimo digestivo.
Che dire, cari amici, d’ora
in poi quando sbucciamo un mandarino, oltre che sentirne il profumo e gustarne
il dolce sapore, pensiamo anche alle sue meravigliose qualità salutari: un
frutto eccellente che il Buon Dio di ha messo a disposizione con grande
generosità.
Grazie dell’attenzione.
Mario
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