mercoledì, gennaio 24, 2018

IL PROGETTO CODING: UN VERO FILO D’ARIANNA CHE, UNENDO FAMIGLIE, SCUOLA E SISTEMA BIBLIOTECARIO, RICREA LE GIUSTE SINERGIE EDUCATIVE PER LE NUOVE GENERAZIONI.



Oristano 24 Gennaio 2018
Cari amici,
C’è un saggio modo di dire che afferma che “Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”. Ebbene, credo che questa giusta riflessione possa essere adattata anche all’argomento che voglio trattare oggi con Voi: come ricreare il giusto equilibrio tra scuola, famiglia e società nell’educazione delle nuove generazioni. È certamente vero che, in particolare alla fine del secolo scorso, sia irrimediabilmente caduto quel connubio prima esistente tra la famiglia e il mondo della scuola, andato inesorabilmente in declino. Oggi il divario generazionale risulta sempre più accentuato, privato di quel necessario legame, di quel collante, che tiene unite famiglia, scuola e società. Ecco perché ho usato la precedente metafora: credo che quando si cade è importante sapersi rialzare.
Proprio per cercare di ricostruire quel sistema di alleanze prima esistente tra i tre importanti poli educativi prima citati, l’Unione dei Comuni del Montiferru Sinis, ha messo sul tappeto un progetto denominato “Coding”, con l’intento di coinvolgere, per la sua realizzazione, il Sistema Bibliotecario presente nei Comuni del suo territorio. L’idea è nata dalla considerazione che la biblioteca è un punto di riferimento importante, una struttura che, a differenza della scuola (luogo ufficiale preposto all’istruzione obbligatoria), consente invece quella libera fruizione culturale capace di accomunare genitori, figli e amici, in una logica di "famiglia allargata", con un'ampia libertà di formazione e di conoscenza.
Ho già trattato questo interessante argomento nel settimanale L’ARBORENSE, avendo partecipato alla Conferenza Stampa di presentazione del progetto, giornale dove ho ribadito con forza il concetto che l’idea viaggia nella giusta direzione; sicuramente è un progetto da considerarsi un “vero cambio di rotta”, capace di riannodare quel feeling spezzato, quel filo d’Arianna che prima univa genitori e figli, scuola e società. Il progetto, avviato con il supporto dello Sportello Europa dell’UE, vuole utilizzare le 11 biblioteche operative nei Comuni del territorio, con lo scopo principale di realizzare un percorso formativo rivolto non solo agli studenti ma alle loro famiglie, ai docenti ed ai responsabili delle biblioteche.
La regia del progetto è affidata ad un “tavolo tecnico” composto dal presidente dell’Unione dei Comuni (Dr. Diego Loi), dalla responsabile del servizio Sportello Europa (Dr.ssa Stefania Carletti), da 3 dirigenti scolatici, dalla coordinatrice del sistema bibliotecario (Prof. Roberta Fais) e dai docenti referenti delle scuole coinvolte. Dopo la presentazione alla stampa dell’iniziativa (avvenuta a Milis Lunedì 15 Gennaio nella sede dell’Unione), sono iniziati i primi Seminari di alta formazione, tenuti dal Prof. Alberto Pellai: la mattina del 19 Gennaio con i ragazzi a Scano Montiferro, e di pomeriggio con i docenti, gli operatori culturali e le famiglie; il 20 Gennaio a Seneghe, incontrando i bibliotecari del territorio e i docenti.
Come ha riportato con dovizia di particolari la Dr.ssa Stefania Carletti nella sua pagina FB, il 19 e il 20 di Gennaio il progetto ha preso materialmente corpo, realizzando il primo modulo con la supervisione di Alberto Pellai. “È stato “un grande e costruttivo lavoro di squadra -  ha scritto Stefania nella sua pagina FB -  abbiamo lavorato sodo senza badare a orari e tempi, facendo passi indietro di mediazione e balzi in avanti tesi a raggiungere gli obiettivi. Ci siamo confrontati tantissimo e siamo cresciuti, come cresce un gruppo di lavoro autentico e professionale. Alberto Pellai è stato accolto non come un divo ma come "una persona di famiglia" alla quale si deve rispetto ma con la quale si vuole "stare bene " perché solo quando si è sereni e a proprio agio si lavora proficuamente per il territorio e la Comunità”.
Il lavoro, come afferma con convinzione e soddisfazione la Dr.ssa Carletti, è stato portato avanti in primis con l’indispensabile supporto della Prof. Roberta Fais, coordinatrice del sistema bibliotecario, e poi con tutti gli altri componenti la squadra. Tutti, ognuno nel proprio ruolo, hanno fatto egregiamente la loro parte: dal Presidente a tutto il CDA, dal Dirigente ai tecnici e agli amministratori che hanno ospitato gli eventi. Giusto ricordare i loro nomi: Francesca Piredda Sindaca di Tramatza , Antonio Flore Sindaco di Scano di Montiferro e Gianni Oggianu Sindaco di Seneghe; la segretaria Comunale Donatella Mancosu, valido supporto in tutte le fasi del lavoro, i tre Dirigenti scolastici di Bosa, Santu Lussurgiu e San Vero, i bibliotecari, coordinati dalla caparbia Luisa Madau, Simone Riggio, il nostro super Consulente tecnico, e le colleghe dell'Unione che, seppure non coinvolte direttamente, sono state tanto disponibili a dare il loro aiuto: Paola Succu, Paola Zanda, Elisa e Patrizia.
Il Progetto, nella seconda fase prevede presso ogni biblioteca degli incontri, tenuti da altri esperti in problematiche educative (scrittori e formatori del nostro territorio che interverranno per trattare le tematiche legate ai social network, presentando e raccontando i libri che hanno scritto o che intendono utilizzare come strumenti di lavoro). Tutta la buona pratica realizzata sarà poi, nella Terza Fase, trasferita all'estero in due Paesi dell’Unione Europea, in modo da creare interscambio, nella comune visione delle problematiche e delle soluzioni possibili.
Amici, un grande e sincero plauso ad iniziative di questo genere, capaci di ricreare le giuste condizioni per la sicura, buona, formazione delle nuove generazioni. Ad maiora!
Grazie, amici, a domani.
Mario

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