sabato, dicembre 10, 2016

RICICLO E VECCHI PNEUMATICI. UN INTERESSANTE MODO DI RIUTILIZZARLI: MISCELATI ALL’ASFALTO, IL TRAFFICO DIVENTA ANCHE PIU' SICURO E SILENZIOSO!



Oristano 10 Dicembre 2016,
Cari amici,
Che la gomma tra le sue proprietà sia anche fonoassorbente è cosa nota da tempo, così come, parlando di pneumatici, è ben noto il problema del loro necessario, corretto smaltimento, una volta usurati e divenuti fuori uso. Ebbene, una brillante e intelligente idea, per togliere dalla circolazione milioni di pneumatici usati, è stata quella di mettere insieme la buona fono assorbenza dello pneumatico fuori uso con la seria necessità di smaltirlo correttamente. In questo caso si può davvero affermare che la necessità aguzza l’ingegno!
Non so quanti di noi siano a conoscenza che nella sola Unione Europea vengono sostituiti ogni anno 220 milioni di pneumatici. Messi in fila uno dietro l’altro farebbero per ben quattro volte il giro del mondo lungo l’equatore! Ebbene, per smaltire questa montagna, se lasciati a marcire nelle discariche, occorrerebbero, considerato il loro lento degrado, non meno di 1.000 anni! Una soluzione operativa era dunque giusto e necessario trovarla, per evitare un inquinamento sempre più dilagante. Le soluzioni sono state cercate, battendo diverse strade: dalla ricostruzione del solo battistrada di quello usurato, all’impiego fantasioso dell'usato tramite il fai da te: dalla costruzione di aiuole a mangiatoie per animali, da contenitori colorati per fiori, ad altri oggetti realizzati artigianalmente, ma che non hanno mai risolto il problema, se non in modo minimale.
Cosa fare allora per abbattere la montagna? Era necessario cercare concrete soluzioni attraverso un vero riciclo della materia prima, considerato che ci si trova di fronte ad un materiale che certamente può ancora, opportunamente utilizzato, servire per altri scopi. Una delle numerose applicazioni possibili per esempio è quella della triturazione della gomma usata trasformandola in granuli; questo nuovo materiale può essere utilizzato in tanti modi: miscelato al bitume può garantire un asfalto con ottime qualità acustiche ed elastiche, da usare per manti stradali, impianti sportivi, piste pedonali e ciclabili, nonchè essere utilizzato per realizzare materiali edili isolanti, moduli da costruzione e innumerevoli manufatti in gomma; inoltre, dalla combustione in appositi forni, si può ottenere anche dell'energia.
Sempre restando nel campo del riuso “utile” senza trasformazione (in questo caso nei Paesi in via di sviluppo), le gomme usate sono state utilizzate per la costruzione artigianale di abitazioni, tra l'altro con ottime proprietà termiche. In questi Paesi poveri, un vecchio pneumatico è considerato particolarmente utile: inserito in un recipiente d’acqua, per esempio, può costituire un arcaico mezzo di trasporto, in quanto facendo rotolare un pesante contenitore cilindrico al suo interno, può, usato come una ruota, aiutare lo sforzo di trasferimento del recipiente da un luogo ad un altro. 
Nei luoghi dove manca tutto, le gomme attizzano alquanto la fantasia di chi non ha nulla: è possibile vedere dei robustti calzari, realizzati con questi pneumatici, così come delle curiose infradito, con una resistentissima suola a prova di sentiero di foresta, quasi sempre scivoloso e viscido! Ma torniamo alla “granella di gomma” ed al suo interessante uso per migliorare la rumorosità delle nostre strade.
Gli asfalti preparati con l’aggiunta di una miscela di granella di gomma ricavata dal riciclo, si sono rivelati nettamente superiori agli asfalti normali: tecnicamente più sicuri, più durevoli e soprattutto in grado di attutire il rumore proveniente dal rotolamento. Non solo: la minore rigidità del manto d’asfalto con la gomma rispetto a quello convenzionale, risulta più efficace nel ridurre le conseguenze degli impatti causati dai sinistri stradali, non solo attutendo gli urti, ma anche aumentando la tenuta di strada, data la maggiore aderenza tra ruote e asfalto. Un'aderenza che raggiunge un duplice scopo: rendere la viabilità più silenziosa e allo stesso tempo contribuire a diminuire i rischi della circolazione, dando maggiore sicurezza.
Grazie alla campagna di sensibilizzazione portata avanti da Ecopneus - società senza scopo di lucro per la gestione degli pneumatici rottamati – diverse Pubbliche Amministrazioni italiane stanno sperimentando questa nuova tecnologia (che negli Stati Uniti è utilizzata da oltre 20 anni) per la realizzazione e la manutenzione di una serie di strade. Risultati oltremodo positivi sono stati ottenuti in provincia di Bolzano: sia sul tratto di strada statale tra Coldrano e Vezzano che in altre strade della Val Venosta, con i lavori di asfaltatura effettuati con questo nuovo sistema; successivamente sono stati ulteriormente estesi anche ad altre strade della Val Venosta. "Utilizziamo nuove miscele che generano un asfalto fonoassorbente", spiega soddisfatto l'Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici.
Insomma, il gradito sistema innovativo messo in atto rappresenta anche una valida alternativa alle barriere antirumore, come è stato rilevato dal Servizio Strade della Val Venosta su un tratto di Strada Statale tra Vezzano e Coldrano. L'asfalto utilizzato è frutto di un mix tra composti bituminosi e pneumatici fuori uso triturati in un granulato fine. Un riciclo, dunque, è risultato altamente positivo, che soddisfa entrambe le necessità: creare nuova utilità e salvaguardare l'ambiente. L'asfalto, dunque, si fa 'green': non solo utile e silenzioso, ma che dura anche più a lungo. I test recentemente effettuati hanno registrato un abbattimento della rumorosità da traffico veicolare di circa 5 decibel, rispetto all’asfalto ordinario precedente.
Che dire, cari amici, i problemi, studiandoli a fondo, si possono certamente risolvere. Riciclare, sta diventando un verbo sempre più obbligatorio, considerato che le riserve del pianeta, come detto tante altre volte, non sono infinite. Se vogliamo lasciare alle nuove generazioni un mondo ancora sano e non inquinato e sempre più agonizzante, è meglio che ciascuno di noi si metta in testa di fare sempre, coscienziosamente, la sua parte.
A domani.
Mario

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