giovedì, aprile 02, 2015

UN SERIO PROBLEMA DI RICICLO: COME SFRUTTARE AL MEGLIO GLI PNEUMATICI USATI? UNA DELLE SOLUZIONI: CREARE UN ASFALTO PIÙ RESISTENTE E CAPACE DI RIDURRE IL RUMORE DA TRAFFICO.



Oristano 2 Aprile 2015
Cari amici,
da tempo lo smaltimento degli pneumatici usati è un problema che angustia un po’ tutti i Paesi sviluppati, compreso il nostro. La maleducazione, ormai imperante, ha creato diffuse discariche abusive di questo prodotto difficile da smaltire, tanto che ormai gomme di ogni formato si trovano a migliaia anche nelle cunette, ai bordi delle strade di maggior traffico. Di recente sono state studiate, nei vari Paesi, delle soluzioni per cercare di eliminare il pericoloso rifiuto, senza sprecarlo. In Italia, dove ogni anno vengo a rottamazione circa 300.000 tonnellate di pneumatici, questi “scarti” vengono trattati da un’apposita società, appositamente costituita per lo smaltimento, la “EcoPneus”,  che, costituita senza scopo di lucro, è oggi la principale responsabile della gestione degli Pneumatici Fuori Uso in Italia.
La Ecopneus, nata dall’unione dei principali produttori di pneumatici in applicazione dell’articolo 228 del Decreto Legislativo 152/2006, ha il compito di rintracciare, raccogliere e trattare le gomme fuori uso, chiamate PFU, per poi dargli una successiva destinazione finale. La società opera in tutta Italia, identificando i punti della generazione del rifiuto-pneumatico: le stazioni di servizio, i gommisti e le officine dei demolitori, oltre occuparsi del recupero dai luoghi in cui le gomme vengono accantonate in quanto “fuori uso”. Una volte recuperati i PFU possono avere diverse destinazioni, a partire dai due diversi tipi di utilizzo: il recupero/riciclo del materiale oppure l'eliminazione con il recupero di energia (i Pfu hanno un potere calorifico pari a quello del carbone, e sono in grado quindi di produrre grandi quantità di energia).
Una delle più interessanti trasformazioni di questo prodotto è quella di macinalo e, una volta trasformato in granuli, aggiungerlo agli asfalti delle strade; questa nuova miscela consente di ottenere una innovativa pavimentazione: fonoassorbente e con maggiore resistenza all’usura. Sicuramente il nuovo tappeto ottenuto, rispetto all'asfalto precedente, è in grado di fare la differenza: diminuisce in modo consistente l'inquinamento acustico da traffico nelle principali arterie di comunicazione. Secondo i dati forniti da Ecopneus, la miscela di gomma nell’asfalto è in grado di ridurre il rumore generato dal traffico di 7dB, garantendo inoltre al "tappeto" una maggiore resistenza all’usura, che può arrivare anche a 3 volte rispetto a quello tradizionale. L’asfalto “condito” con la gomma, inoltre, riesce non solo garantire una minore rumorosità del traffico ma assicura anche una migliore tenuta di strada ed offre maggiori garanzie in termini di spazio di frenata e acquaplaning.
Delle 300.000 tonnellate di pneumatici usati dismessi in Italia, oggi la Ecopneus ne gestisce circa 252mila, quantità in grado, una volta miscelata al bitume, di asfaltare oltre 6.300 km di strade, 4 volte la distanza Roma - Copenaghen. Inoltre,  il minor impatto acustico (dato dalla migliore resistenza a crepe e fessurazioni presenti nel tempo sulle strade), sarebbe un gran sollievo in certi percorsi, dove spesso le barriere anti rumore, in particolare nelle vicinanze dei centri urbani, creano problemi di visibilità, oltre che scontrarsi con vincoli paesaggistici importanti. Ad oggi sono già stati asfaltati con il nuovo sistema circa 235 km di strade,  innovazione che ha consentito anche importanti risparmi: rispetto alla spesa per le barriere antirumore i costi sostenuti sono stati di molto inferiori.
A livello di impatto ambientale, un recente studio Enea ha ribadito la sostenibilità di queste pavimentazioni che, oltre ad essere realizzate con il recupero di un prodotto arrivato ormai a fine vita, hanno un minor impatto ambientale, se confrontato con la durata del ciclo di vita delle pavimentazioni tradizionali. Certamente un ottimo sistema per riciclare un difficile prodotto che, diventato rifiuto, fatica non poco ed essere smaltito. Finiti i tempi in cui la fantasia si sbizzarriva per trovare “nuovi utilizzi” alle gomme con il battistrada ormai esausto: dalle fioriere in giardino, ai sandali in gomma ed agli sgabelli per esterni!  

Cari amici, ogni tanto idee apparentemente bizzarre riescono, invece, a trovare soluzioni capaci di unire la necessità del riciclo con quella del risparmio. Lo smaltimento/recupero dei circa 35 milioni di pneumatici che ogni anno arrivano a fine vita nel nostro Paese, non solo consente l’utilizzo di un nuovo asfalto capace di attutire il rumore del traffico sulle nostre strade, oltre che un minor consumo e una migliore aderenza dei veicoli nelle frenate, ma anche un discreto risparmio. Con i nuovi asfalti “gommati”, infatti, si arriva ad un risparmio energetico complessivo del 47% rispetto alle pavimentazioni tradizionali! E l’utilizzo, in previsione futura, non sarà limitato solo alle strade, perché la miscela gommosa è stata già sperimentata favorevolmente per realizzare campi da gioco, piste ciclabili, utilizzi nell’edilizia e nell’arredo urbano.
Cari amici, non dimentichiamo mai che riciclare significa anche risparmiare, oltre che evitare di inquinare!
Ciao, a domani.
Mario

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