venerdì, marzo 02, 2018

“TALENT-UP”, LA REGIONE SARDEGNA PROMUOVE UN TOUR NELL’ISOLA PER PRESENTARE IL NUOVO BANDO DEDICATO ALLA FORMAZIONE DEI FUTURI IMPRENDITORI SARDI.



Oristano 2 Marzo 2018
Cari amici,
Il “Talent-up tour”, come è stato definito il giro informativo messo in atto dalla Regione sarda per reclamizzare il nuovo Bando formativo dei futuri imprenditori dell’Isola, è partito il 27 Febbraio da Cagliari. Prima tappa di complessive 6 località, scelte per meglio evidenziare e far comprendere l’importanza della nuova mmisura strategica dedicata ai giovani che intendono diventare futuri imprenditori. Dopo Cagliari (la presentazione è avvenuta presso la Facoltà di Studi umanistici), il Bando è stato presentato e analizzato ad Oristano il 28 Febbraio presso il Consorzio Uno. Ecco i successivi incontri: il 1 Marzo a Nuoro presso l’Aula Magna del Consorzio Universitario nuorese, oggi 2 Marzo a Seneghe presso la Casa Aragonese, a Sassari il prossimo 5 Marzo nell’Aula Magna dell’Università e a Olbia il 6 Marzo nell’Aula Magna “Engle”, Polo universitario, Aeroporto Costa Smeralda.
Sei incontri preparati per descrivere e riportare per filo e per segno “cosa bolle in pentola”, ovvero quali le misure messe in atto dall’Ente Regione per offrire a laureati e laureandi che sognano di diventare imprenditori, di realizzare le loro idee imprenditoriali innovative, attraverso un percorso di formazione d'eccellenza effettuato all'estero, per poi rientrare in Sardegna alla fine del percorso d'istruzione e avviare un'impresa.
Gli importanti appuntamenti sono stati realizzati in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari e le sedi di Oristano, Nuoro e Olbia, gli uffici “Orientamento e Job Placement” e i Comuni interessati, con l’intento preciso di comunicare e stimolare i giovani a rompere gli indugi e ‘darsi da fare’, perché sono loro il futuro dell’Isola e dell’Italia intera. Il coordinamento del lavoro è stato effettuato dall'ASPAL, l’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro, delegata a presentare e gestire il bando Talent Up, appena pubblicato e che ha scadenza al 15 Marzo. Il bando fa parte del programma Entrepreneurship and Back, punto qualificante del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019.
L'obiettivo portato avanti dalla Regione è quello di creare una nuova generazione di imprenditori, una pattuglia di giovani seri, capaci e acculturati, in grado di confrontarsi con i mercati internazionali e con le nuove tendenze economiche. Il mercato imprenditoriale sardo è fermo, antiquato e stagnante, e aumentare nel medio-lungo periodo il livello di innovazione delle imprese sarde è il vero risultato da raggiungere. In questo modo si può promuovere lo sviluppo dell’economia regionale attraverso la creazione di nuove imprese, non solo generate dalle fertili menti dei nostri giovani, ma che abbiano anche sede nell’Isola, in particolare nelle aree in cui la densità di start-up è ancora scarsa.
Il nuovo bando nasce dalle ceneri e dall’esperienza maturata in precedenza con il programma “Master and Back”, riveduto e innovato, teso ancora di più ad aiutare i giovani sardi che vogliono diventare imprenditori e avviare un’impresa innovativa in Sardegna. I partecipanti potranno accrescere le competenze possedute formandosi in centri di eccellenza specializzati in formazione imprenditoriale, usufruendo di un sostegno economico e di misure specifiche di accompagnamento alla realizzazione dei loro progetti. Talent-Up è rivolto a laureati e laureandi in procinto di terminare gli studi (debbono aver sostenuto almeno i 75% degli esami previsti dal piano di studi), che abbiano già in mente un’idea imprenditoriale innovativa, siano nati in Sardegna oppure residenti nell’Isola da almeno 5 anni.
I fondi di dotazione del piano ammontano a 7 milioni di euro, a valere sul Programma operativo 2014-2020 del Fondo sociale europeo, di cui 2.150.000 destinati alla prima annualità. Ulteriori fondi, destinati a finanziare il rientro imprenditoriale, arriveranno dal PO FESR 2014-2020. Il bando è diviso in 4 fasi. La prima fase è inerente la pubblicazione dell’avviso di selezione dei partecipanti (il bando è reperibile online nel sito ufficiale ASPAL e le domande potranno essere presentate fino al 15 marzo 2018). Sarà l’ASPAL ad effettuare sia l’istruttoria che la verifica dei requisiti di ammissibilità. I 150 candidati primi in graduatoria verranno ulteriormente selezionati: tra questi, un massimo di 50 candidati parteciperanno al programma di pre-treatment (passaggio alla fase 2).
Nella seconda fase, che si svolgerà interamente in Sardegna e durerà 26 giornate, i 50 partecipanti selezionati acquisiranno le competenze di base in area marketing, contabilità e strategia d’impresa in un percorso di formazione in aula svolto interamente in lingua inglese. La terza fase, si svolgerà invece all’estero, per un totale di 12 settimane in aree ad alta intensità imprenditoriale e strutture di eccellenza e sarà divisa in due momenti. Il primo, di apprendimento sul campo attraverso il confronto con le esperienze di chi ha già sviluppato un’idea imprenditoriale, si svolgerà in uno dei primi 20 ecosistemi imprenditoriali a livello mondiale individuati dalla classifica “Global Startup Ecosystem 2017” (tra i quali la Silicon Valley, New York City, Londra, Pechino, Tel Aviv, Shanghai, Los Angeles, Seattle ecc.). Il momento successivo è finalizzato alla trasformazione dell’idea in attività imprenditoriale: i partecipanti saranno formati sulle tecniche di presentazione dell’idea al mercato e di gestione dell’avvio e della fase di crescita in una delle migliori business school a livello mondiale.
La quarta ed ultima fase, riguarda il rientro in Sardegna. Il programma prevede l’accompagnamento attraverso percorsi individuali di screening dell’idea imprenditoriale, e di orientamento verso gli strumenti regionali più idonei tra quelli disponibili a favore della creazione d’impresa. Questa fase sarà gestita dal Centro Regionale di Programmazione e da Sardegna Ricerche che, in base allo stadio di sviluppo dell’idea imprenditoriale, individueranno gli strumenti più adatti. 
Le somme forfetarie accordate dalla Regione per la partecipazione, ammontano a un massimo di € 7.000,00 nel caso in cui la prima fase di treatment si svolga in Nord America o in Australia, € 4.800,00 nel caso in cui si svolga in Europa, € 4.000,00 nel caso in cui si svolga in Asia o Vicino Oriente.
Che dire, amici, sarà la volta buona per vedere concretamente all’opera la giovane e valida imprenditoria messa in cantiere dai nostri giovani sardi? Io lo spero con tutto il cuore!
A domani.
Mario

giovedì, marzo 01, 2018

LA PELOSA DI STINTINO: DAL 2018 IN SPIAGGIA SOLO COL COSTUME E…SENZA ASCIUGAMANI!



 La spiaggia della Pelosa di Stintino
Oristano 1 Marzo 2018
Cari amici,
Oggi è 1° Marzo. Ebbene, voglio aprire i post di questo mese, che segna il passaggio dall'inverno alla primavera, con un pensiero positivo, che altro non è che un augurio: fare di tutto per la salvaguardia della nostra bella e amata Sardegna, nell'auspicio che in futuro le risorse della nostra isola siano meglio utilizzate di adesso e possano garantire reddito e occupazione alle nuove generazioni.
L'ironico titolo dato al post di oggi potrebbe sembrare una battuta scherzosa, o, per usare un termine ora molto in voga, una specie di “fake news”, ma in realtà non è così. Infatti l’Amministrazione comunale di Stintino, nell’intento di proteggere la sua rinomata spiaggia della “Pelosa”, uno dei litorali più belli della Sardegna e del mondo, ha emesso un’ordinanza che è apparsa ai più particolarmente restrittiva. Motivata dalla necessità di evitare la continua erosione della meravigliosa sabbia bianca della spiaggia (che risulta essere in costante diminuzione), a partire dalla prossima estate 2018 sarà vietato ai bagnanti che vi si recheranno di portare asciugamani in spiaggia.
Inoltre, il divieto degli asciugamani non sarebbe il solo vincolo disposto dall’Amministrazione comunale; si dice anche che sarebbe accompagnato dal divieto di introdurre sul bagnasciuga anche borsoni e borse frigo, come avviene ora. Ai futuri bagnanti, per poter soggiornare con una certa comodità, verrebbero fornite (distribuite all’ingresso della spiaggia) delle piccole sdraio, dei teli rigidi e degli eco-shopper trasparenti. E non è finita: il piano completo del Comune prevede anche l’obbligo, andando via dalla spiaggia, di lavarsi i piedi, evitando in questo modo di portarsi via anche il minimo granello di sabbia.
Come si può immaginare, non appena la notizia del provvedimento restrittivo si è diffusa nei Social, sono scattate polemiche a non finire! Polemiche che alimentano l'ipotesi di negative ricadute economiche sul territorio, in quanto gli utilizzatori della spiaggia dovranno sborsare non poco per utilizzare il materiale fornito dal Comune, che certamente non sarà a costo zero! 
La spiaggia della Pelosa, come tutti sanno, è frequentatissima: ogni giorno in Agosto vengono registrate fino a 7mila presenze, cifra di alta pericolosità, secondi gli ambientalisti, che calcolano per questa spiaggia una presenza massima di 1200/1500 bagnanti.
«L’Amministrazione deve intervenire in modo forte, quanto prima, bisogna fare presto per salvarla», predicano gli ambientalisti, riferendosi alla bella e famosa spiaggia. Si, amici che sia famosa è un dato di fatto: la Pelosa è l'arenile più fotografato dell’intera rete di spiagge della Sardegna, e, come detto, ad Agosto rischia il collasso per la massiccia invasione turistica accennata prima. Il fatto che l’ordinanza costituisca una severa misura per proteggere un bene ritenuto “unico”, per quanto appaia certamente giustificato, non ha evitato però di scatenare feroci polemiche.
Indubbiamente il problema esiste e una soluzione è necessario trovarla. Alle innumerevoli lamentele che sia il Sindaco che l’Amministrazione comunale ricevono in continuazione, viene risposto, in modo univoco, che prima di criticare si dovrebbe pensare alla grande quantità di sabbia che ogni giorno 5/7 mila asciugamani bagnati sono in grado di portare via dalla spiaggia. Continuando di questo passo, in pochi anni della spiaggia rinomata e unica della Pelosa non rimarrebbe traccia. 
Il Sindaco Antonio Diana rintuzza così le lamentele: "La gente può dire quello che vuole, l'importante è salvare la Pelosa. L'idea di vietare gli asciugamani non è una nostra invenzione, tutto il piano in via di realizzazione è basato su studi scientifici nei quali l'asciugamani è indicato tra i maggiori pericoli, perché quando è umido trattiene moltissima sabbia. Non è un'idea campata in aria".
Il piano per la salvaguardia degli arenili di Stintino è già compreso in un intervento finanziato dalla Regione Sardegna, unitamente a diverse altre spiagge dell'isola. Per Stintino si procederà in cinque interventi, i primi due già finanziati e pronti a partire dopo l'estate del 2019. L’assessore Regionale all’Ambiente Donatella Spano elogia il progetto messo in atto per la salvaguardia delle spiagge: “L’erosione costiera è un’emergenza nell’isola, e il progetto relativo alla Pelosa è un modello esemplare, unico in Italia”.
Sui social, in particolare nella pagina Facebook della Pelosa, si sono create due fazioni: una formata dai turisti che ricordano lo splendore di quella sabbia bianca e del suo mare trasparente, l’altra, invece, dai sardi che non sono disponibili a veder tramontare una bellezza che potrebbe scomparire. C’è chi sostiene che sarebbe molto meglio il “numero chiuso”, come già avviene in qualche altra nostra spiaggia a rischio, e chi, invece, impaurito dai costi aggiuntivi che l’ordinanza sicuramente creerà, è preoccupato per il costo di noleggio delle spiaggine, dei teli rigidi e delle buste trasparenti, etc. Qualcuno inizia già anche a malignare: “Ma a chi darà questo lucroso appalto l’Amministrazione comunale?”
Cari amici, personalmente sono certo che quanto studiato per salvaguardare questa nostra bellissima spiaggia sia qualcosa di serio e meditato, seppure comporti le limitazioni prima descritte. Il piano globale per tenere indenne, in futuro, questa spiaggia dalla possibile sparizione, è certo un piano coraggioso e lungimirante. Un piano che intende dare un futuro a quei 9 mila metri quadri di sabbia bianca, che, necessariamente, deve “sopravvivere” fino al 2019, quando si realizzerà il piano globale.
Proprio per questo, il Sindaco e l’Amministrazione comunale, dopo aver scartato altre ipotesi (difficile riproporre i modelli Budelli e Bidderosa, in una spiaggia di fatto urbana come la Pelosa), hanno deciso di arginare il fenomeno “sparizione” della preziosa sabbia, con un “piano ponte”: recuperare quei molti chili di sabbia che quotidianamente spariscono con gli asciugamani bagnati, i borsoni e i tanti corpi dei turisti che lasciano l’arenile con la sabbia addosso! A volte, lo possiamo constatare quando siamo colpiti da una malattia, intervenire chirurgicamente è l'unico modo per evitare di morire.
A domani.
Mario