La spiaggia della Pelosa di Stintino
Oristano
1 Marzo 2018
Cari amici,
Oggi è 1° Marzo. Ebbene, voglio aprire i post di questo mese, che segna il passaggio dall'inverno alla primavera, con un pensiero positivo, che altro non è che un augurio: fare di tutto per la salvaguardia della nostra bella e amata Sardegna, nell'auspicio che in futuro le risorse della nostra isola siano meglio utilizzate di adesso e possano garantire reddito e occupazione alle nuove generazioni.
L'ironico titolo dato al post di oggi potrebbe sembrare una battuta scherzosa, o, per usare un termine ora molto in voga, una specie di “fake news”, ma in realtà non è così. Infatti l’Amministrazione comunale di Stintino, nell’intento di proteggere la sua rinomata spiaggia della “Pelosa”, uno dei litorali più belli della Sardegna e del mondo, ha emesso un’ordinanza che è apparsa ai più particolarmente restrittiva. Motivata dalla necessità di evitare la continua erosione della meravigliosa sabbia bianca della spiaggia (che risulta essere in costante diminuzione), a partire dalla prossima estate 2018 sarà vietato ai bagnanti che vi si recheranno di portare asciugamani in spiaggia.
L'ironico titolo dato al post di oggi potrebbe sembrare una battuta scherzosa, o, per usare un termine ora molto in voga, una specie di “fake news”, ma in realtà non è così. Infatti l’Amministrazione comunale di Stintino, nell’intento di proteggere la sua rinomata spiaggia della “Pelosa”, uno dei litorali più belli della Sardegna e del mondo, ha emesso un’ordinanza che è apparsa ai più particolarmente restrittiva. Motivata dalla necessità di evitare la continua erosione della meravigliosa sabbia bianca della spiaggia (che risulta essere in costante diminuzione), a partire dalla prossima estate 2018 sarà vietato ai bagnanti che vi si recheranno di portare asciugamani in spiaggia.
Inoltre, il divieto degli asciugamani non sarebbe il solo vincolo disposto dall’Amministrazione
comunale; si dice anche che sarebbe accompagnato dal divieto di introdurre sul bagnasciuga anche borsoni e borse frigo, come avviene ora. Ai futuri bagnanti, per poter
soggiornare con una certa comodità, verrebbero fornite (distribuite all’ingresso della spiaggia) delle
piccole sdraio, dei teli rigidi e degli eco-shopper trasparenti. E non è finita: il piano completo del Comune prevede anche l’obbligo,
andando via dalla spiaggia, di lavarsi i piedi, evitando in questo modo di portarsi via anche
il minimo granello di sabbia.
Come si può immaginare,
non appena la notizia del provvedimento restrittivo si è diffusa nei Social, sono scattate polemiche a non
finire! Polemiche che alimentano l'ipotesi di negative ricadute economiche sul territorio, in quanto gli utilizzatori della spiaggia dovranno sborsare non poco per utilizzare il materiale fornito dal
Comune, che certamente non sarà a costo zero!
La spiaggia della Pelosa, come tutti sanno, è frequentatissima: ogni giorno in Agosto vengono registrate fino a 7mila presenze, cifra di alta pericolosità, secondi gli ambientalisti, che calcolano per questa spiaggia una presenza massima di 1200/1500 bagnanti.
La spiaggia della Pelosa, come tutti sanno, è frequentatissima: ogni giorno in Agosto vengono registrate fino a 7mila presenze, cifra di alta pericolosità, secondi gli ambientalisti, che calcolano per questa spiaggia una presenza massima di 1200/1500 bagnanti.
«L’Amministrazione deve
intervenire in modo forte, quanto prima, bisogna fare presto per salvarla», predicano
gli ambientalisti, riferendosi alla bella e famosa spiaggia. Si, amici che sia
famosa è un dato di fatto: la Pelosa è l'arenile più fotografato dell’intera
rete di spiagge della Sardegna, e, come detto, ad Agosto rischia il collasso
per la massiccia invasione turistica accennata prima. Il fatto che l’ordinanza
costituisca una severa misura per proteggere un bene ritenuto “unico”, per
quanto appaia certamente giustificato, non ha evitato però di scatenare feroci polemiche.
Indubbiamente il
problema esiste e una soluzione è necessario trovarla. Alle innumerevoli lamentele
che sia il Sindaco che l’Amministrazione comunale ricevono in continuazione, viene risposto, in
modo univoco, che prima di criticare si dovrebbe pensare alla grande quantità
di sabbia che ogni giorno 5/7 mila asciugamani bagnati sono in grado di portare
via dalla spiaggia. Continuando di questo passo, in pochi anni della spiaggia
rinomata e unica della Pelosa non rimarrebbe traccia.
Il Sindaco Antonio Diana rintuzza così le lamentele: "La gente può dire quello che vuole, l'importante è salvare la Pelosa. L'idea di vietare gli asciugamani non è una nostra invenzione, tutto il piano in via di realizzazione è basato su studi scientifici nei quali l'asciugamani è indicato tra i maggiori pericoli, perché quando è umido trattiene moltissima sabbia. Non è un'idea campata in aria".
Il Sindaco Antonio Diana rintuzza così le lamentele: "La gente può dire quello che vuole, l'importante è salvare la Pelosa. L'idea di vietare gli asciugamani non è una nostra invenzione, tutto il piano in via di realizzazione è basato su studi scientifici nei quali l'asciugamani è indicato tra i maggiori pericoli, perché quando è umido trattiene moltissima sabbia. Non è un'idea campata in aria".
Il piano per la
salvaguardia degli arenili di Stintino è già compreso in un intervento finanziato
dalla Regione Sardegna, unitamente a diverse altre spiagge dell'isola. Per Stintino si procederà in
cinque interventi, i primi due già finanziati e pronti a partire dopo l'estate
del 2019. L’assessore Regionale all’Ambiente Donatella Spano elogia il progetto messo in atto per la salvaguardia delle spiagge: “L’erosione costiera è un’emergenza
nell’isola, e il progetto relativo alla Pelosa è un modello esemplare, unico in
Italia”.
Sui social, in
particolare nella pagina Facebook della Pelosa, si sono create due fazioni: una
formata dai turisti che ricordano lo splendore di quella sabbia bianca e del
suo mare trasparente, l’altra, invece, dai sardi che non sono disponibili a
veder tramontare una bellezza che potrebbe scomparire. C’è chi sostiene che
sarebbe molto meglio il “numero chiuso”, come già avviene in qualche altra
nostra spiaggia a rischio, e chi, invece, impaurito dai costi aggiuntivi che
l’ordinanza sicuramente creerà, è preoccupato per il costo di noleggio delle spiaggine, dei teli
rigidi e delle buste trasparenti, etc. Qualcuno inizia già anche a malignare: “Ma a
chi darà questo lucroso appalto l’Amministrazione comunale?”
Cari amici,
personalmente sono certo che quanto studiato per salvaguardare questa nostra
bellissima spiaggia sia qualcosa di serio e meditato, seppure comporti le
limitazioni prima descritte. Il piano globale per tenere indenne, in futuro,
questa spiaggia dalla possibile sparizione, è certo un piano coraggioso e
lungimirante. Un piano che intende dare un futuro a quei 9 mila metri quadri di
sabbia bianca, che, necessariamente, deve “sopravvivere” fino al 2019, quando
si realizzerà il piano globale.
Proprio per questo, il
Sindaco e l’Amministrazione comunale, dopo aver scartato altre ipotesi
(difficile riproporre i modelli Budelli
e Bidderosa, in una spiaggia di
fatto urbana come la Pelosa), hanno deciso di arginare il fenomeno “sparizione”
della preziosa sabbia, con un “piano ponte”: recuperare quei molti chili di
sabbia che quotidianamente spariscono con gli asciugamani bagnati, i borsoni e
i tanti corpi dei turisti che lasciano l’arenile con la sabbia addosso! A volte, lo possiamo constatare quando siamo colpiti da una malattia, intervenire chirurgicamente è l'unico modo per evitare di morire.
A domani.
Mario
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