domenica, marzo 18, 2018

DUE GIOVANI SARDI TRA I 29 RAGAZZI ITALIANI “ALFIERI DELLA REPUBBLICA”. L’ORGOGLIO DELLA NOSTRA ISOLA PER I GIOVANI TALENTI CHE POSSEDIAMO.



Oristano 18 Marzo 2018
Cari amici,
Un maschio e una femmina, parità perfetta: 2 giovani figli della nostra terra, Giovanni Atzeni e Federica Lecca, Lunedì 12 Marzo scorso, hanno ricevuto dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il prestigioso riconoscimento di “Alfieri della Repubblica”.
Quest’anno il prestigioso riconoscimento che la Presidenza della Repubblica assegna ai ragazzi che si siano particolarmente distinti per i loro comportamenti eccezionali, per aver assunto responsabilità di norma in capo ad età ben maggiori della loro, o per atti eroici o di grande coraggio, ha premiato nell’intera nazione 29 giovanissimi ragazzi nati tra il 1999 e il 2007. Di questi 2 sono nostri valorosi conterranei, che hanno messo in splendida luce la nostra Isola. Due ragazzi seri e coraggiosi, con una sensibilità ed un coraggio che, spesso, davvero, i grandi stentano ad avere. Ma vediamo insieme, seppure brevemente, le loro due belle storie.
Giovanni Atzeni, giovanissimo (non ha ancora compiuto i 18 anni e studia al Liceo Classico), è di Sassari. È considerato uno strenuo difensore della natura, degli alberi. Conscio che l’albero è vita, fin dagli 11 anni si era posto un non facile obiettivo: mettere a dimora un milione di alberi. Questo paladino dei giganti del verde, con il suo progetto si è messo in testa di creare ulteriori “fabbriche di ossigeno” per fare in modo di risanare il pianeta e lasciarlo più sano alle future generazioni. Con le sue idee e la grande determinazione (sostenuto anche dal padre Gianfranco), unitamente all’associazione Plant for the planet, di alberi ne ha già messo a dimora oltre 400. Ed è solo un primo passo.
La sua è diventata una vera missione e, per realizzarla, si inventa costantemente, unitamente agli amici, un po’ di tutto per reperire quanto necessario per l’acquisto degli alberi da piantare. Inizialmente i soldi per l’acquisto delle piante venivano recuperati organizzando banchetti e fiere culinarie e dolciarie, successivamente una mano l’ha data anche l’Ente Foreste che gli alberi li fornisce gratuitamente. Piantare gli alberi non è il suo unico obiettivo; l’altro è quello di organizzare incontri nelle scuole, sensibilizzare bambini e adulti per far comprendere loro che il tema ambientale è una necessità assolutamente primaria, se si vuole salvaguardare l’equilibro della natura, costantemente sottoposta a stravolgimenti pericolosi da parte dell’uomo, con conseguenti, pericolose variazioni climatiche e ambientali.
Di lui si racconta che già a 13 anni (era in terza media) lasciò senza parole l’allora Ministro per l’Ambiente Andrea Orlando, intervenuto a Sassari ad un convegno sui modi per bonificare l’ex area industriale di Porto Torres; Giovanni senza timore affermò che le bonifiche necessarie per ripristinare l’ambiente degradato si potevano fare solo mettendo a dimora tanti alberi, in quanto grazie a loro sarebbe aumentata la produzione di ossigeno, vera fonte di vita. Questa sua straordinaria sensibilità nei confronti della natura, maturata in età addirittura infantile, ha fatto sì che fosse selezionato dal Quirinale per essere premiato.
Altro attestato di eccellenza, assegnatole per la sua precoce maturità oltre che per il suo grande coraggio, è stato conferito dal Quirinale a Federica Lecca, una ragazza di Gonnosfanadiga ora 19enne. La sua è una storia molto diversa da quella di Giovanni. Federica è stata premiata nella categoria atti di coraggio, con questa bella motivazione: “Il merito di aver mostrato un'incredibile capacità di reazione in una situazione drammatica, aiutando anche la sorella a superare una condizione di grande difficoltà e che ora si trova ad affrontare le sfide di una neomaggiorenne fuori dalla famiglia".
La storia di Federica è davvero triste e complicata. A soli 15 anni, conscia di vivere in casa una vita d’inferno, a seguito dei continui litigi tra i suoi genitori, chiese assistenza, ottenendo di lasciare la sua famiglia di Gonnosfanadiga, andando a vivere presso la Comunità-alloggio per minori di Quartu Sant'Elena "Domus de Luna". 
Stringendo i denti e combattendo con una fortezza d’animo non comune, qui riprende a vivere con maggiore serenità, convincendo poi anche la sorella a fare la stessa scelta. Decisione quest’ultima che ha consentito alle due giovani di Gonnosfanadiga, così provate in età infantile dalla vicende umane, di ricostruirsi una vita più serena, recuperando anche il rapporto con i genitori. Ora la giovane, poco più che maggiorenne, vive a Cagliari in un appartamentino con alcune coinquiline ed è ripreso anche a studiare: frequenta il liceo delle Scienze umane di Quartu Sant'Elena.
Federica, dopo aver ricevuto il premio dalle mani del Presidente della Repubblica ha così commentato: "È stato un momento bello ed emozionante, che non capita tutti i giorni. Come è stato costruttivo conoscere anche le esperienze di vita degli altri Alfieri della Repubblica. Esperienze che ci hanno fatto crescere. Ricevere questo riconoscimento mi ha aperto ancora di più la mente e stimolato a raggiungere nuovi risultati nella mia vita".
Federica, ormai, ragiona da persona matura e navigata. Nei giorni di Roma, chiacchierando con gli altri premiati si è così espressa, riferendosi al dramma da lei caparbiamente superato: "A chi si trova nelle stesse mie difficoltà, consiglio di interrogarsi, di imparare a farsi delle domande, imparare a conoscersi e, se dovesse servire, prendere coraggio e fare la scelta migliore per la loro vita. E soprattutto non arrendersi mai". Parole di una saggezza che commuove, dette da Lei, poco più che una bambina!
Cari amici, sono questi giovani il nostro “Orgoglio di Sardegna”, quelli che, maturati precocemente, si sono dovuti accollare molto presto le responsabilità che la vita ci pone davanti. 
Un’ultima bella notizia prima di chiudere, che dimostra quanti ragazzi bravi si annidano, magari senza fare tanto clamore, nelle nuove leve, nelle nuove generazioni. Tra i 29 premiati c’era anche un’altra ragazza che ha un affettuoso legame affettivo con la nostra Sardegna: si chiama Eleonora Cavagna ed è di Biella. Come molti di voi ricorderanno, la diatriba per la vendita dell’isola di Budelli (poi finita bene) vide addirittura dei ragazzi continentali raccogliere dei fondi per l’ipotetico acquisto dell’isola contesa, per poi regalarla allo Stato. Tra quei ragazzi c’era Eleonora Cavagna che, con i suoi compagni di scuola, organizzò la raccolta fondi per il salvataggio di Budelli, per far sì che la perla dell’arcipelago maddalenino rimanesse un bene pubblico. Su quest’argomento scrissi un pezzo su questo blog, eccolo: http://amicomario.blogspot.it/2016/02/budelli-e-la-sua-spiaggia-rosa-quando-i.html.   
Amici, che bello constatare che ci sono dei ragazzi davvero straordinari!
A domani.
Mario

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