Oristano
12 Marzo 2018
Cari amici,
Si sono appena spente
le luci della ribalta; ieri notte, dopo una bella e faticosa 3 giorni che ha impegnato al massimo
giovani e meno giovani nella manifestazione "Ananti de sa ziminera", a Bauladu è tornato il silenzio, la quotidianità.
Questo piccolo centro sotto i 1.000 abitanti è orgogliosamente la mia patria d’origine,
a cui sono rimasto particolarmente ancorato. Ho conosciuto Bauladu molto diverso
da quello di oggi: con le strade in terra battuta o a “imperdau”, e con “Sa Roja”
che attraversava il paese allagando la piazza di Chiesa per poi riversarsi nelle
campagne dopo aver attraversato “S’arruga e’ Putzigheddu”.
Oggi il suo volto è
cambiato: il paese si presenta lindo e splendente anche ai visitatori, anche se il
cambiamento avvenuto non riguarda solo l’estetica! Bauladu è cambiato nella sua
gestione amministrativa, è cambiato nell’approccio ai giovani, è cambiato nella
valorizzazione delle risorse locali, incrementando non solo la sua conoscenza
all’esterno ma anche incentivando le attività specifiche del suo territorio.
Si, amici, anche la manifestazione “Ananti de sa Ziminera”, giunta alla sua 9^
edizione, fa parte di questo cambiamento.
Non è piaggeria, la mia, credetemi! I concetti favorevoli che esprimo non sono complimenti dettati
solo dall’affetto grande che nutro per il mio paese natio, ma solo un riportare
la verità: Bauladu oggi, nella schiera dei piccoli paesi dell’Isola, brilla per
attivismo e realizzazioni concrete, per iniziative che cercano di far uscire
dal guado una realtà che altrimenti sarebbe destinata a scomparire. Si, amici la riflessione
di oggi, dedicata alla bella manifestazione “Ananti de sa Ziminera”, vuole
ribadire un concetto in cui credo molto: “essere piccoli non vuol dire contare poco, perché,
volendo, i piccoli possono anche fare molto, in tutti i campi”!
A molti questa mia
affermazione può risultare troppo di parte, ma non è così. A Bauladu oggi c’è un
minuscolo Davide che lotta contro Golia, contro un destino di cancellazione, realtà
questa purtroppo evidente in un’Isola, la nostra, martoriata dallo spopolamento che,
come una inarrestabile emorragia, svuota sempre di più i piccoli centri. Contro
questo atroce disegno bisogna battersi, lottare, e tutti dovrebbero contribuire
a farlo, impegnandosi sul serio.
Il destino a volte è
curioso e intrigante allo stesso tempo, e lo è anche in questo caso. Per ironia della sorte,
anche il Sindaco che governa Bauladu guarda caso si chiama Davide! Ebbene, non
si può dire che il nostro moderno Davide non si stia battendo con tutte le sue
forze contro il Golia dei nostri giorni: il mostro della disoccupazione
giovanile, lo spopolamento dei piccoli centri, la fuga verso le città. Davide
Corriga è al suo secondo mandato e, passo dietro passo, deciso e caparbio, è
riuscito a “rivoluzionare” un sonnacchioso, piccolo, paese a cui lui tiene
molto.
Pur laureandosi fuori
Sardegna non ha voluto intraprendere la strada dell’emigrazione, prendere la
valigia e abbandonare l’Isola; ha preferito, invece, rimboccarsi le maniche e
cercare di fare qualcosa non solo per se ma anche per gli altri. Eletto Sindaco
dalla popolazione ha iniziato subito a mettere in atto concetti nuovi:
coinvolgere i giovani, creare, primissimo in Sardegna, una “Consulta Giovanile”
per meglio aggredire i problemi legati alle nuove generazioni, far conoscere e
poi far crescere le attività specifiche del suo Paese: i saperi e i sapori
antichi, in modo che non venissero accantonati ma tramandati ai posteri in modo produttivo.
In quest’ottica sono
nate iniziative come la Sagra de Su trigu
cottu e del pane di sapa, la maratona di Zinnuri, Monumenti aperti, il DU Festival e molte
altre, tra cui il Festival letterario Ananti de sa Ziminera, manifestazione giunta in questo 2018 alla nona 9^
edizione.
Riferendomi
all’edizione di quest’anno posso dire che se è vero che “l’appetito vien mangiando”, la manifestazione è cresciuta davvero
tanto! Senza rinnegare nulla delle edizioni precedenti, gli ospiti e i
partecipanti alla rassegna 2018 sono stati davvero di uno spessore fuori dal
comune, rappresentando i campi più diversi della cultura, della vita sociale,
della musica, della letteratura, della moderna imprenditoria e della politica,
avendo avuto come ospite anche il Presidente della Regione Sarda Francesco
Pigliaru.
Un’operazione, quella
messa in atto quest’anno, davvero straordinaria, frutto della collaborazione
tra Amministrazione Comunale, Consulta Giovanile, e Associazione di promozione
sociale Jannaberta. Una nutrita serie di incontri (12 per l’esattezza), in
programma nelle tre giornate del festival letterario, hanno visto l’avvicendarsi di uno robusto
cast di ospiti delle più svariate branche dell’impegno: sociale, economico e politico; da
Renato Soru a Cecilia Strada, da Luciano Marrocu a Laurence McKeown
(l’attivista repubblicano nordirlandese, oggi scrittore e sceneggiatore), dal Presidente della Regione Francesco
Pigliaru a Gabriella Belloni (albergo diffuso ‘Il Gruccione’), da Gabriele
Littera (Sardex) a Chiara Floris (della cooperativa Tziu Feurra di Paulilatino),
solo per citare i nomi più noti. Non è mancata certo la musica: presente anche Chiara
Effe, vincitrice nel 2017 del Premio Musicale “Fabrizio De Andrè”.
Una 3 giorni davvero
nutrita, che, anche nella giornata finale di Domenica 11, ha visto l’alternarsi
di altri nomi importanti, tra cui Bachisio Bandinu e Flavio Soriga. Da
Bauladese orgoglioso di esserlo, avrei voluto partecipare alle manifestazioni
di tutti i 3 giorni, ma mi sono dovuto limitare al pomeriggio di Sabato 10,
presenziando all’intervista che l’amico giornalista Pietro Marongiu ha fatto al
Presidente Pigliaru, unitamente ad altri tre operatori economici: Gabriella
Belloni, Gabriele Littera e Chiara Floris. Argomento della conversazione,
sicuramente il più importante, il tema del lavoro. Marongiu ha premesso che 3
sarebbero state le domande principali dirette a Pigliaru: la prima, il perché la Sardegna
continua ad essere il fanalino di coda (indagine Eurostat) in Italia e cosa
intenda fare la Regione per migliorare la situazione, la seconda come il Governo regionale intenda
combattere l’ormai imminente, grave, spopolamento dei piccoli centri e la terza, di
stampo politico, come ha recepito il PD la cocente sconfitta anche nell’Isola
alle recenti elezioni.
Nel dialogo intercorso,
che ha coinvolto anche gli altri interlocutori Belloni, Littera e Floris, sono
emerse diverse criticità. Circa il mancato lavoro, in particolare dei giovani,
mentre Pigliaru ha detto che sono in corso degli incentivi che consentiranno
alle aziende di avere importanti sgravi fiscali nell’assunzione di giovani (che
vanno dagli 8 mila euro a carico dello Stato ai 4 mila messi in campo dalla
Regione per un totale di 12 mila), la Belloni ha parlato dell’importanza del
turismo “Albergo diffuso”, mentre Littera del supporto commerciale fornito dalla
moneta complementare Sardex; Chiara Floris (ex hostess, ora nella Cooperativa Thiu Feurra), ha focalizzato l’attenzione
sulla necessità della creazione e sostegno del lavoro autonomo, in particolare agricolo.
Pigliaru ha colto l’occasione per portare a conoscenza il progetto regionale
“Talent-UP” destinato a formare una nuova generazione di imprenditori.
Circa la seconda
domanda sullo spopolamento Pigliaru ha affermato che molto supporto potrà
essere dato dal far arrivare il digitale e la fibra ottica anche nei centri più
piccoli, cosa che potrà portare quel lavoro che manca in particolare nelle periferie.
Sull’ultima “domanda politica”, ovvero sulla “punizione” che il partito al
governo in regione ha subito, Pigliaru, pur non disconoscendo l’impegno
profuso, ha detto che sicuramente non si è fatto abbastanza e che bisogna sempre
prendere atto con umiltà della volontà popolare, partendo dagli errori
commessi.
Cari amici, un grande
plauso ad iniziative come quella che Davide Corriga e la sua squadra portano
avanti a Bauladu e di cui “Ananti de sa Ziminera” rappresenta una delle più
efficaci.
Grazie Davide, per quella “moderna fionda” che hai deciso di usare
contro il Golia dei nostri giorni: quella mancanza di lavoro che porta allo
spopolamento e che avvilisce e annienta un’intera generazione!
A domani.
Mario
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