Oristano 31 maggio 2025
Cari amici,
Chiudo i post relativi al mese di maggio riflettendo su un problema che, seppure alquanto serio, risulta sottovalutato: L'ADOLESCENZA, una fase della vita certamente tra le più difficili. Eppure, gli adolescenti di oggi crescono tra i ritmi praticamente impossibili della vita odierna, ammaliati dalla crescente tecnologia, ma abbandonati dallo scollamento in atto tra famiglia, scuola e società. Scollamento che sta gettando alle ortiche quella necessaria fase educativa, assolutamente necessaria, per far arrivare l'adolescente adeguatamente preparato per affrontare la successiva fase: quella adulta, quella delle responsabilità vere, personali familiari e sociali. Lo dimostrano gli ultimi fatti di cronaca nera che anche questi giorni riempiono i giornali.
La nostra vita, come sappiamo, è un
percorso che potremmo definire in 4 fasi: l’infanzia, l’adolescenza, la maturità
e la vecchiaia. È una strada, come ben sappiamo costellata di luci ed ombre,
con difficili transizioni da una fase all’altra. I così detti “Riti di
passaggio” sono caratterizzati da conflittualità di vario grado, che
emergono, in forma diversa a seconda del passaggio. Ebbene, tra questi “riti”,
il passaggio più conflittuale è quello
dall’adolescenza alla maturità, che occupa un posto particolare, essendo fonte
di conflitti di maggiore intensità.
Indubbiamente, per un adolescente entrare
nell’età adulta è un salto epocale. Pensare di perdere la spensieratezza dell’adolescenza,
la gioia e gli entusiasmi delle giornate giocose, vissute senza gli impegni e
le responsabilità che connotano l’età adulta, non è certo facile! Il passaggio
è un momento significativo, nel quale si passa dai sogni alla realtà, dove si
concretizzano le aspettative, arrivando a fare quelle scelte che
condizioneranno il loro futuro. Gli adolescenti di oggi, lo dicono le
statistiche, risultano essere molto più soli e fragili di quelli di ieri,
perché la società di una volta è scomparsa, lasciando posto a quella attuale
(definita società liquida), nella quale loro rischiano di annegare!
Si amici, nel mondo di
oggi questo passaggio, che non è mai stato facile, è diventato ancora più
difficile da compiere, e ciò significa che i giovani di oggi hanno bisogno, più
di quelli di ieri, di un supporto forte, fornito dal mondo degli adulti; un
aiuto che si concretizzi nel prenderli per mano, insegnando loro a nuotare nel
periglioso mare della vita attuale, affinché, meglio preparati e forti, possano
affrontare con determinazione le difficoltà del mondo, riuscendo così a costruire i loro progetti di
felicità.
Si, amici, per gli
adolescenti di oggi è diventato ancora più difficile «diventare grandi».
Viviamo un mondo schiavo della tecnologia, e nella fase adolescenziale, quella
che porta verso l’età adulta, l’uso eccessivo delle tecnologie, rende difficile
la transizione. Schiavi delle piattaforme social, che, se è pur vero che hanno
allargato l’amicizia virtuale, questa è andata a scapito di quella fisica, acutizzando
così le difficoltà psicologiche e di reale relazione di molti giovani. Questi
aspetti creano una duplice difficoltà: non solo favoriscono un distacco dalla
realtà, ma alimentano anche ansia e insoddisfazione, influenzando negativamente
la costruzione dell’autostima.
Amici, l’utilizzo in modo
eccessivo dei social-network comporta un impatto diretto sulla qualità delle
relazioni interpersonali: le modalità di interazione attraverso gli schermi,
infatti, più superficiali e frammentate, impediscono lo sviluppo di relazioni
autentiche e soddisfacenti, mentre la continua esposizione a modelli di
perfezione, suggeriti dagli influencer, alimentano la competizione spesso sbagliata.
Ecco, come accennato prima, la necessità del supporto che gli adulti (sia a casa
che a scuola) dovrebbero fornire. Anche i contesti sociali positivi, come lo
sport e le attività comunitarie, possono giocare un ruolo fondamentale.
Un altro importante
motivo delle attuali difficoltà di passaggio dei giovani all’età adulta è
costituito dallo straordinario “cambio di vita” che è avvenuto a partire dalla seconda
metà del secolo scorso. I tradizionali riti di passaggio all’età adulta, come
la leva militare, l’inserimento nel mondo del lavoro in giovane età (a causa
dell’allungamento della durata degli studi, l’inserimento nel lavoro va ben
oltre la soglia dei 35 anni), compreso il matrimonio ben prima dei 30 anni,
hanno contribuito ad aumentare le difficoltà.
Cari amici, passare dall'adolescenza all'età adulta è una
transizione davvero complessa: quella di un particolare percorso di crescita alquanto difficile, in quanto, sotto certi aspetti, è anche comprensibile che gli adolescenti vivano una forte crisi identitaria difficile da vivere. Ma proprio per questo è davvero
importante che il mondo degli adulti li ascolti e supporti, cercando di dare
loro quella fiducia che essi cercano. Un impegno collettivo in questa direzione
rappresenta la chiave per il futuro benessere delle nuove generazioni. Nessuno può tirarsi indietro!
A domani.
Mario
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