Oristano 12 maggio 2025
Cari amici,
Che la natura sia di una
straordinaria perfezione non sono certo io il primo a dirlo! Nel mondo animale,
da quello più piccolo a quello più grande, esiste un incredibile connubio, un
reale, concreto “stare insieme”, che, a prescindere dalle diverse
specie, fa in modo che tutte siano parte di un "unico insieme", concepite in funzione l’una dell’altra; questo mutuo soccorso, quando è necessario, prevede interventi che consentono di sopperire ai possibili
disagi che la vita ogni giorno è in grado di causare. Sembra una cosa straordinaria, che molti di Voi possono considerare impossibile, ma io, anche se alcuni non concordano con le mie convinzioni, da cristiano, continuo a sostenere che questo mutuo rapporto, oserei dire di perfezione, esiste perché tutto è derivato dal volere di quell’immenso Dio Creatore, che ha concepito e governa tutto il Creato.
Il post di oggi, amici
lettori, vuole evidenziare uno straordinario, particolare comportamento praticato da certi
uccelli, e, tra questi, in particolare dal corvo. I corvi, prendiamone atto, sono tra gli
uccelli più intelligenti e creativi, alquanto noti per una serie di
comportamenti curiosi e complessi che continuano a sorprendere gli scienziati.
Ecco un chiaro esempio. Quando il corvo si trova in difficoltà per dei problemi
di salute, cerca e trova una soluzione ai suoi mali utilizzando un formicaio. Sa che proprio lì troverà la giusta soluzione, e inizia a cercarne uno. Una volta raggiunto il formicaio, egli inizia ad
infastidire le operose formiche. Queste, inizialmente, restano impaurite dalla
presenza dell’intruso e iniziano a preoccuparsi danzargli intorno e saltandogli addosso.
Il corvo, a questo punto,
può utilizzare due particolari strategie, che gli scienziati chiamano “ANTING”
(è questo un termine d'origine filippina che significa amuleto, talismano): una
passiva e una attiva. Nel caso dell’anting passivo, l’uccello si distende a
terra, allarga le ali e attende che le formiche (generalmente quelle della
famiglia Formicidae) salgano sul suo corpo. Le formiche, impaurite, spostandosi tra le
piume dell’uccello, rilasciano acido formico, una sostanza chimica da loro utilizzata
principalmente per difendersi dai predatori. Nella versione attiva, invece, il
comportamento è leggermente diverso: è l’uccello a raccogliere con il becco le
formiche e a mettersele volontariamente sulle piume.
Questa cura particolare
intrapresa dal corvo, comunemente definita oltre che “anting”, anche un “bagno di formiche”, è un comportamento, tra l’altro, accertato e documentato in diverse
specie di uccelli, ma osservato con particolare frequenza nei corvidi; comportamento che è un
esempio di quanto questi corvi siano abili nel trovare soluzioni creative per
la cura del proprio corpo. I corvi, dopo che si accorgono che il loro corpo è ben
spruzzato di acido formico, possono abbandonare il formicaio, sapendo di aver
completato la cura, essendo l’acido formico un vero e proprio antiparassitario
naturale!
Si, amici, questo acido formico prodotto dalle formiche per la loro difesa è, infatti, di grande aiuto al corvo,
per poter eliminare funghi, batteri e parassiti, presenti sulla propria pelle, permettendogli
così di guarire senza alcun tipo di medicina. Ecco una grande dimostrazione
della straordinarietà della natura, un incredibile esempio di automedicazione presente
nel regno animale. È proprio vero: la natura non smette mai di stupirci con la
sua saggezza silenziosa!
Ci si chiede: Come e Perché
i corvi utilizzano questo particolare comportamento? Ci sono diverse teorie
che circolano tra gli scienziati, per cercare di spiegare questo comportamento,
ma non esiste ancora un consenso unanime. Ecco alcune delle ipotesi più
accreditate. La prima è quella accennata prima, inerente il controllo dei
parassiti: l’ipotesi più comune è che l’acido formico è in grado di agire come
repellente per i parassiti: i pidocchi e altri piccoli organismi che vivono tra
le piume degli uccelli; in questo modo essi possono così essere eliminati o
tenuti a bada grazie a questa sostanza; un’altra ipotesi è che l’acido formico potrebbe aiutare questi
uccelli a pulire il piumaggio e in questo modo mantenere la pelle più sana.
Cari amici, a mio avviso
questo intelligente comportamento, tra l’altro particolarmente curioso, dimostra il grande intuito dei corvi, considerati tra i volatili più intelligenti
al mondo. Questi uccelli, pensate, sono in grado di risolvere problemi
complessi, come usare strumenti e pianificare strategie. Il fatto che abbiano
adottato una tecnica così sofisticata per la cura del proprio corpo dimostra
quanto la loro intelligenza sia orientata alla risoluzione pratica dei loro problemi
quotidiani. La natura, cari lettori, è un modello di grande perfezione, che
l’uomo non solo dovrebbe riconoscere, ma anche saggiamente imitare!
A domani.
Mario
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