domenica, maggio 04, 2025

LA PARTICOLARE, STRAORDINARIA RESILIENZA DELLA “SELAGINELLA LEPIDOPHYLLA”, DETTA ANCHE PIANTA DELLA RESURREZIONE.


Oristano 4 maggio 2025

Cari amici,

La natura ha dei meccanismi così straordinari da lasciare tutti a dir poco senza fiato! Basti pensare che ci sono piante in grado di mettere in atto processi vitali e riproduttivi così miracolosi, che appaiono incredibilmente inspiegabili, quasi a dimostrare che l’uomo, non è altro che un piccolo “apprendista stregone” nei confronti dei grandi meccanismi naturali, che il Grande Dio Creatore ha realizzato dando vita al nostro mondo, e che noi, spesso, anziché onorare calpestiamo e violentiamo!

Ho fatto questa premessa per parlare con Voi oggi, amici lettori, della straordinarietà di una pianta, apparentemente piccola e insignificante: la “SELAGINELLA LEPIDOPHYLLA”, detta anche pianta della resurrezione. Appartenente alla specie  Licopodiofita della famiglia delle Selaginellaceae, è originaria del deserto di Chihuahua, una zona arida che si estende tra gli Stati Uniti e il Messico. La S. Lepidophylla è una pianta che si è adattata a sopravvivere alle condizioni di prolungata siccità del suo ambiente naturale, adottando un'interessante strategia fisiologica: anziché modificare il proprio metabolismo, cercando di trattenere l’umidità durante il giorno e assorbirne la maggior quantità durante la notte, lascia che i propri tessuti si secchino (per disidratazione), attivando dei meccanismi fisiologici di resilienza fino a percentuali di umidità del solo 5%.

La pianta, una volta entrata in questo stato di catalessi, attende pazientemente l’arrivo di umidità, e, non appena questa viene percepita, essa è in grado di reidratarsi velocemente, recuperando perfettamente le proprie capacità fotosintetiche e di crescita. Chiamata, per questo motivo anche "pianta della resurrezione", la Selaginella ha la rara capacità di sopravvivere per anni in uno stato completamente disidratato, apparentemente senza vita. Infatti, quando l'ambiente diventa troppo secco per supportare le funzioni vitali, la Selaginella riduce la sua attività metabolica a un livello quasi impercettibile, vicino allo zero; è questo un fenomeno noto nella scienza come anidrobiosi. In questo stato dormiente la pianta può perdere fino al 95% del suo contenuto di acqua senza subire danni irreversibili.

Questa spettacolare "resurrezione" ha ispirato non solo i ricercatori ma anche le culture di tutto il mondo, perché una pianta così straordinaria, è considerata un simbolo di rinascita, resilienza e speranza. È spettacolare, vedere che non appena riceve l'acqua, la pianta inizia a svilupparsi in fretta, assorbendo il liquido con sorprendente, efficiente velocità. Le foglie ritornano quasi immediatamente alla loro forma originaria: il verde torna ad essere intenso e i processi biologici – come la fotosintesi e la respirazione cellulare – riprendono come se il tempo non fosse trascorso!

Amici, la realtà è che la Selaginella Lepidophylla è riuscita a trovare il sistema per adattarsi perfettamente al clima desertico. In assenza di acqua, la maggior parte delle piante perde la struttura cellulare e muore rapidamente, mentre la Selaginella, invece, ha sviluppato una serie di meccanismi biochimici che proteggono le sue cellule dai danni durante la disidratazione. In che modo? La pianta, al posto dell’acqua che manca, ordina alle sue cellule di produrre degli zuccheri speciali, come il trealosio, che stabilizzano le proteine e le membrane cellulari. Così, durante l'essiccazione, le strutture interne rimangono intatte e la pianta è pronta a riattivarsi non appena ne ricorrono le condizioni diventare favorevoli.

Amici, la Selaginella Lepidophylla è diventata un modello per la scienza e la tecnologia. Le sue straordinarie capacità di sopravvivenza hanno attirato l'attenzione dei ricercatori in vari campi. Gli scienziati stanno studiando questa pianta per comprendere meglio i suoi processi di sopravvivenza in condizioni estreme, nella convinzione di poterne ricavare potenziali applicazioni nella medicina per la conservazione degli organi, nello spazio, ma anche nella biotecnologia, oltre che per lo sviluppo di colture agricole più resistenti alla siccità.

Cari amici, la Selaginella, che noi, giustamente chiamiamo “pianta della resurrezione”, da a tutti noi una grande lezione di capacità di resilienza da apprezzare. Questa pianta, sebbene piccola e apparentemente insignificante, è, in realtà, una delle piante più impressionanti presenti sulla Terra. Essa mostra, a noi umani, che la vita ha forme di adattamento insospettate, e che a volte la sopravvivenza non è solo frutto di costante lotta, ma anche della capacità di saper aspettare, conservando le energie per poter rinascere quando è il momento giusto. Insomma, ci dà UNA GRANDE LEZIONE DI SILENZIOSA PAZIENZA, di equilibrio, e allo stesso tempo di capacità di resilienza, doti che le consentono di sopravvivere anche negli angoli più aridi e remoti del pianeta! Credo che dovrebbe farci riflettere!

A domani.

Mario

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