martedì, maggio 13, 2025

UNA SERIA RIFLESSIONE SUL RECENTE BLACKOUT ELETTRICO SPAGNOLO. “L’ONDA CHE VERRÀ”, IL LIBRO DI MUSTAFA SULEYMAN CHE METTE IN GUARDIA SUL FUTURO GOVERNATO DALL’A.I.


Oristano 13 maggio 2025

Cari amici,

Che ormai tutta la nostra vita sia sempre più regolata dai computer è una realtà inequivocabile! Di norma, tutto funziona a dovere, senza, però, preoccuparsi di un possibile stop, un inciampo, un pericoloso intoppo, che ferma tutto, FINO A QUANDO, ALL’IMPROVVISO, tutto si spegne: e, senza la corrente elettrica, nulla funziona! Si fermano i semafori, si bloccano i treni, i market, le farmacie, gli ospedali le banche e quant’altro! Momenti di grande panico: se non hai soldi contanti in tasca, non puoi nemmeno mangiare, perché la carta di credito diventa solo un pezzo di plastica!

È successo il 28 aprile scorso nella penisola iberica (Spagna e Portogallo), dove un blackout elettrico ha messo in ginocchio la popolazione, contagiando anche parte della Francia, con danni e perdite economiche ancora da valutare. Difficile diagnosticare immediatamente il motivo: le cause sono ancora in fase di accertamento. Le prime ipotesi escludono, per ora, un attacco informatico, ma restano sul tavolo diverse altre ipotesi tecniche. Tutto può essere. Si parla di fonti di elettricità prodotte dalle rinnovabili, così come di possibili tempeste solari, ma non vi sono, per ora, certezze.

Amici, il blackout della Penisola Iberica, qualunque ne sia stato il motivo, deve essere interpretato come un serio campanello d'allarme. Nel caso ci sia stata l’influenza di una vera tempesta magnetica solare, il nostro futuro sarebbe, davvero, in serio pericolo, addirittura catastrofico, perché il sistema elettrico potrebbe "collassare" non solo in modo temporaneo, ovvero con interruzione temporanea di energia elettrica, ma potrebbe arrivare ad un collasso sistemico globale. Poiché tutto, ormai, dipende dalla massiccia quantità di energia, necessaria per far funzionare la rete di computer e della conseguente Intelligenza Artificiale, il mondo senza elettricità tornerebbe indietro di molti secoli.

A confermare che il pericolo del blocco delle reti elettriche (che di conseguenza vuol dire anche di tutte le reti informatiche) è davvero serio, è un importante esperto di computer e di Intelligenza Artificiale: Mustafa Suleyman, CEO di Microsoft A.I. autore anche del libro “LA OLA QUE VIENE (L’onda che verrà), che manda un serio avvertimento di questo possibile, terribile scenario. “Un blackout non è solo un’interruzione dell’elettricità: è il collasso della società connessa”, spiega Suleyman nel suo libro. Egli ribadisce che quello che oggi intravediamo è solo la punta dell’iceberg, ovvero, è solo l’inizio di eventi ben più grandi che si susseguiranno uno dopo l’altro.

Il CEO di Microsoft Mustafa Suleyman, afferma, nel libro, che i possibili blackout futuri, avranno molti fattori negativi collegati; ci saranno casi in cui gli hacker potranno distruggere le reti elettriche con facilità, e questo risulterà più efficace che lanciare missili. D’altra parte, afferma sempre Suleyman, “stiamo creando strumenti che superano la nostra comprensione”, e ciò risulterà molto pericoloso, in quanto potremmo diventare vittime della nostra stessa intelligenza artificiale. Che il mondo già oggi sta correndo un serissimo pericolo, per Suleyman è una realtà, non certo fantascienza! Ecco i 4 principali pericoli che, secondo il guru dell’Intelligenza Artificiale, potrebbero presentarsi nel XXI secolo: Attacchi informatici su larga scala, Pericolose pandemie create in laboratorio dall’I.A., Un’acquisita autonomia dell’IA che opera senza controllo umano, Stati zombie con una tecnologia che divide i Paesi.

Quanto agli attacchi informatici, pensate cosa succederebbe se una mattina, andando al lavoro, trovaste tutto spento e inattivo: i semafori della vostra città, i sistemi ospedalieri, le banche, le attività commerciali e gli aeroporti, dove, magari, i controlli aerei rispondono a un hacker di Mosca, oppure di  Pyongyang. Suleyman avverte che oggi l’80% delle infrastrutture critiche utilizza una tecnologia molto obsoleta che necessita urgentemente di essere rinnovata, in quanto presenta falle di sicurezza che chiunque con un po’ di conoscenza può sfruttare. “Non servono missili per paralizzare un Paese: basta interrompere la fornitura di energia elettrica per 72 ore”, spiega Suleyman. Il caso spagnolo, senza andare oltre, con una durata media di 12 ore, sarebbe una ‘prova generale’ di ciò che potrebbe accadere.

Quanto alle pericolose Pandemie create in laboratorio, oggi con strumenti di editing genetico come CRISPR e l’I.A., per simulare mutazioni, creare da zero un agente patogeno letale non richiede più un laboratorio di alta sicurezza. “Per 100.000 dollari, uno studente di biologia potrebbe creare qualcosa di più pericoloso del COVID-19”, ha commentato Suleyman. Il progetto Genoma Humano Escrito (Genoma umano scritto) mira a ridurre il costo della produzione di DNA sintetico “di mille volte in un decennio”. Il risultato? Un virus che potrebbe avere un tasso di mortalità del 50% ed essere immune agli attuali vaccini.

Quanto all’acquisita autonomia dell’IA fuori controllo, dice Suleyman, “ChatGPT è solo l’antipasto; prevede sistemi di intelligenza artificiale in grado di scoprire farmaci, negoziare in borsa o persino pianificare strategie militari senza bisogno di un controllo umano”. “Il problema - egli afferma - non è che si ribellino, ma che funzionino così bene da renderci dipendenti da loro”. Microsoft ha già integrato l’IA in Windows per consentire ai computer di ‘vedere e sentire’ come gli esseri umani, mentre DeepMind, la sua ex azienda, crea algoritmi che prevedono il tempo o il ripiegamento delle proteine meglio di qualsiasi scienziato.

Infine gli Stati zombie. Gli Stati, anziché fare fronte comune, utilizzano una tecnologia che divide i Paesi. Dagli Stati Uniti alla Cina, con i chip Nvidia e l’I.A. come campo di battaglia, si sta dando vita ad una grande separazione (e guerra) per il loro controllo. Suleyman prevede che la tecnologia farà a pezzi i tradizionali Stati-nazione. “Vedremo micronazioni basate sulle criptovalute, comunità governate dall’intelligenza artificiale e regioni autogestite con la blockchain”, afferma. Il rischio è una sorta di ‘feudalesimo tecnologico’ in cui, però, funzionano le leggi dipendenti da piattaforme private, e non certo quelle dei Governi. Che futuro ci attende?

Cari amici, credo che ci sia poco da aggiungere.

A domani.

Mario

Nessun commento: