Oristano 17 maggio 2025
Cari amici,
Il CAVOLO NERO è
un ortaggio appartenente alla famiglia delle Crucifere - genere Brassicacee – una
varietà dei cavoli a foglia, ma, a differenza di cavolfiore e broccolo, cresce
con foglie lunghe e arricciate di colore verde scuro. Nel nostro Paese è prodotto
e cucinato soprattutto nelle regioni centrali e centro-meridionali,
principalmente in Toscana, Campania e Lazio. Le foglie, di un colore verde
scuro tendente al viola melanzana, sono ben divise e lievemente bitorzolute; nell’orto
va seminato da marzo a giugno, si trapianta da luglio ad agosto, mentre la
raccolta inizia in autunno e termina in inverno. il suo sapore è leggermente
amarognolo, ma un po’ più dolce e delicato, rispetto al cavolo riccio.
Questa varietà di cavolo è
un alimento altamente benefico per la nostra salute, tant’è che si trovano
tracce dell’utilizzo terapeutico di quest’ortaggio fin dall’antichità. I grandi
maestri come Galeno, Ippocrate e Catone, usavano già il cavolo nero, traendone
diversi vantaggi. Catone lo considerava uno dei migliori rimedi, anche ad uso
topico, in caso di artrite, ferite, eruzioni cutanee e piaghe. È un ortaggio
davvero benefico, ricco di antiossidanti, vitamine e fibre, che aiutano a
prevenire diverse malattie e a migliorare la salute in generale. Il cavolo nero
è, infatti, un'ottima fonte di vitamina K, essenziale per la coagulazione del
sangue e la salute delle ossa, e di vitamina C, importante per la salute del
sistema immunitario. È anche ricco di antiossidanti che proteggono le cellule
dallo stress ossidativo.
E non è tutto. Il cavolo
nero è un'eccellente fonte di sali minerali preziosi per l'organismo, quali
calcio, magnesio, potassio, ferro, fosforo, zinco, rame, manganese, sodio,
zolfo, selenio e fluoro. Tutte proprietà, quelle possedute da questo cavolo, che
lo rendono un vero e proprio super food, molto salutare per l’organismo, in
particolar modo se si soffre di artrosi e artrite. Tra le sue tante proprietà, anche
quella antimicrobica e antinfiammatoria. Si, amici, ci sono almeno 5 importanti
proprietà che ci consigliano di introdurlo nella nostra dieta: eccole.
In primis, il cavolo
nero è un potente antiossidante, tra i più alti nel mondo vegetale: due
volte più dei broccoli, molto più di qualunque altro vegetale di uso comune. Secondo,
ha un elevato contenuto di sali minerali, come prima indicato, Terzo, è ipocalorico
e, grazie al potassio e alla glutammina contenuti, vanta proprietà
decongestionanti, diuretiche e lassative, favorendo l’eliminazione delle
tossine in eccesso, l’integrità della barriera intestinale e la depurazione
dell’organismo. Quarto, è utile nella prevenzione di numerose forme tumorali
(allo stomaco, al colon, al retto, alla prostata e alla vescica), e riduce il
rischio di insorgenza di patologie cardiache, e quinto, in quanto
componente della famiglia delle crucifere, contiene sulforafano, una
sostanza che aiuta a contrastare l’artrosi grazie alla sua capacità di limitare
la distruzione delle cartilagini.
Come consumare questo
tipo di cavolo a tavola? I cavoli neri si possono consumare crudi (nelle
insalate), centrifugati, cotti, stufati, brasati o al forno. Prima di cuocerli è necessario eliminare la costa centrale, molto dura, utilizzando un coltello. Si
consiglia una cottura preferibilmente al vapore, per non rischiare di perdere
nell’acqua le sostanze nutritive, in quanto, come per tutte le verdure, quando
i cavoli vengono lessi per lungo tempo le vitamine si deteriorano e i sali
minerali si disperdono. Il cavolo nero risulta perfetto anche nella
preparazione di minestre e zuppe: lo testimonia la famosa ribollita toscana. il
cavolo nero, come tutti i cavoli, può essere conservato in frigorifero per
oltre una settimana e si trova anche surgelato ovviamente. Averne in casa è
sempre una bella cosa!
Cari amici, in qualunque
modo decidiate di cucinarlo, il cavolo nero è indubbiamente una ricca fonte di
salute, di cui è consigliabile approfittare! Tuttavia, anche il cavolo nero, al
pari degli altri cavoli e brassicacee, è controindicato per chi soffre di
ipotiroidismo, in quanto potrebbe interferire con l’assorbimento di iodio; è
altamente sconsigliato solo se si volesse consumare crudo, perché, se cotto, si
potrebbe mangiare, seppure moderatamente. Inoltre, a causa del contenuto di
potassio, è sconsigliato a chi soffre di disturbi renali e a coloro che
assumono farmaci beta-bloccanti.
Grazie dell'attenzione, cari, affezionati
lettori, a domani.
Mario
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