Oristano 20 marzo 2020
Cari amici,
La storia ci ha insegnato
che il mondo è stato sempre colpito da mali e pestilenze. La stessa Bibbia, il
libro dei libri, parla delle “Dieci piaghe d’Egitto”, e da allora, tempo
per tempo, il mondo è stato sempre messo alla prova con epidemie, carestie e
quant’altro! Si, ciclicamente, abbiamo avuto periodi di splendore e periodi
di decadenza, anche dal punto di vista sanitario e alimentare.
Non è mia intenzione in
questo post ripercorrere i nefasti periodi vissuti dal mondo prima di oggi,
come la peste di manzoniana memoria o le carestie che fecero emigrare dall’Europa
in America milioni di persone, ma limitarmi a parlare di questo tremendo male
che ci ha colpito di recente e dal quale, ne sono convinto, potremmo uscirne
quanto prima solo se useremo tutte le precauzioni che da giorni ci vengono raccomandate
e imposte, consigliandoci di metterle in atto, tra cui la più importante è quella
di limitare la circolazione delle persone!
L’invito di “restare tutti
a casa”, lasciando circolare solo le persone addette ai servizi essenziali,
diventato un ordine perentorio per evitare o almeno limitare il possibile
contagio del Coronavirus alle persone, ha una ragione precisa: evitare un
possibile black out delle stretture sanitare, impossibilitate a far fronte ad
un’epidemia dilagante. Il Coronavirus è un virus insidioso e invisibile che,
sottovalutato all’inizio si è diffuso rapidamente nel mondo, diventando una
pericolosa pandemia capace di creare una situazione peggiore di quella di una
guerra.
Eppure, nonostante gli
inviti, le raccomandazioni e poi un’apposita ordinanza con valore di legge, l’ordine
di restare in casa, con il divieto di uscire se non per ragioni di necessità è
stato visto da molti come una intollerabile limitazione della propria libertà
personale, una violazione della propria privacy, senza rendersi conto, stupidamente, che l’ordine era stato emanato per la necessaria protezione di
tutti! Smettiamola, dunque, di essere arroganti e trasgressivi, denigrando chi cerca di
proteggere invece la nostra salute e quella di chi ci sta intorno!
Amici, seppure
preoccupati per l’avanzare di un male insidioso, dobbiamo pensare che stare a
casa con i nostri figli, ha anche qualche vantaggio; è, oltre che un modo per
darci maggiore sicurezza evitando una possibile contaminazione, anche un’opportunità di
recuperare il rapporto, spesso tenue, con il resto della famiglia. Il più
importante è certamente quello di consolidare proficuamente il rapporto con i nostri
figli, che di norma spesso vediamo solo per poche frazioni di tempo,
considerato l’impegno con il nostro lavoro. Credo che riscoprire dei grossi
spicchi di tempo da trascorrere con loro possa ridarci un piacere che da tempo
non proviamo!
Un vero regalo il tempo
che possiamo trascorrere in casa, che ci può far riscoprire attività da tempo
ignorate e diventate obsolete. Leggere per esempio qualcuno di quei libri che per
curiosità compriamo, sfogliamo, ma poi non abbiamo mai il tempo di leggere; se
siamo fortunati e abbiamo un giardino anche piccolo, metterlo in ordine
coinvolgendo i propri figli è piacevole e istruttivo e si ottiene il risultato
di averlo finalmente sistemato come forse non lo era mai stato prima. E che dire di
un papà, in precedenza praticamente quasi sempre assente per il duro lavoro
svolto fuori di casa, che si siede a fianco del proprio figlio e lo incoraggia
e lo aiuta a fare i compiti?
E le mamme, per esempio,
che hanno figlie adolescenti, non proverebbero forse una grande gioia nel far
collaborare le loro bambine alla preparazione del pasto? Sarebbe un
bel modo per insegnare loro a cucinare, a tenere in ordine la casa, a sistemare
qualche piccolo strappo nei vestiti, cucire, rammendare, lavare con competenza
la biancheria, riassettare e stirare, preparandole a diventare domani delle
perfette padrone di casa?
Cari amici, trascorrere del
tempo con la propria famiglia, educando i figli e insegnando loro a diventare
buoni cittadini domani, credo che sia il compito principale di ogni genitore. Cogliamo allora questa opportunità!
Anche
trascorrere insieme i momenti del relax, come ascoltare musica, cantare
insieme, passare un’ora con la cyclette o sul tapis roulant, può essere divertente
e allo stesso tempo coinvolgente.
Pur nell’ansia di proteggerci da questa brutta pestilenza, io credo che stare di più in famiglia in questo modo, pur sopportando un certo disagio, consenta anche il vantaggio di una maggiore coesione fra i suoi componenti, che finalmente riuniti a lungo insieme, riescono a ricostruire rapporti familiari deboli, a volte anche sfilacciati, ricreando così quella desiderata armonia e il piacere di stare di più insieme.
Pur nell’ansia di proteggerci da questa brutta pestilenza, io credo che stare di più in famiglia in questo modo, pur sopportando un certo disagio, consenta anche il vantaggio di una maggiore coesione fra i suoi componenti, che finalmente riuniti a lungo insieme, riescono a ricostruire rapporti familiari deboli, a volte anche sfilacciati, ricreando così quella desiderata armonia e il piacere di stare di più insieme.
Grazie amici, “IO STO
A CASA CON LA FAMIGLIA” e Voi?
A domani.
Mario
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