Oristano 17 marzo 2020
Cari amici,
Le mani,
queste particolari e straordinarie appendici del nostro corpo, sono il
principale strumento usato per il regolare svolgimento della nostra vita. Cosa
faremmo senza le mani? Sono esse a consentirci di svolgere le mansioni più
diverse, dalla stretta di mano al prendere e spostare gli oggetti, dall’ammonire
i nostri figli a guidare l’auto, dallo svolgimento del nostro lavoro quotidiano
(dall’operaio al manager) alla carezza più dolce nei confronti di chi amiamo. Insomma
le mani e le mobilissime dita che la compongono sono lo strumento principe "del fare", nella nostra vita.
Durante la giornata le
mani e le dita sono in costante contatto con i nostri neuroni con i quali hanno
un rapporto simbiotico totale, che mai si arresta. Si, le mani utilizzano una
sproporzionata quantità di neuroni del nostro cervello, oggi più di ieri,
considerato che abbiamo sempre “in mano” il nostro smartphone. Ebbene, non
molti sanno, però, che a saperle leggere le mani e le dita, possono dire
tanto del nostro carattere, ovvero è una realtà che nelle mani è scritto “Chi siamo realmente”,
con i nostri pregi e i nostri difetti.
Sgombro subito il campo
da illazioni: non mi riferisco certo alla lettura della mano, fatta dai più o
meno esperti o direttamente dalla fattucchiera, che potrà magari rivelarci molto sul
nostro amore presente o futuro, ma ai “segreti” che la mano evidenzia nella sua fattura: in base
alla grandezza, alla forma delle dita e alle altre particolarità collegate. Su
questo fronte le ricerche più recenti hanno svelato alcuni dei segreti che le
nostre mani in realtà custodiscono. Si, amici, la forma e la grandezza delle mani,
insieme alla lunghezza delle dita, possono rivelare molto sulle caratteristiche
psicologiche e sulla personalità di ognuno di noi, permettendo di scoprire i
lati più nascosti del carattere e migliorando in questo modo la conoscenza e la
consapevolezza di sé.
Per esempio, una mano
dal palmo lungo e dalle dita corte evidenzia un individuo con forte
personalità, da vero leader. Chi ha queste caratteristiche è dotato di un forte
intuito, unito alla naturale tendenza a trarre il meglio da ogni situazione. Se
invece il soggetto è dotato di una mano dal palmo corto e dita corte, ci
troviamo di fronte ad una personalità responsabile e dotata di forte senso
pratico, ma anche di calma e pazienza, qualità che permettono di lavorare
benissimo in squadra con gli altri.
Una mano con palmo
corto e dita lunghe è tipica delle personalità che hanno spiccate doti comunicative
e che sono per questo inclini ad offrire agli altri il proprio aiuto o i propri
insegnamenti.
Palmo della mano lungo, dita lunghe: quest’ultima configurazione è tipica dell’artista e del sognatore. Ci troviamo davanti ad una personalità estremamente sensibile e dotata di un forte spirito creativo. Chi presenta questa forma delle mani possiede anche un carattere flessibile, capace di adattarsi a diverse situazioni o persone.
Se invece passiamo all’analisi delle dita che compongono la mano, possiamo dire che esse rivestono grande importanza sia per la lunghezza delle stesse che nelle proporzioni tra di loro.
Esiste la “teoria dell’anulare”, affermata da studiosi dell’Howard Hughes Medical Center, capace di analizzare il carattere, le inclinazioni e il comportamento degli individui di entrambi i sessi. Confrontando la lunghezza del dito indice con quella dell’anulare, se il dito indice risulta più corto, ci troviamo probabilmente di fronte ad una persona molto decisa e aggressiva, amante del rischio e dotata di una forte capacità di problem solving. Quando invece il dito indice è più lungo o è della stessa lunghezza dell’anulare (cosa più comune tra le donne), ci troviamo di fronte ad un soggetto estremamente organizzato e orientato al raggiungimento degli obiettivi.
Palmo della mano lungo, dita lunghe: quest’ultima configurazione è tipica dell’artista e del sognatore. Ci troviamo davanti ad una personalità estremamente sensibile e dotata di un forte spirito creativo. Chi presenta questa forma delle mani possiede anche un carattere flessibile, capace di adattarsi a diverse situazioni o persone.
Se invece passiamo all’analisi delle dita che compongono la mano, possiamo dire che esse rivestono grande importanza sia per la lunghezza delle stesse che nelle proporzioni tra di loro.
Esiste la “teoria dell’anulare”, affermata da studiosi dell’Howard Hughes Medical Center, capace di analizzare il carattere, le inclinazioni e il comportamento degli individui di entrambi i sessi. Confrontando la lunghezza del dito indice con quella dell’anulare, se il dito indice risulta più corto, ci troviamo probabilmente di fronte ad una persona molto decisa e aggressiva, amante del rischio e dotata di una forte capacità di problem solving. Quando invece il dito indice è più lungo o è della stessa lunghezza dell’anulare (cosa più comune tra le donne), ci troviamo di fronte ad un soggetto estremamente organizzato e orientato al raggiungimento degli obiettivi.
Entrando nello specifico “maschile”,
sul rapporto tra indice e anulare, si scopre un segreto sulla virilità, in
quanto il rapporto è legato al livello di testosterone. Vengono presi in
considerazione tre tipi: A, B e C. Vediamoli.
A. L’anulare è più lungo
dell’indice. Il soggetto è considerato bello e
affascinante, capace di andare d’accordo con tutti, nonostante un pizzico di
aggressività; soggetto pronto a correre dei rischi, e capace di realizzarsi
meglio economicamente, rispetto ai colleghi con l’anulare più corto.
B. L’anulare è più corto
dell’indice. Gli uomini con queste mani sono molto
sicuri di sé e possono anche essere un po’ “Narcisi”. Stanno bene anche in
solitario, sono riservati e si infastidiscono facilmente. In amore non osano
molto, nel senso che non fanno quasi mai la prima mossa.
C. L’anulare e l’indice
sono della stessa lunghezza. Forse questo dice già
abbastanza. Gli uomini con queste mani sono buoni mediatori, molto leali e
affettuosi. Per loro l’equilibrio è molto importante. Sanno essere calmi e
capace di dare calma, di rasserenare chi sta intorno a loro.
Anche il mignolo nasconde
un grande segreto sulla personalità del soggetto analizzato. Se la punta del
dito Mignolo è pari al punto medio dell’Anulare, il soggetto ha una
personalità dolce ed equilibrata; difficilmente è colto dall’ira, è disponibile
ed è sempre possibile contare su di lui, anche per sfogarsi, perché riesce a
superare non solo il proprio stress ma anche quello degli altri. Pur non
mostrandolo, chi lo conosce bene sa apprezzarlo e stimarlo, perché ne capisce
il meraviglioso calore e il fascino che possiede.
Se il dito Mignolo risulta
più corto del punto medio dell’anulare, il soggetto è riservato
e piuttosto timido, specialmente con gli estranei. Ha personalità di sognatore
e possiede grandi ambizioni; tuttavia, la timidezza gli impedisce di afferrare
alcune opportunità. Tuttavia, il suo spirito gentile, disponibile e generoso ha
il giusto potenziale per essere accettato e ottenere ciò che chiede.
Se il dito Mignolo più
lungo rispetto al punto medio dell’anulare, quella persona risulta
essere molto social! Affascinante e vibrante, è questo il tipo di personalità più
ricercato. Tuttavia, con un carattere molto affabile e giocoso, spesso deve
faticare non poco per essere preso sul serio, e, per riuscirci, deve fare un
notevole sforzo, per far in modo che gli altri si fidino di lui.
Cari amici, sulla mano e
sulle dita che la compongono si potrebbe dire ancora tanto e non basterebbe
certo questa breve chiacchierata con questo post. Chiudo con una curiosità, che
tra l’altro mi riguarda personalmente: avere il mignolo appuntito. Chi
ha il mignolo con una punta evidente al centro, ha una personalità forte;
può essere uno scrittore brillante e un oratore carismatico. Le parole sono il
suo forte, in quanto dotato di eloquenza e tatto. Inoltre, possiede
l’invidiabile capacità di affrontare in modo articolato qualsiasi argomento,
indipendentemente dalla sua natura sensibile; Persona forte e dinamica, con
talento e grande capacità diplomatica.
Che dire, amici, le mani
sono la nostra forza, al servizio del cuore e del nostro cervello!
A domani.
Mario
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