Oristano 14 marzo 2020
Cari amici,
Continua senza soste il drammatico evolversi del Coronavirus, tecnicamente noto come COVID-19, il cui possibile contagio ha costretto e costringe tanti italiani a stare chiusi in casa, lasciando sulle spalle degli addetti ai servizi la grave responsabilità del funzionamento delle attività indispensabili. Una tragedia che ci è precipitata addosso come un colpo di maglio ben assestato capace di farci stramazzare a terra. Ma tutti dobbiamo a denti stretti reagire, senza egoismi e prevaricazioni, nell'interesse di tutti!
In passato noi sardi abbiamo mostrato la nostra saggezza con i proverbi. Per esempio, quando ad un danno se ne aggiungeva subito un altro, con ironia, mista a quella forte resilienza posseduta, i nostri avi esclamavano: “Onzi attapada a su poddighe malu”, che liberamente tradotto sta a significare che “Ogni pestata cade sul dito malato”, e, in termini più generali, che a chi aveva già avuto dei guai, ne arrivano subito degli altri. E anche ai sardi, questo male è caduto addosso, tanto che, sempre usando uno dei nostri proverbi, possiamo dire che "Este falau che pannu issustu"!
Si, amici, questo terribile male, Coronavirus o Covid 19, si è improvvisamente abbattuto sul mondo intero, partendo dalla Cina. A metà marzo 2020, questa pandemia aveva già colpito oltre 100 Paesi nel mondo, facendo migliaia di morti e ben più di centomila contagiati. In Italia al 13 marzo i dati evidenziano: 14.955 i malati di coronavirus, 2.116 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 17.660. Sono 1.266 i morti, 250 in un solo giorno. Sono invece 1.439 le persone guarite.
In passato noi sardi abbiamo mostrato la nostra saggezza con i proverbi. Per esempio, quando ad un danno se ne aggiungeva subito un altro, con ironia, mista a quella forte resilienza posseduta, i nostri avi esclamavano: “Onzi attapada a su poddighe malu”, che liberamente tradotto sta a significare che “Ogni pestata cade sul dito malato”, e, in termini più generali, che a chi aveva già avuto dei guai, ne arrivano subito degli altri. E anche ai sardi, questo male è caduto addosso, tanto che, sempre usando uno dei nostri proverbi, possiamo dire che "Este falau che pannu issustu"!
Si, amici, questo terribile male, Coronavirus o Covid 19, si è improvvisamente abbattuto sul mondo intero, partendo dalla Cina. A metà marzo 2020, questa pandemia aveva già colpito oltre 100 Paesi nel mondo, facendo migliaia di morti e ben più di centomila contagiati. In Italia al 13 marzo i dati evidenziano: 14.955 i malati di coronavirus, 2.116 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 17.660. Sono 1.266 i morti, 250 in un solo giorno. Sono invece 1.439 le persone guarite.
Un virus che a grandi
passi sta sconvolgendo il mondo e che, dopo la Cina, ha preso di mira in
particolare l’Italia che, come detto, conta, secondo le ultime statistiche, un alto numero di
contagiati. Tutto il mondo è in
fermento, con aumento dei Paesi coinvolti, e con numeri che si dilatano di
giorno in giorno. Per quanto riguarda i Paesi appartenenti all’Unione Europea, la
Commissione Ue, nell’intento di fronteggiare l’emergenza economica, ha
stabilito di creare un fondo da 25 miliardi di euro che andrà «a sostegno del
sistema sanitario, delle PMI, del mercato del lavoro e delle parti più
vulnerabili dell'economia», colpite dal Coronavirus.
È stata la stessa Presidente
della Commissione Europea Ursula von der Leyen a comunicare la decisione
presa al termine del vertice straordinario a 27 riunitosi in videoconferenza.
«Proporrò a Parlamento e Consiglio di liberare 7,5 miliardi di euro di
liquidità dai fondi Ue, che faranno da leva per ottenere la massima capacità
del nuovo fondo». Nel frattempo l’Italia aveva già disposto uno
stanziamento straordinario di 7,5 miliardi da destinare a famiglie e imprese,
per fronteggiare il fermo delle attività derivanti dalla pandemia, che verrà ora incrementato.
Tra le numerose decisioni
prese dal Consiglio dei Ministri presieduto da Conte, anche lo ‘slittamento’
dei termini per la dichiarazione dei redditi relativi al 2019, ovvero la
presentazione del modello 730. Il decreto legge, approvato dal Governo il 28
febbraio 2020, contenente le prime misure di pronto intervento per far
ripartire l’economia ha spostato anche i termini di presentazione del Modello
730 al 30 di Settembre. «Ci sarà anche una proroga, generale nel Paese, dei
termini delle trasmissioni di informazioni per le dichiarazioni del 730»,
aveva in precedenza annunciato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
La proroga, valida in tutto il territorio nazionale, riguarda circa 20,5
milioni di contribuenti. Di questi 8,1 milioni sono pensionati e 12,4 milioni
dipendenti.
La norma per rinviare la
consegna del modello 730 a dopo l’estate era già stata approvata con l’ultima
Manovra fiscale, che però prevedeva il nuovo calendario fiscale a partire dal
2021. L’emergenza coronavirus ha fatto anticipare di un anno la «riforma» del
calendario. Il nuovo termine ultimo per la trasmissione del 730 è diventato
dunque il 30 settembre (fino al 2019 l’ultimo giorno utile era stato il 23
luglio). Lo spostamento a fine settembre del 730 si è reso necessario, come
detto, per rispondere alla necessità di concedere più tempo a imprese e
sostituti d’imposta per l’invio dei dati dei contribuenti (che servono al Fisco
per predisporre la dichiarazione precompilata). La scadenza per il 2020 sarà il
31 marzo, ma dal 2021 la Manovra fiscale ha previsto come data limite il 16
marzo.
Tuttavia la scadenza
aggiornata al 30 settembre è da considerarsi come “termine ultimo” per
la presentazione del 730 (sia nel caso in cui si voglia consegnare al datore di
lavoro, sia per la consegna al CAF). Viene prevista infatti la possibilità di
presentare la dichiarazione a partire dalla fine di maggio; il CAF dovrà
elaborare la pratica entro due settimane, e il mese successivo si potrà avere,
per chi è a credito, il rimborso in busta paga, oppure scontare la trattenuta
per le imposte dovute. Un mese in più per le operazioni di conguaglio per i
pensionati.
Ecco il nuovo calendario,
con le date fissate dalle norme per l'invio del 730 da parte dei CAF:
• 15 giugno per le dichiarazioni consegnate entro il 31
maggio;
• 29 giugno per le dichiarazioni consegnate dal 1° al 20
giugno;
• 23 luglio per le dichiarazioni consegnate dal 21 giugno al
15 luglio;
• 15 settembre per le dichiarazioni consegnate dal 16 luglio
al 31 agosto;
• 30 settembre per le dichiarazioni presentate dal 1° al 30
settembre.
Di conseguenza chi deve
ottenere un rimborso potrà presentare il 730 già dalla fine del mese di maggio
e potrà contare così sulla busta paga più pesante a luglio, a prescindere dal
fatto che la scadenza finale per presentare il 730 è slittata a fine settembre.
Chi aspetta giugno avrà il rimborso ad agosto e così via. Chi invece deve
pagare avrà più tempo per mettersi in regola, dato che potrà presentare la
dichiarazione fino a 30 settembre senza dover pagare interessi sulle somme
dovute al Fisco.
Cari amici, speriamo di
uscire presto dalla brutta situazione in cui tutti noi italiani ci troviamo,
per le conseguenze di questo pericoloso Corona virus. Nel frattempo "STIAMO A CASA", evitiamo il contagio! A casa, tra un libro, la cura del giardino, un passaggio al computer dialogando con i social, una chiacchierata con il resto della famiglia, preghiamo anche il Buon Dio di liberarci da questa pestilenza quanto prima!
A domani.
Mario
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