Oristano 4 marzo 2020
Cari amici,
Circa 2 mila e cinquecento tra atleti e amatori, tra
corsa competitiva e non competitiva, hanno gareggiato, domenica 1° MARZO ad Oristano, nella “Mezza maratona del Giudicato – L’orto di Eleonora”.
Oristano, dopo il 2019 in cui è stata città europea dello sport, si conferma
attenta nell’educare allo sport le nuove generazioni e non solo. Per Oristano la
mezza maratona è stata anche l’occasione per poter a sventolare, prima città in
Italia, la “Bandiera azzurra” nel 2020. È stato il marciatore
olimpionico Maurizio Damilano, medaglia d’oro a Mosca 1980 e due volte campione
mondiale della 20 km., a consegnare il riconoscimento al Sindaco della città
Andrea Lutzu, per il sostegno dato allo sport ed in particolare alla corsa e
alla camminata, a dimostrazione dell’impegno che l’Amministrazione investe
nella promozione di questo sport.
La Bandiera Azzurra è un
progetto di Fidal e Anci, istituito per promuovere l’attenzione allo sport
nelle diverse città d’Italia, con particolare attenzione per la corsa e la
camminata, nonché per la salute più in generale, quali strumenti di benessere e
qualità della vita. Dopo Oristano, l’olimpionico porterà il riconoscimento
anche a Roma, Genova, Montepulciano e Alberobello.
“La Bandiera Azzurra deve essere un premio iniziale e non finale”, ha detto Damilano durante la conferenza stampa di presentazione della cerimonia, tenutasi presso il Comune di Oristano. “Spero che sia lo stimolo per creare occasioni di praticare sport, non basato sulla competizione ma sulla partecipazione”.
“La Bandiera Azzurra deve essere un premio iniziale e non finale”, ha detto Damilano durante la conferenza stampa di presentazione della cerimonia, tenutasi presso il Comune di Oristano. “Spero che sia lo stimolo per creare occasioni di praticare sport, non basato sulla competizione ma sulla partecipazione”.
Il percorso per disputare
la mezza maratona comprendeva il “Percorso Azzurro”: 14 chilometri da Piazza Eleonora
d’Arborea fino a Torre Grande e ritorno, passando per Corso Umberto, Piazza
Roma, Via Tharros, Viale Repubblica, Ponte Tirso (Brabau), Strada Provinciale
1, Piazza della Torre di Torre Grande.
Un itinerario davvero interessante, marcato da una accurata segnaletica. Le gare, sia quella
competitiva che quella non competitiva, si sono svolte quest’anno domenica 1° marzo, con
alcune novità rispetto alle precedenti edizioni; intanto il considerevole
numero dei partecipanti alle competitive, con circa mille iscritti alle 2 gare: quella sui
21,097 km (638 atleti) e quella dei 12,500 km (323 atleti) e, poi, il considerevole aumento degli iscritti alle prove non competitive (camminata ludico-motoria di 5 km, più
un percorso di fitwalking di circa 12 km, entrambi dedicati agli amatori, agli
appassionati e ai gruppi di cammino). Nel complesso si sono riversati per le vie della città
circa duemilacinquecento partecipanti, tra i quali c'erano i veri protagonisti della maratona: professionisti a livello nazionale e internazionale e alcuni dei principali
atleti sardi, in gara per conquistare la vittoria finale.
In campo femminile,
presente Claudia Pinna, reduce dalla partecipazione ai campionati italiani di
mezza maratona disputati a Verona il 16 febbraio, Manuela Manca, classe 1981,
da quest’anno portacolori della società Ichnos Sassari, Elisabetta Orrù
(Cagliari Atletica Leggera), Antonella Altea (Cagliari Marathon Club) e Alice
Capone (Triathlon Team Sassari), tutte in lotta per il podio. Sulla distanza
dei 12,5 km., presenti Silvia Busanca (Atletica Edoardo Sanna Elmas), Giulia
Medda (Cagliari Atletica Leggera) e Olivia Anedda (Amatori Terralba).
In campo maschile,
invece, presenti il campione uscente Roberto Melis, classe 1977, vincitore lo
scorso anno in 1h 12’59”, l’atleta pugliese Pasquale Rutigliano, classe 1978,
già vittorioso ad Oristano nell’edizione del 2016 in 1h 08’21”, oltre ad altri
atleti di valore come Luigi Leotta (Atletica San Sperate), Fabiano Serra
(Gruppo Polisportivo Assemini) e Alviero Atzeni (Cagliari Marathon Club). Sulla
distanza dei 12,5 km. Lorenzo Vigliotta e Kaoussou Djitte dell’Atletica leggera
Porto Torres e Jim Thijs dell’Olympia Villacidro.
La partenza per le
diverse gare è stata stabilita in Via Duomo; il via è stato dato davanti alla
Cattedrale di Santa Maria, luogo significativo e particolarmente
rappresentativo di Oristano, dove i cavalieri della Sartiglia da più di 500
anni provano caparbiamente ad infilzare la stella. “La Mezza Maratona del Giudicato”, ha
detto il sindaco Andrea Lutzu durante la conferenza di presentazione, “sta
diventando sempre di più un appuntamento importante, per sportivi, competitivi e
non. Il mio desiderio, che spero si possa realizzare in futuro, è che Oristano
abbia una sua propria maratona, come molte altre città, che passi tra frazioni
e borgate”.
A salire da vincitori sul
podio, il pugliese Pasquale Rutigliano e la sarda Claudia Pinna, entrambi già
vincitori nel 2016 nelle rispettive classifiche maschile e femminile; sono loro
ad aver fatto segnare i tempi migliori sul percorso, ma a vincere con loro sono
stati anche tutti i 2.500 partecipanti alla manifestazione sportiva, giunta quest'anno alla
settimana edizione, che ha segnato il record di presenze, nonostante le
preoccupazioni per il coronavirus.
Cari amici, a gara
conclusa credo si possa dire che questa settima edizione è stato un vero
successo. Oltre la consegna della bandiera azzurra da parte dell’ambasciatore e
olimpionico Domenico Damilano, al sindaco Andrea Lutzu, la manifestazione ha
presentato anche un gradito aspetto di solidarietà. Dopo il minuto di silenzio
richiesto dal presidente della Fidal Sergio Lai per ricordare lo sportivo oristanese
Gianni Murgia, grande fautore della manifestazione e purtroppo deceduto il mese
scorso, il direttore commerciale de L’Orto di Eleonora Salvatore Lotta, ha
consegnato un assegno da ventimila euro alla presidente della Lega per la lotta
ai tumori di Oristano Eralda Licheri, per l’acquisto delle apposite cuffie che
consentono alle donne impegnate con la chemioterapia nel reparto di oncologia
dell’ospedale San Martino di evitare la caduta dei capelli. Anche in questo
Oristano ha dimostrato di essere la prima in Sardegna.
Sport e solidarietà
insieme, un gran bel connubio! Grazie, amici, a domani.
Mario
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