martedì, febbraio 18, 2020

IN ITALIA SI LEGGE SEMPRE MENO, IN PARTICOLARE I GIOVANI. LA NUOVA LEGGE SULL’EDITORIA SERVIRÀ A STIMOLARE A LEGGERE DI PIÙ?


Oristano 18 febbraio 2020

Cari amici,

Il 5 febbraio scorso è stato approvato l'importante disegno di legge per la promozione e il sostegno alla lettura, nota anche come legge sul libro o DDL Lettura. Un provvedimento atteso da tempo e che cambia diverse cose, rispetto alla situazione precedente. Il voto al Senato è stato unanime, in linea con quanto auspicato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. La nuova legge prevede l’attuazione di un piano nazionale per la promozione della lettura con un fondo da stanziare pari a 4 milioni e 350 mila euro (a partire dal 2020), gestito dal Centro per il libro e la lettura.
Il nuovo DDL ha previsto anche un incremento del cosiddetto credito d’imposta, messo a disposizione degli esercenti incaricati della vendita al dettaglio di libri, ora fissato in 3 milioni e 250mila euro. Una delle modifiche importanti ha riguardato la drastica modifica del limite agli sconti, sia per quanto riguarda le librerie fisiche (inclusa la grande distribuzione) che per i vari shop online. Con le nuove misure gli sconti possono ora raggiungere un massimo del 5 per cento, contro il precedente 15 per cento (ad eccezione del ramo legato all'editoria scolastica). Sarà inoltre valida una sola promozione all’anno con un limite di sconto del 15 per cento. Gli editori potranno invece avere la possibilità di applicare sconti sino a un massimo del 20 per cento, contro il precedente 25.
il DDL Lettura istituirà dei veri e proprio patti locali per la lettura, ossia iniziative pensate anzitutto per aumentare il numero di lettori grazie alla messa in atto di attività a tema, con l’istituzione della "Capitale italiana del libro" da scegliere di anno in anno. Inoltre è prevista l'assegnazione di una carta elettronica della cultura di un valore di 100 euro (pensata per l’acquisto di libri di ogni genere da parte di famiglie con reddito particolarmente basso), oltre allo stanziamento di un fondo di un milione di euro per la formazione e il supporto delle biblioteche scolastiche. Infine, il Decreto prevede anche l’istituzione di un vero e proprio Albo delle librerie, a cui si potranno iscrivere i vari punti vendita in grado di distinguersi per qualità e varietà della loro offerta. 
Il provvedimento, come risulta pubblicato dall’ANSA, è stato particolarmente apprezzato dagli operatori, tanto che Cristina Giussani, Presidente del SIL (Sindacato italiano librai della Confesercenti), ha definito "storica" la giornata del 5 febbraio per la cultura italiana, grazie all'approvazione definitiva del DDL Lettura. Meno entusiasta, invece, il Presidente dell'Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi, il quale ha dichiarato che "con questa legge a perdere saranno i lettori".
Come sempre succede, un nuovo provvedimento non è mai accolto in totale favore. Anche il DDL Lettura, a sentire le diverse campane, ha unito la politica, ma diviso il mondo del libro (almeno nella parte relativa al limite di sconto consentito, che scende al 5 per cento). Una delle note negative è anche il taglio dei “Bonus cultura” per i diciottenni (come mostra lo schema allegato), e questa non è certo una buona notizia. Numeri alla mano, infatti, App18 non solo ha aiutato il mercato del libro in questi anni, ma ha anche spinto decine di migliaia di giovani a comprare libri.
Cari amici, riportare i giovani all’acculturamento non sarà certo facile. La china che il libro ha intrapreso dovrà essere analizzata meglio per essere rialzata, non solo incentivando l’acquisto dei libri, ma modificando radicalmente anche il sistema scolastico, a partire dai programmi e dalla preparazione di chi li deve gestire. Solo con una scuola rinnovata, con docenti preparati e pagati il giusto (i nostri insegnanti sono i peggio pagati d’Europa), con le famiglie agevolate nei costi di partecipazione scolastica dei propri figli, potranno creare quell’inversione di tendenza che a parole tutti auspicano.
La cultura cari amici, non significa solo poter avere in mano un libro a poco prezzo, significa costruire la formazione dei ragazzi fin dai primi anni della scuola, costruendo giovani con il desiderio costante di imparare, perché il libro è cultura, e la cultura è vita!
A domani.
Mario



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