Oristano febbraio 2020
Cari amici,
Non so quanti di Voi
hanno sul tavolo come abatjour, oppure come applique nella camera da letto una “Lampada
di sale dell’Himalaya”. Purtroppo non sono diffuse come invece dovrebbero
essere, in quanto in grado di arrecarci dei notevoli benefici. Il materiale di
cui sono fatte è un sale antichissimo (meglio noto come salgemma), formatosi
oltre 250 milioni di anni fa. Le proprietà naturali del salgemma, quello che
noi oggi troviamo sulla terraferma estratto dalle miniere e non ricavato dal
mare o dall’oceano, sono molteplici e anche molto benefiche. Il salgemma si presenta
sotto forma di blocchi facili da scolpire, in cui vengono di solito modellate
delle cavità idonee a far passare le lampadine e il corredo elettrico.
Sull’Himalaya sono ancora presenti dei meravigliosi blocchi di sale rosa, oggi nascosti all’interno di miniere, dato l’innalzamento
della catena montuosa avvenuta nei millenni e che ha provocato il prosciugamento dell’acqua del mare in
cui prima queste terre erano immerse. Il salgemma così formatosi fu considerato fin dall’antichità un toccasana per la salute, in quanto ricco di proprietà benefiche. In
particolare il sale dell’Himalaya, è considerato qualitativamente uno dei sali
migliori al mondo, ricco di minerali e povero di impurità o fattori inquinanti.
L’uomo, una volta resosi conto delle sue proprietà, ha pensato bene di utilizzare questi particolari agglomerati
di sale trasformandoli in contenitori luminosi, come abatjour o lampade da
tavolo, in quanto la loro presenza negli ambienti purifica l’aria e rende più armoniosa e
leggera l’energia dell’ambiente. Chi ha provato a portare a casa questi moderni
tipi di lampade non ha dubbi: averne una poggiata sulla scrivania, oppure 2
appliques in camera da letto, è come avere una finestra aperta su una campagna
pulita da cui entra nella stanza aria buona e fresca.
Anche costruire le
lampade con questi blocchi di sale è di grande semplicità: basta collocare (dopo
averlo scolpito) all’interno del blocco di sale una lampadina, con il corredo
per accenderla e spegnerla, e il gioco è fatto. In realtà queste lampade non
sono dei veri e propri corpi illuminanti, in quanto la luce che fuoriesce dall’interno
del blocco di sale è tenue ma allo stesso tempo riposante; una luce morbida, di tonalità
aranciata, che predispone ad una respirazione più consona e ad uno stato di benessere.
Si amici, chi le usa
arriva al punto di pensare di non poterne fare più a meno, in quanto i benefici
che ne ricava sono simili a quelli derivanti dall‘haloterapia. Per i meno
esperti preciso che per haloterapia (“halos” in greco significa sale) si
intende la cosiddetta “terapia del sale”, ovvero l’assorbimento di particelle
saline fatta per mezzo dell’esposizione a microclimi come spiagge
(idrohaloterapia), grotte salmastre e miniere di sale (speleoterapia) o
microclimi analoghi, naturali o realizzati artificialmente. Intento e scopo
dell’haloterapia, dunque, è quello di ottenere un beneficio in termini di salute
attraverso l’esposizione agli effetti benefici del sale.
Questa terapia fu
scoperta nel 1843 da un medico polacco, il dott. Felix Boczkowski, che osservò
come i minatori delle miniere di sale di Wieliczka, alle porte di Cracovia,
fossero di gran lunga meno soggetti a patologie respiratorie (in particolare,
malattie polmonari) rispetto alla media della popolazione dell’epoca. Il dott.
Boczkowski è stato quindi il primo a studiare sul campo la cosiddetta
“haloterapia”, facendo respirare ai suoi pazienti microelementi del sale e
anche il primo ad inaugurare una “stazione termale sotterranea” all’interno
delle Miniere.
In realtà la struttura
chimica del sale cristallino fa sì che, a contatto con l’aria, la luce e il
calore, questi cristalli di sale rilascino degli ioni negativi nell’ambiente,
che, neutralizzando quelli positivi emessi da apparecchiature elettroniche come
televisori e computer, telefonini etc., riescono a mantenere più sani gli ambienti da
noi abitati.
Pensate che, accendendo una lampada ai cristalli di sale,
la quantità di ioni negativi per centimetro cubo aumenta a 1200 dopo 12 ore e
vi rimane per altre 12 ore! Che dire, poi, dei benefici effetti della luce
arancione emanata dalle lampade: calda e soffusa, ha un effetto rilassante, sia a livello emozionale che spirituale; qui entra in gioco anche la
cromoterapia, in quanto il colore arancio risulta essere rilassante e in grado
di stimolare la gioia di vivere.
Cari amici, è un vero
peccato che molti sottovalutino i benefici che questo tipo di lampade al sale
rosa dell’Himalaya, che invece risultano essere nostre alleate, aumentando in particolare il
nostro benessere fisico purificando l’aria dalle sempre maggiore presenza delle onde
elettromagnetiche. Ecco i principali benefici che queste straordinarie lampade
sono in grado di darci.
Purificano l’aria
della nostra casa, neutralizzano gli ioni positivi, danno sollievo a
chi ha problemi respiratori come asma o allergie, o a chi ha semplicemente
un po’ di tosse, la tonalità della luce emanata rilassa e distende i nervi, migliorando la creatività, combattono l’insonnia e aiutano a dormire un
sonno più profondo e regolare, rafforzano il sistema immunitario, deumidificano
(in maniera blanda) l’aria, aumentano i livelli di energia, hanno un effetto rigenerante, come quello di una bella passeggiata in campagna o in riva al
mare, migliorano l’umore attraverso la diffusione di una luce gradevole
che ispira benessere.
Che dite amici non vi sembra meraviglioso? Io credo che in ogni
casa ce ne dovrebbe essere almeno una!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento