Oristano 23 febbraio 2020
Cari amici,
Oggi 23 febbraio è Sartiglia: quella della domenica. Una giostra speciale quella
del 2020. Messe in soffitta le polemiche che hanno alimentato le ultime edizioni,
quest’anno con il contributo del Rotary Club di Oristano all’interno della
storica giostra ha fatto capolino la solidarietà. Gli oristanesi sono stati
informati della novità direttamente dal Sindaco, che, nella Conferenza Stampa
del 20 febbraio, convocata per rendere note le novità che avrebbero
caratterizzato la giostra di quest’anno, ha evidenziato anche quanto sarebbe stato poi
dettagliato dal Presidente del Rotary Club oristanese, il professor Raimondo
Zucca.
In apertura il Sindaco ha
rimarcato che l’antica e gloriosa giostra si sarebbe svolta nel pieno rispetto
delle nuove norme da rispettare e che 3 sarebbero stati, di conseguenza, i
punti chiave: Sicurezza, Spettacolo e Tradizione. Presente tutto lo
staff del Comune e della Fondazione Oristano, sono stati evidenziati, in
particolare dall’Ingegner Uras responsabile della sicurezza, tutti i dettagli
relativi alla partecipazione del numeroso pubblico.
Ebbene, all’interno della
Conferenza Stampa, come annunciato dal Sindaco, ha poi preso la parola il
Professor Raimondo Zucca che ha evidenziato le modalità della presenza del
Rotary nella manifestazione. Il Rotary, ha detto Momo Zucca quale presidente
del club, nello scorso anno sotto la presidenza dell’Arch. Silvia Oppo, aveva
portato avanti e realizzato il progetto “Rinascere”, costituito
dall’allestimento di un laboratorio dove le donne vittime di violenza potessero
riunirsi e operare anche economicamente facendo “rinascere” quegli oggetti che
di norma si gettano via dando invece loro nuova vita.
Ebbene, grazie
all’impegno del club, supportato anche dagli altri club Rotary della Provincia
e dalle Associazioni del settore: Prospettiva donna, Centro Antiviolenza Donna
Eleonora di Oristano, Casa protetta, e dalla Consigliera di Parità della
Provincia di Oristano Stefania Carletti e con il patrocinio dell’Assessorato
alle Pari Opportunità, dell’Assessorato ai Servizi Sociali e dell’Assessorato
alle attività produttive del Comune di Oristano, il laboratorio funziona
egregiamente, tanto che ha potuto realizzare anche due splendidi abiti
medioevali, partecipanti al Corteo di Eleonora, che ormai è parte integrante
della giostra oristanese.
I bellissimi e preziosi
costumi realizzati sono quelli di Beatrice d’Arborea-Narbona e di Guglielmo
III di Arborea-Narbona, che la certosina ricerca del Prof. Raimondo Zucca, ha
ricavato da due antiche stampe. I due abiti, presentati durante la conferenza
stampa, sono stati rielaborati dallo stilista Carlo Petromilli e, come detto,
realizzati con preziose stoffe nel laboratorio “Rinascere” del Centro
Antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano.
La Sartiglia 2020
quest’anno ha vissuto dunque anche un interessante connubio con la solidarietà.
Quei due costumi ricchi e sontuosi, in sfilata nel corteo di Eleonora,
sono la dimostrazione pratica che dalle cadute ci si può e ci si deve rialzare!
La rinascita degli oggetti, spesso considerati un rifiuto, che le donne vittime
incolpevoli di violenza riportano a nuova vita, possono essere metaforicamente
associati ai difficili e complessi percorsi che queste donne, seppure con
grande fatica, cercano di trovare per iniziare una nuova vita.
In tanti hanno apprezzato
il grande sforzo fatto da queste donne violate, che con grande dignità vogliono
ricostruire la loro vita andata in frantumi, e hanno acquistato con piacere e
grande disponibilità le numerose “rosette a forma di cuore” che loro hanno
realizzato nel laboratorio per festeggiare, seppure ancora col cuore ferito, il
Carnevale che per gli oristanesi ha un solo nome: “Sartiglia”.
Sartiglia e solidarietà:
un binomio che funziona! Atrus annus mellus!
Grazie amici, a domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento