lunedì, febbraio 17, 2020

ATTENZIONE ALLA TROPPA DISINVOLTURA NELL’UTILIZZO DELLE CAMERE D’ALBERGO. POSSIAMO CORRERE DEI RISCHI CHE È MEGLIO EVITARE.


Oristano 17 febbraio 2020

Cari amici,

Chi viaggia spesso per molte giornate dell’anno dorme in strutture ricettive che, prima di lui, hanno ospitato altre persone. Seppure negli alberghi la pulizia formale sia sempre garantita, questo a volte non basta, perché non sempre la pulizia ordinaria riesce ad eliminare eventuali batteri che si annidano nei posti più impensati: dagli interruttori della luce alle sedie imbottite, dalla moquette al piatto doccia, dal telecomando della TV al coperchio del water. 
C’è anche da considerare che di norma si arriva in albergo dopo un lungo viaggio o una stressante giornata di lavoro passata magari in un convegno, e la voglia di stendersi, rilassarsi, farsi una bella doccia e poi stare stravaccati in poltrona, è così forte da tentare un po’ tutti, tuttavia, anche in questi casi, non dovremmo mai scordare di usare ogni possibile precauzione: ricordiamoci sempre che non siamo in casa nostra, e che in quella stanza prima di noi ci sono state persone sconosciute, di cui non conosciamo minimamente lo stato di salute.
Il consiglio, cari amici, anche se non siamo al tempo degli “untori” di manzoniana memoria, è quello di fare molta attenzione alle tante cose che in albergo necessariamente tocchiamo o che comunque vengono a contatto con il nostro corpo. Le sedie imbottite, per esempio, nonostante la formale pulizia fatta esternamente, celano nelle pieghe delle imbottiture molto più sporco e batteri di quanto possiamo immaginare; nel loro interno possono nascondersi muffe, cimici e anche molti tipi di germi e virus. Gli esperti hanno sentenziato che anche in alberghi di alto livello, dove le pulizie sono davvero accurate, quanto a molti oggetti (dalle sedie imbottite in poi) è davvero difficile pensare che vengano pulite e disinfettate correttamente.
Mentre la biancheria, regolarmente cambiata, viene sottoposta a lavaggi ad alto calore, così non è per le ordinarie pulizie della camera, dove mobili e arredi vengono passati con lo straccio e non pochi germi possono restare in loco, indisturbati e potenzialmente pericolosi. Il problema sedie in particolare è quello più pericoloso in quanto le sedie di una camera d’albergo sono molto utilizzate dagli ospiti non soltanto per sedersi ma anche come punto d’appoggio per i bagagli o i vestiti e le scarpe sporche e, in questo modo, ai batteri già presenti se ne aggiungono di nuovi.
Tanti, dunque, nella realtà i “punti deboli”, in quanto nella globalità gli oggetti dove si nascondono i pericoli sono davvero un'infinità! Proviamo allora a vedere insieme qualcuno di questi pericoli, partendo da quello sicuramente utilizzato indistintamente da tutti: l’interruttore della luce, entrando in camera. 
L’interruttore principale della luce è proprio la prima cosa che tocchiamo quando entriamo nella camera assegnataci, ed è sicuramente l’oggetto più contaminato dai germi. Uno studio condotto da Katie Kirsch dell’Università di Houston ha dimostrato che l’interruttore è uno degli oggetti più sporchi in assoluto di una camera d’albergo. Poiché non è possibile evitare di accendere le luci, la studiosa consiglia di lavarsi le mani subito dopo l’uso, o di usare il gomito per toccare l’interruttore.
Il telecomando. Il secondo strumento più maneggiato è il telecomando per accendere la TV. Sarà che dopo una giornata carica di stanchezza, sedersi e guardare la televisione è una abitudine consolidata, ma purtroppo è questa la realtà. Charles Gerba, professore di microbiologia presso l’Università dell’Arizona, ha dimostrato che i telecomandi sono un vero ricettacolo di batteri, e che il 20 per cento di questi è contaminato da liquidi organici (come il sudore o lo starnuto). Il consiglio? Avere sempre in valigia una scatola di salviettine disinfettanti e anche qualche bustina trasparente, dove chiudere il telecomando e usarlo in modo protetto dagli eventuali batteri presenti. Inoltre, l’ulteriore suggerimento è quello di lavarsi spesso le mani, anche toccando altro.
Il secchiello per il ghiaccio. Se chiedete del vino fresco in camera, fate attenzione al secchiello per il ghiaccio. È uno strumento che di norma non viene mai lavato (o raramente), eppure esso è un luogo idoneo, un vero terreno fertile, per ospitare germi di vario tipo. 
Il pavimento del bagno e il lavandino. Secondo un recente studio, se in albergo qualcuno starnutisce nella camera accanto a voi, il virus arriverà nella vostra camera la notte successiva; perché direte Voi? La contaminazione sembra essere legata alle spugne e agli stracci per la pulizia: le superfici di tutte le camere infatti vengono lavate con lo stesso panno e spesso senza disinfettante. Anche in questo caso usate l’accorgimento di usare le vostre salviette antibatteriche.
La coperta e i cuscini. Questi due oggetti vengono lavati raramente. La prima cosa da fare quando si arriva in una camera d’albergo è arrotolare la coperta o il piumone ai piedi del letto (o meglio, toglierli del tutto). Diffidate anche delle coperte conservate nell’armadio: chissà quando saranno state lavate! Lo stesso vale per i cuscini, tanto che alcuni viaggiatori portano con sé in valigia delle federe da usare per avere una maggiore sicurezza. 
Il divano. Anche questo è un oggetto difficile da lavare e tantomeno da sterilizzare. Alcune fonti interne, provenienti direttamente dagli staff degli hotel, consigliano di sedersi su sedie e divani coprendoli prima con uno degli asciugamani puliti forniti.
I bicchieri. Il consiglio è di diffidare dai bicchieri di vetro, anche se apparentemente puliti (potrebbero essere stati asciugati con delle spugne utilizzate per altri usi). È preferibile e più sicuro usare sempre i bicchieri sigillati monouso.
Cari amici, purtroppo non si può stare sempre a casa propria, per cui certi rischi sono necessariamente da correre. Per quanto certe strutture alberghiere molto serie e attente si facciano pagare cifre particolarmente alte, solo in queste strutture certi rischi risultano essere notevolmente inferiori. Insomma, vale sempre l’antico detto che: “Chi paga di meno, rischia di più”, e andare a letto con i batteri non è certo piacevole. 
Un ultimo consiglio: Prima di prenotare un albergo, controllate sempre, se possibile, le recensioni online, per farvi un’idea precisa dello stato di igiene dell’hotel dove andrete a soggiornare. Buon soggiorno, allora, e… buon viaggio!
A domani.
Mario

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