Oristano 14 febbraio 2020
Cari amici,
Il Mandorlo (Prunus
amygdalus), appartenente alla famiglia delle Rosacee, è una pianta rustica
che ha avuto origine nel Continente asiatico, ma che successivamente si è ben
diffusa nell’area del Mediterraneo. È una pianta longeva, ed il suo sviluppo
può raggiungere, in alcune varietà, anche l’altezza di 10 metri. Pianta dal
portamento elegante, ha foglie lanceolate e sottili, simili a quelle del pesco;
quanto ai fiori essi sono di colore bianco appena venato di rosa, che si
sviluppano ai primi caldi di febbraio-marzo, ben prima delle foglie. Resistente
alle aggressioni dei parassiti, porta dei frutti (drupe di formato ovale)
contenenti una mandorla commestibile.
Pianta conosciuta fin
dall’antichità, è stata anche oggetto di culto: foglie e fiori del mandorlo, ma
anche la sua corteccia e il legno, in passato venivano utilizzati nei rituali
magici per attirare fortuna e denaro. Secondo un’antica leggenda, in Occitania
ci si poteva addormentare al mattino sotto un mandorlo per sognare un possibile
esito positivo di un problema di carattere finanziario.
È pianta abbastanza
rustica, adattandosi a diversi tipi di terreno e anche a diverse situazioni
climatiche, vivendo bene sia nei climi caldi che freddi (resiste anche a
temperature di 15-20 gradi sottozero; inoltre, sopporta bene la siccità e le numerose
varietà sono abbastanza produttive. I suoi frutti, le mandorle sono utilizzati
in molti modi, ricercati dalle industrie dolciarie, da pasticcerie e confetterie.
Questi frutti, delle drupe di colore verde vellutato, una volta maturi, si
seccano, liberando i gherigli duri, all’interno dei quali ci sono le mandorle
commestibili.
A seconda delle varietà,
la mandorla può avere un gusto molto dolce oppure amaro e anche le dimensioni
del frutto possono variare notevolmente. Le mandorle sono la frutta secca più
diffusa e apprezzata nel mondo. Il mandorlo è una delle piante che si può
ritrovare più facilmente nei giardini, considerata la sua abbondante fioritura
che lo rende uno degli alberi più adatti ad abbellire gli spazi verdi. Le sue varietà
sono come detto numerose: in Italia sono coltivate la mandorla di Toritto in
Puglia, le mandorle abruzzesi di Navelli, le mandorle arrubia, cossa, ollu e
schina de porcu in Sardegna, e le mandorle di Avola in Sicilia.
Come accennato prima
esistono le mandorle dolci e quelle amare: la varietà amara risulta tossica, utilizzabile
solo dopo lunghe cotture e usata in dosi minime e sicure per la preparazione
degli amaretti; la varietà dolce, invece, è molto utilizzata
nell’alimentazione, sia casalinga che nelle diverse industrie dolciarie.
Le mandorle infatti sono
molto preziose per la nostra salute e bellezza, in quanto in possesso di sostanze
particolarmente utili. In primo luogo sono un alimento completo: ricerche
scientifiche ed esperti consigliano un’assunzione giornaliera di questo frutto
secco (circa 30 grammi) per allontanare numerose malattie, proteggere
l’organismo e mantenerlo in forma. Rispetto alle noci, anch’esse una miniera di
proprietà, le mandorle sono meno grasse, ma ugualmente ricche di ottime
sostanze. Esse contengono: vitamine del gruppo B, vitamina E, proteine, calcio,
ferro, magnesio, potassio, rame, fosforo, acidi grassi Omega-3 e fibre.
L’utilizzo delle
mandorle, dunque, porta grossi benefici alla nostra salute, in virtù delle sue
grandi capacità terapeutiche: proprietà antiossidanti (contenute
soprattutto nella buccia scura, per cui è meglio consumarle non spelate),
grazie alla vitamina E e agli acidi insaturi che proteggono dallo stress
ossidativo, responsabile dell’invecchiamento cellulare che contribuisce a
sviluppare malattie come il cancro, proprietà lassative e benefiche per
l’intestino, grazie alla presenza di fibre, proprietà benefiche, per il
sistema nervoso, grazie al magnesio che aiuta in caso di stress e stanchezza, proprietà
antinfiammatorie, dovute agli acidi grassi “buoni” Omega-3, proprietà
utili per il benessere delle ossa, grazie all’elevato contenuto di calcio, proprietà
anticolesterolo, che favoriscono il benessere del cuore e della
circolazione, tenendo bassi i trigliceridi, grazie sempre alla presenza degli
acidi grassi Omega-3.
Anche questo frutto,
però, oltre i benefici, presenta anche alcune controindicazioni, per cui in
alcuni casi è bene prestare attenzione al suo consumo. Oltre l’attenzione da
dedicare a quelle amare, anche le mandorle debbono essere utilizzate con parsimonia da chi soffre di calcoli renali, poiché ricche di
ossalati.
Cari amici, le mandorle
per la loro versatilità si prestano a molte golose preparazioni e usi, come
torte, biscotti, i famosi amaretti, ma anche per preparare il latte di mandorle, la fresca
bevanda estiva, oppure la pasta di mandorle, molto usata in Calabria, fino al
burro di mandorle, da usare in alternativa a quello classico. L’olio di
mandorle, invece, è maggiormente utilizzato in cosmetica, anche se risulta
utile anche in campo alimentare, avendo proprietà lassative. Anche la farina di
mandorle si presta a moltissime ricette (si può anche preparare in casa,
frullando la frutta secca con l’aiuto di un robot da cucina), saporite e
nutrienti. Insomma, le mandorle sono un alimento buono e amato, gradito e
utilizzato da millenni!
Consumiamole allora, ma
con discrezione: la dose giornaliera consigliata è di circa 30 grammi, da
mangiare preferibilmente con la buccia, per non perdere una parte delle importanti proprietà possedute.
Grazie, amici, a domani.
Mario
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