sabato, dicembre 28, 2019

UTILIZZARE L’ALLUMINIO PER CONSERVARE I CIBI È UN METODO SICURO O RISULTA PERICOLOSO PER LA NOSTRA SALUTE? RECENTI INDAGINI…


Oristano 28 dicembre 2019
Cari amici,
Che i fogli e le vaschette di alluminio siano ormai  entrate prepotentemente nell’uso alimentare corrente è qualcosa di ben noto e accettato nelle più svariate parti del mondo. Sarà per la sua comodità, per la sua leggerezza e, forse, anche per molto altro, a partire dalla praticità di avvolgere o contenere una buona quantità dei prodotti della nostra alimentazione, ma la sua diffusione può essere definita a 360 gradi.
Per molti anni, però, non si è dato molto peso alla possibile contaminazione che l’alluminio, a contatto con determinati cibi, poteva creare. Recenti studi e test di laboratorio hanno evidenziato la sua pericolosità, suggerendo al consumatore di usare maggiore cautela e prudenza nell’utilizzo di contenitori o di fogli prodotti con questo metallo. Si, l’alluminio, seppure ritenuto un fedele alleato in cucina, è finito sotto la lente d’ingrandimento degli studiosi che, vista la sua pericolosità, hanno ammonito chi ne fa uso, suggerendo di evitare l’uso improprio di questo materiale.
L’alluminio è un metallo che può accumularsi nel nostro corpo, e risulta tossico  anche a basse dosi; quando viene assunto dal nostro organismo “in eccesso”,  può colpire le ossa e il sistema nervoso centrale. A confermare questo pericolo, ribadendo che la carta stagnola a contatto con gli alimenti può risultare tossica, è un documento del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA), pubblicato sul portale del Ministero della Salute, nel quale si legge che l’alluminio presente nelle vaschette metalliche e nei fogli utilizzati per conservare e cuocere i cibi può migrare negli alimenti e accumularsi nel cervello e nelle ossa, provocando la perdita della funzione intellettuale.
Il suggerimento dato dagli esperti è stato "Non incartate panini nell’alluminio", perché soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione (in particolare bimbi e donne in gravidanza), il rischio esiste eccome. Sull'argomento è intervenuto anche il Vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri (medico e accademico): "Bisogna informare la popolazione e quindi sul sito del Ministero saranno presenti indicazioni su come e quando usare questo metallo in cucina, come per esempio, il consiglio di non tenere incartato per ore nei fogli di alluminio il panino del vostro bambino".
Il viceministro ha fatto  anche un appello alle aziende che producono la carta d’alluminio: "Serve l’aiuto di tutti perché un utilizzo sbagliato può nuocere alla salute”. Inoltre, il Ministero ha scritto alla Commissione europea per portare questa problematica nelle riunioni sulla sicurezza alimentare". Già nel 2008 l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) stabiliva una dose settimanale tollerabile pari a 20 mg per un bambino di 20 kg e di 70 mg per un adulto di 70 kg.
L’Efsa, nello stabilire, già nel 2008, il pericolo derivante da esposizione dei cibi all’alluminio raccomandava di adottare misure per abbassare il livello di esposizione della popolazione. Anche il consumatore doveva fare la sua parte, seguendo con scrupolo le istruzioni presenti su tutte le confezioni di fogli e di vaschette). Le  principali indicazioni ben scritte in chiaro sono: non usare l’alluminio a contatto con alimenti fortemente acidi o salati (per esempio limone, pomodoro, salumi…), non usare alluminio per confezionare alimenti da tenere in frigorifero, se il cibo da confezionare è a temperature ambiente conservare per massimo 24 ore.
Cari amici, l'alluminio in cucina è insomma un Killer silenzioso! Numerosi studi scientifici hanno dimostrato la neuro tossicità di questo metallo, “killer” delle cellule del sistema nervoso, cervello compreso. Per queste stesse ragioni attenzione anche alle bevande ed alle conserve in lattina, specialmente se i contenitori all’interno non sono rivestiti per evitare il contatto diretto. Ed ecco ora i consigli raccomandati dagli esperti per evitare o almeno limitare il danno.
Il primo consiglio è quello di sostituire in cucina pentolame e moka di alluminio con pentole, padelle e caffettiere in acciaio inox 18/10 e vetro; se proprio non vogliamo rinunciare alle teglie usa e getta orientiamoci verso quelle realizzate in carta forno o foderiamo quelle in alluminio con carta forno. No alla cottura al cartoccio poiché il calore favorisce la contaminazione, il cibo cotto in forno è gustoso e più sano se vengono adoperate pirofile di porcellana o vetro!
Amici, la stagnola non è che non sia utile: va bene per garantire la temperatura dei cibi e delle bevande come isolante termico; avvolgiamo pertanto la bottiglia d’acqua fresca da portare con noi in borsa per garantirci una corretta idratazione durante il giorno e i contenitori in vetro o porcellana dove abbiamo scodellato le pietanze fumanti. Avvolgiamo pure gli alimenti ma dopo averli protetti con la carta forno per evitare il contatto: valida soluzione anche per il panino da portare a scuola o con noi in ufficio.
Amici, credo che valga sempre il detto “Chi si difende si salva”, motto che, unito all’altro “È meglio prevenire che curare”, possono insieme darci una mano per evitare rischi inutili…
A domani.
Mario

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