ORISTANO 3 DICEMBRE 2019
Cari amici,
Sabato 30 Novembre 2019
l’Amministrazione Comunale di Bauladu ha conferito la cittadinanza onoraria
all’Onorevole Italo Ortu e al Professor Raimondo Zucca. Con voto unanime, di
fronte ad un folto pubblico, il Consiglio Comunale in una sua riunione
straordinaria, ha deliberato la concessione del prestigioso riconoscimento, proposto
dal Sindaco Davide Corriga ai due illustri figli di Bauladu.
La cerimonia si è tenuta
nel Centro Civico Culturale, in piazza Emilio Lussu. La popolazione ha
partecipato davvero numerosa alla pubblica seduta del Consiglio Comunale,
presenti diversi sindaci del Territorio, Consiglieri e Assessori regionali, tra
cui Domenico Gallus e Anita Pili. Personalmente, con Giovanna e Santino (che ha
svolto un bel servizio fotografico), non sono voluto mancare all’importante
appuntamento, per la splendida amicizia che mi lega a Bauladu ed al suo sindaco
ed in particolare al Professor Raimondo Zucca (per me e per molti amici Momo).
Dopo la delibera,
certificata dal Segretario Comunale, il Sindaco Davide Corriga ha voluto riepilogare il percorso che ha portato alla concessione delle due onorificenze. Ha
ripercorso la storia di entrambi: sotto certi aspetti diversa, ma sempre tesa
a valorizzare Bauladu e il suo territorio. Entrambi i neo “cittadini onorari”
hanno ringraziato, confermando l’affetto e l’attenzione che per il loro Paese
d’origine hanno sempre avuto e che mantengono tutt’ora, orgogliosi delle loro
radici. Un amore intramontabile!
Italo, il più anziano, ha
contribuito alla preparazione culturale di base di generazioni di Bauladesi,
ma, come ha ricordato il sindaco Davide e come ha confermato Lui stesso nel suo
discorso di ringraziamento, si è battuto fin da giovanissimo, ai tempi della
fine della guerra, a far ritornare Bauladu comune autonomo, per molti anni
accorpato a Milis nel periodo del fascismo. La sua passione politica lo ha
successivamente portato a militare nel Partito Sardo d’Azione, arrivando, per
difendere la Sardegna, la nostra lingua e la nostra cultura, a sedere negli scranni
del Consiglio Regionale.
Nel suo discorso,
parlando di Italo, Davide ha ricordato quanto Giovanni Lilliu, nel suo libro “Le
Pietre di Bauladu”, ebbe occasione di scrivere su di Lui: «Italo Ortu,
Sindaco di Bauladu, dove mi trovo per il Premio di poesia e prosa in limba
(tema: cultura e identità sarde), è il curatore geloso dei “beni” del natio
borgo. Il paese lo ha regolato tutto sui valori del “conosciuto”. Parla in
sardo il paese: nel modulo piccino dell’insieme urbanistico, nel colore
ferrigno delle case, nella semplice chiesa a capanna, nelle scritte di vie e
piazze, nel viso e nel linguaggio della gente. Manca soltanto che dalla finestra
de “sa domu comunali” garrisca al vento la bandiera di una ideale Repubblica
Sarda».
Momo, invece, seppure non
registrato nell’anagrafe dei nati a Bauladu (è nato ad Oristano, essendo il
padre medico dove esercitava la funzione di ufficiale sanitario della città di
Eleonora) si considera, come ha ribadito Lui stesso, “Bauladese da diverse
generazioni”. Durante il suo discorso di ringraziamento, ha con grande
commozione ribadito quanto scrisse nel suo libro "Da Vadum
Latum a Bauladu" nel 2016:
«A Bauladu nacque mio padre Antonio, nel 1910, mio nonno Raimondo nel 1873, mio bisnonno Giovanni Daniele Francesco nel 1829, mio trisnonno Diego nel 1796, figlio di Anna Vittoria Zucca e discendente da Diego Zucca, che trovo sposato a Bauladu con Maria Corrias prima del 1778.
«A Bauladu nacque mio padre Antonio, nel 1910, mio nonno Raimondo nel 1873, mio bisnonno Giovanni Daniele Francesco nel 1829, mio trisnonno Diego nel 1796, figlio di Anna Vittoria Zucca e discendente da Diego Zucca, che trovo sposato a Bauladu con Maria Corrias prima del 1778.
A Bauladu rivedo
gli anni incantati della mia infanzia, delle domeniche trascorse nella grande
casa di mio nonno e mia nonna Filomena Mura, maestra delle scuole di Bauladu
dal primo decennio del secolo scorso, con i cortili, l’orto fino all’immenso
(ai miei occhi di bambino) campo di Su Muntronarzu, che confinava con la Carlo
Felice. Quella casa era il mio nido, con i miei genitori, mio fratello
Gianfranco, gli zii e le zie Maria, Bimbina e Silvia, Vincenzo e Margherita con
le figlie Maria Rosaria, Giuseppina, Filomena. Ma a Bauladu avrei trovato la
vocazione all’archeologia: avevo 10 anni a quel tempo, quando iniziai le
esplorazioni archeologiche del territorio di Bauladu. Santa Barbara de Turre
innanzitutto, con il suo nuraghe complesso, la muraglia esterna, e la domus de
janas neolitica. E poi ancora il nuraghe Crabia, che svetta sugli olivastri, e
l’arcaico protonuraghe Santa Vittoria. Allora, oltre cinquant’anni fa, scoprii
che, da grande, avrei fatto l’archeologo».
Cari amici, consentitemi
prima di concludere felicemente questo mio post destinato a porgere i miei complimenti più
sinceri dedicati a questi due grandi della mia Comunità bauladese, una
modesta riflessione. Viviamo un momento sicuramente non molto felice, né
politicamente né economicamente e soprattutto socialmente. I valori sui quali
una Comunità si deve reggere per vivere in pace e armonia, sono sempre più
sbiaditi, ignorati e non trasmessi alle nuove generazioni. L’antico detto “Nemo
propheta in patria”, sembra ingigantirsi, complice la nostra crescente indifferenza, il mancato rispetto e tributo a chi, parte eccellente della nostra Comunità, ha operato per il suo bene!
Grazie Davide, giovane e dinamico Sindaco del mio "Borgo natio", che porti avanti una politica giovane e allo stesso tempo forte e piena di innovazione, operando con i bravi giovani di cui ti sei circondato! Onorare gli appartenenti
alla Tua Comunità che con il loro lavoro, i lori insegnamenti, il loro impegno
sociale e politico, hanno contribuito a farla crescere, conoscere positivamente fuori dal contesto urbano, dandole fama e lustro, credo sia un sacro dovere per tutti gli amministratori. Concedere loro la “Cittadinanza
onoraria”, dare loro, anche se formalmente, "Le chiavi della loro città ideale", seppure questa sia solo un piccolo borgo, significa premiare entrambi: la Comunità e CHI che per essa ha ben operato!
Chiudo, amici, ringraziando e abbracciando di
cuore tutto il mio Paese natio! Un sincero grazie a Davide, grande sindaco, grande sardo e grande amico, al suo giovane e valido Consiglio che lo supporta, una vera squadra forte e coesa, e a tutti Voi cari bauladesi, che porto sempre nel cuore! Vi
confermo, con il mio forte orgoglio di appartenenza, che sono e sarò sempre “Uno di Voi"! Grazie del Vostro affetto!
Mario
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