Oristano 7 dicembre 2019
Cari amici,
Il Corbezzolo (Arbutus
unedo), seppure sia una pianta nota fin dall’antichità non è mai stata
troppo amata dall’uomo. Eppure i suoi frutti hanno innumerevoli proprietà, conosciute
dall’uomo anche in epoca lontana, ma chissà perché, lentamente, il loro
utilizzo ha fatto sì che divenissero “frutti dimenticati”. Questo poco
amore lo si rileva già dal nome scientifico, Arbutus unedo, che suggerisce
di andarci piano consumandoli, in modo da evitare abbuffate che possono
creare facili indigestioni e disturbi di stomaco, a causa degli alcaloidi
contenuti. Ma vediamo le principali caratteristiche di questa pianta e dei suoi
frutti.
Il corbezzolo appartiene
alla famiglia delle Ericaceae. È un sempreverde ed ha il portamento più di un
arbusto che di un (piccolo) albero, e fa parte della vegetazione tipica della
macchia mediterranea. In ambiente idoneo, però la pianta può arrivare eccezionalmente
sino a 10 metri di altezza. Pianta di costituzione robusta, sopporta bene il
vento e le forti brezze marine, non teme la siccità e cresce anche in terreni
poveri e a volte rocciosi.
Le sue foglie sono
semplici, a forma ovoidale con margine seghettato, consistenti e coriacee e con
una colorazione verde scuro. I fiori sono delle piccole campanelle bianche raggruppate
insieme che fioriscono in autunno tra ottobre e novembre. Le antere forniscono
moltissimo nettare ben gradito dalle api, anche se la fioritura avviene proprio
al termine della stagione, quando le api escono poco per bottinare; il miele
prodotto, però, risulta di qualità eccezionale.
I frutti sono delle
bacche globulari di colore rosso acceso che maturano l’anno successivo alla
fioritura e sono commestibili. Pur dolci e gradevoli di sapore, questi frutti
non sono molto amati per il considerevole numero di semi che si trovano dentro
la sua polpa di colore giallo. Questo sempreverde è da tempo definito “Pianta
tricolore”, in quanto rappresenta i 3 colori della nostra bandiera: il
verde delle foglie, il bianco dei fiori e il rosso dei frutti, proprio come la
bandiera dell’Italia.
Il miele di corbezzolo
è davvero
rinomato, ed è un prodotto tipico della Sardegna, in quanto con il suo clima
ideale questa pianta può crescere in modo ottimale e anche le api, con un clima
davvero favorevole, continuano la loro raccolta di nettare anche a fine stagione.
Ottenere il miele di corbezzolo è quindi una fatica ben spesa, appagata dal
gustare la sua prelibatezza. In particolare, il miele ottenuto dai fiori di
corbezzolo è un ottimo dolcificante dalle proprietà balsamiche, ottimo da
consumare nei periodi freddi.
Tornando ai frutti, questi,
nonostante la granulosità, sono ricchi di proprietà terapeutiche; oltre ad una
buona quantità d’acqua hanno zuccheri, vitamine, pectine (gelificanti
naturali), flavonoidi (antiossidanti naturali) e arbutina (da cui il nome
Arbutus, impiegata in cosmesi per le proprietà antiossidanti e depigmentanti). Il
corbezzolo, dunque, un frutto benefico dalle molte proprietà, prima fra tutte
quella astringente (ecco perché se ne sconsiglia un consumo eccessivo, per
scongiurare episodi di stipsi), poi a seguire abbiamo proprietà antisettiche e
antinfiammatorie, soprattutto in favore del fegato e dell’intestino.
Della pianta si
utilizzano anche la corteccia, i fiori e le foglie, anch’esse dotate di
proprietà medicamentose. L’utilizzo delle foglie ha effetti astringenti,
diuretici e antidiarroici, antinfiammatori delle vie urinarie e del fegato, risulta
benefico anche per l’apparato circolatorio e per l’apparato digerente. In
fitoterapia, l’infuso di foglie di Corbezzolo viene utilizzato in caso di
cistite e infiammazioni della vescica, dei reni ma anche in caso di febbre e
diarrea, disturbi intestinali, flebiti e vene varicose; sotto forma di infuso il
decotto di radice viene consigliato contro l’arteriosclerosi.
Cari amici, una pianta
benefica che però l’uomo col passare del tempo ha trascurato non poco! Eppure
le sue proprietà sono davvero eccellenti, come per esempio la marmellata di
corbezzolo. Ecco, prima di chiudere, una ricetta per preparare la marmellata.
Ingredienti:
1 kg di corbezzoli ben maturi, 200 g di zucchero di canna integrale Bio, La
scorza di un limone non trattato, Ca. 200 ml. di acqua.
Preparazione:
Lavare bene i Corbezzoli e metterli in una ampia casseruola con l’acqua e la
scorza di limone. Cuocere a fiamma bassa per circa 30 /40 minuti (fino a quando
la frutta si sarà rappresa e avrà raggiunto una buona consistenza, altrimenti
prolungare la cottura). Mescolare di tanto in tanto fino ad ottenere un
composto denso. Vedete? Semplice e davvero facile! Trasferire, poi, la
marmellata ottenuta in barattoli precedentemente sterilizzati e creare il
sottovuoto.
Attenzione:
il Corbezzolo va consumato con moderazione. Se mangiato in quantità eccessive
può provocare disturbi gastrointestinali e stitichezza a causa dell’elevato
contenuto di tannini. Per indicazioni personalizzate, specie riguardo
all’interazione con eventuali farmaci assunti, è sempre raccomandato rivolgersi
ad un medico o specialista in alimentazione – nutrizione.
Grazie, amici, della
Vostra sempre gradita attenzione!
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