domenica, dicembre 29, 2019

IL MAGNIFICO DONO DI NATALE DEI FIGLI DI CARLO CONTINI AL COMUNE DI ORISTANO. TRE QUADRI DEL GRANDE PITTORE ORISTANESE CHE VANNO AD ARRICCHIRE LA PINACOTECA CITTADINA.


Oristano 29 dicembre 2019

Cari amici,

Un fine anno culturalmente ricco per la nostra città, che ha ricevuto un dono di Natale davvero straordinario: donati al Comune di Oristano tre magnifici quadri del grande pittore oristanese Carlo Contini. Sono stati i due figli del famoso Maestro, ora residenti a Pistoia, a fare la donazione di tre grandi opere del loro padre Carlo alla Comunità oristanese, che lo vide per anni protagonista; opere che verranno ospitate permanentemente nella Pinacoteca che era già stata dedicata al grande pittore oristanese, così come il Liceo artistico statale nel quale per anni insegnò.
Il 27 dicembre scorso, alle ore 17.30, una grande folla di appassionati ha raggiunto la Pinacoteca, posta nell’antico e glorioso Hospitalis Sancti Antoni, dove il ‘padrone di casa’, Ivo Serafino Fenu, era ad attenderli porgendo loro il benvenuto, e dove erano già presenti il Sindaco Andrea Lutzu, il Vice Sindaco e Assessore alla cultura Massimiliano Sanna, diversi assessori, consiglieri e dirigenti dell’Amministrazione comunale, unitamente ai figli del grande artista, giunti appositamente da Pistoia, per presenziare e sottoscrivere gli atti necessari alla ufficializzazione della donazione da loro fatta.
I tre quadri oggetto della donazione, che troveranno spazio permanente nella pinacoteca, sono: 
Luci e ombre del Supramonte (1961), L’albero della Cuccagna (1958/1967), Il Cristo a tre braccia (1968). In tanti, prima della presentazione ufficiale delle opere, si sono avvicinati per vederle da vicino e ‘toccarle con mano’, mentre Sindaco e autorità salutavano gli intervenuti che volevano ringraziare, almeno con un sorriso ed una stretta di mano, i figli del grande artista. Ecco le principali caratteristiche delle opere donate, così come vengono definite dagli esperti.
Luci e ombre del Supramonte. L'opera è del 1961: è un olio su tavola di cm 195x150. Di grande dimensione, è un quadro che evidenzia i vertici di quel processo astrattivo che caratterizza l’opera tarda di Carlo Contini. Senza mai rinunciare a grumi di figurazione, la composizione è caratterizzata dall’incastro di tasselli di colore incernierati su un asse leggermente inclinato che conferiscono all’opera profondità e dinamismo, assieme a una tavolozza tutta giocata su raffinati accostamenti di terre d’ombra, grigio-azzurri e ocra che evocano, in chiave visionaria, una struttura proto-cubista. 
L’albero della Cuccagna. Opera del periodo 1958/1967, è un olio su tavola di cm. 220x95. L’albero della Cuccagna è una delle opere più tormentate di Carlo Contini, come testimonia la sua quasi decennale gestazione; iniziata nel 1958 e portata a termine dopo numerosi pentimenti e altrettanto numerose modifiche, come dimostra un efficace bozzetto del 1967. L’opera definitiva, meno libera dal punto di vista compositivo e attutita nei toni, con una predominanza di ocra, terre, neri e azzurri, definisce con più forza icastica i fanciulli che si inerpicano verso un traguardo che, per il taglio figurale, appare irraggiungibile.

Il Cristo a tre braccia. L’opera, del 1968, è un olio su tela di cm 230x90. È una delle ultime prodotte dall’artista e deve il titolo ad alcuni ripensamenti nella parte alta della tela. Caratterizzata da una tavolozza sempre più limitata all’uso di ocre, di bruni e di blu, l’opera si carica di un’inedita carica drammatica; è di un espressionismo dolente, violento e cupo, enfatizzato da un segno greve, dalle deformazioni del corpo abbandonato e debordante di Cristo e da un materismo segnico che enfatizza un processo creativo tormentato: un vero e proprio testamento spirituale che, tuttavia, non rinuncia alla ricerca di nuove vie espressive.
Ad aprire la serata di Venerdì 27 è stato il Sindaco Lutzu, che, unitamente al Vicesindaco Sanna ed al Direttore della pinacoteca Fenu, si sono alternati ad esporre quanto era stato donato dagli eredi Contini alla città, evidenziando l’alto valore civico della donazione stessa, oltre al valore intrinseco delle opere. Il curatore della Pinacoteca Ivo Serafino Fenu, dopo aver illustrato con competenza il valore della donazione, ha chiamato al podio l’architetto Antonello Cuccu, uno dei massimi esperti d’arte dell’Isola, che ha colto l’occasione per riepilogare l’excursus pittorico di Carlo Contini ripercorrendone il quadro storico, critico, artistico e umano del grande pittore, evidenziandone infine la sua evoluzione, che lo portò ad essere annoverato tra i grandi del Novecento.
Si sono poi alternati al podio la Storica dell’arte Luciana Delitala, che ha raccontato la sua amicizia con il grande pittore, cementata presso l’Istituto d’Arte dove insegnarono entrambi, le capacità del Maestro e la valenza delle sue opere. Il dibattito, moderato da Ivo Serafino Fenu, è proseguito con gli interventi dei due figli del maestro, che hanno aggiunto i loro ricordi a quelli raccontati dagli esperti sul loro padre. I primi hanno rappresentato la figura dell’uomo come artista, mentre loro descritto e ricordato l’uomo come un padre affettuoso, mettendo sul piatto importanti e indelebili ricordi.  
Dopo gli adempimenti burocratici (gli atti della donazione, portati e seguiti dalla Dirigente Mariella Chergia, sono stati firmati in presenza del pubblico, che alla fine ha risposto con un lungo applauso), la parola è stata ripresa dal Sindaco Lutzu e dal Vice Sindaco Sanna, che hanno ribadito al pubblico “Il grande feeling” sempre esistito tra la città e il grande artista; un feeling che è continuato con la sua famiglia, seppure da anni lontana da Oristano. “Indubbiamente – ha poi commentato il Sindaco - le straordinarie opere di questo grande artista, alcune delle quali già danno grande lustro agli ambienti del palazzo comunale, sono uno straordinario biglietto da visita per la città, che da tempo lo apprezza e ammira, tanto che Oristano ha voluto dimostrare il suo affetto all’artista dedicandogli sia la Pinacoteca comunale che il Liceo Artistico”.
Il coro dei Vigili urbani di Oristano, presente alla cerimonia
Ora, con la donazione di queste tre tele questo legame si rinnova e si rinforza, e per questo l’Amministrazione ha rivolto un sincero grazie agli eredi dell’illustre artista. Nel suo ultimo intervento Ivo Serafino Fenu ha anticipato cosa intende fare la città nel prossimo anno, il 2020, nel quale cade il cinquantenario della morte di Carlo Contini; lo vuole ricordare allestendo una grande mostra retrospettiva particolarmente importante, tale da coinvolgere l’intera città.
Poiché è noto, ha ribadito, che in città e nel circondario sono presenti tante le opere di Carlo Contini, allocate nei salotti di molte abitazioni. La retrospettiva che si intende realizzare vuole coinvolgere tutti quelli che possiedono le sue opere, creando un grande “unicum” che metta insieme “pubblico e privato”. L'idea è quella di creare un’esposizione allargata, che comprenda sia le opere presenti nelle strutture pubbliche che quelle in essere presso le case private, opere tra l’altro in gran parte sconosciute. Sarebbe un’occasione unica, ha detto Fenu, per far conoscere il vero Contini e tutto il suo percorso evolutivo dall’età giovanile fino alle ultime opere realizzate.
Ivo Serafino Fenu, nel concludere il suo invito a tutti i cittadini a partecipare, ha detto: “sarà un viaggio di ricordi, di emozioni e di colori, gli stessi che hanno contraddistinto la sua produzione artistica, un omaggio da parte della Comunità oristanese e del Comune a colui che, nelle sue tante opere, ne è stato il più sincero e convinto cantore”.
Cari amici, debbo dire che è stata una bella lezione di altruismo la donazione fatta dagli eredi Contini alla città! Un gesto che contribuisce a dare lustro e valore alla nostra città. Grazie, cari figli di Carlo Contini! Quest’anno siete stati praticamente dei veri e propri “Re Magi” per la nostra città, facendo tre grandi preziosi regali ai suoi abitanti; avete praticamente emulato quelli del passato, che portarono a Gesù Oro, Incenso e Mirra. 
A domani.
Mario



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