Oristano 16 dicembre 2019
Cari amici,
La Sardegna è davvero una
terra magica! Nel suo antico e incontaminato suolo albergano piante
praticamente uniche, che non esistono, in certe specifiche varietà, altrove: una di queste è l’HIPERICUM SCRUGLII. Questa pianta, nota fin dall’antichità per le sue eccellenti proprietà medicamentose (la
medicina popolare l’ha utilizzata nei secoli nel trattamento di diversi malanni),
è ora tornata prepotentemente alla ribalta a seguito di una ricerca che ha
scoperto che in questa pianta ci sono degli elementi in grado di contrastare la
moltiplicazione del virus dell’HIV. Pianta magica dunque l’iperico, che, fra
le piante officinali importanti e già note, sembra poter riservare ulteriori,
eccezionali sorprese. Ma vediamo di saperne qualcosa di più su questa
particolare pianta.
L'attuale classificazione
dell'Hypericum scruglii come specie endemica esclusiva della Sardegna è
piuttosto recente (vedi Nordic Journal of Botany (2010) Hypericum scruglii sp.
nov. (Guttiferae) from Sardinia, Gianluigi Bacchetta, Salvatore Brullo and
Cristina Salmeri). In precedenza questa pianta era classificata come Hypericum tomentosum e
sotto questo nome può essere ancora trovata in molte pubblicazioni. Vegeta
nelle montagne calcaree a sud del Gennargentu e nella Nurra di Sassari.
Il genere Hypericum, che
conta solo in Sardegna 17 delle 32 specie italiane, è caratteristico per il giallo oro dei suoi fiori a forma di stella. Fiori ricchi di numerosi stami e con
cinque petali, sui quali alcuni punti traslucidi evidenziano le ghiandole dalle quali
si estraggono i preziosi olii essenziali. Piante sempreverdi e cespugliose, quelle di questo genere, con foglie disposte in maniera opposta sui fusti e
disseminate anch’esse di numerose ghiandole.
Le proprietà medicinali
delle piante appartenenti a questo genere erano già note in epoca greco-romana.
Vennero descritte da Dioscoride, Plinio e Galeno; dagli antichi erano
conosciute le proprietà cicatrizzanti in caso di ferite, ustioni e piaghe.
Venivano attribuite all’iperico proprietà diuretiche, stimolanti,
antinfiammatorie, antisteriche e nervine. La tintura ricavata dai fiori era
ritenuta un buon rimedio contro le manie e la malinconia.
Nel Medioevo era considerata la
pianta magica per eccellenza. Nota come Scacciadiavoli veniva utilizzata negli
esorcismi per scacciare i demoni; nella tradizione popolare mettere un rametto
di iperico sotto il cuscino nella notte di S. Giovanni era di buon auspicio e
impediva di morire durante l’anno successivo. Rametti appesi alle finestre
impedivano a Satana di entrare nelle case. In Sardegna, insieme ad altre erbe e
piccoli oggetti, era ed è l'ingrediente essenziale per la realizzazione di
amuleti tradizionali. Se raccolta la notte di San Giovanni, il 24 giugno,
sprigionava i suoi poteri magici per difendere dalle malattie e dagli spiriti
maligni. Proprio il 24 giugno era la data perfetta per metterne a macerare i
fiori e ottenere un olio prodigioso per lenire ferite e ustioni. Questo nel lontano passato, quando la pianta era venerata seppure non scientificamente testata.
Tornando ai giorni nostri,
i numerosi studi effettuati su questa pianta a partire dal 2018, hanno evidenziato
che alcuni dei suoi componenti risultavano attivi contro l’HIV, il virus che
causa l’AIDS. Combattere contro il virus dell’HIV, è sicuramente una battaglia
titanica, se si pensa che tutt’oggi l’AIDS è una vera e propria piaga, con 37
milioni d’infetti solo nel 2016 e oltre 1 milione di morti per le complicanze
causate dal virus. Nonostante le terapie disponibili e le pressanti campagne d’informazione
per prevenire il contagio ne abbiano limitato la diffusione, per combattere la subdola
infezione del virus, appare necessaria la ricerca di nuovi composti attivi più
efficaci e sicuri.
Proprio per questo gli
studi in corso presso l’Università di Cagliari appaiono molto interessanti.
Studi che potrebbero aver trovato nell’IPERICO di Scrugli una nuova via per
combattere l’insidioso virus. I ricercatori dell’UniCA hanno raccolto le foglie
dell’Iperico di Scrugli a giugno (durante la fioritura) a Jerzu (in località Sant’Antonio) e hanno ricavato degli estratti alcolici per valutarne la
composizione e l’attività anti-HIV. Ecco cosa è emerso dalla ricerca.
Le analisi hanno rivelato
la presenza di composti detti floroglucinoli, i quali hanno inibito le attività
della trascrittasi inversa (l’enzima indispensabile per la replicazione
dell’HIV) a basse concentrazioni (4,1-25,5 μM). Questo enzima è capace di convertire il materiale genetico virale (RNA) in cDNA, in modo tale che possa inserirsi
nei cromosomi e prendere il controllo della cellula ospite, che così sarà
costretta a produrre nuovi virus pronti a infettare le altre cellule. Ma la
cosa sorprendente è che, rispetto ai farmaci attualmente disponibili, i
floroglucinoli inibiscono più passaggi della trascrizione inversa, bloccando
del tutto la replicazione dell’HIV nelle cellule in coltura.
Il lavoro di ricerca
sull’Hypericum Scruglii è stato coordinato da Francesca Esposito, virologa, e
Cinzia Sanna, botanica, entrambe ricercatrici facenti capo al Dipartimento di
Scienze della Vita e dell’Ambiente ed è frutto di una sinergia con altri
ricercatori dell’Università di Cagliari, delle Università della Campania e
dell’Insubria e del Max Planck Institute for Chemical Ecology di Jena
(Germania).
Il team di ricerca cagliaritano
Cari amici, una scoperta importante, che sembra migliorare le prospettive future sulla difficile cura di questa
malattia. Lo studio di UniCa, è certamente sulla strada giusta, avendo
consentito d’identificare dei composti guida da cui sviluppare farmaci che,
agendo su più fronti, saranno efficaci anche verso i ceppi resistenti e si potranno
usare in monoterapia (oggi si assumono 2 o 3 farmaci per colpire il ciclo di
replicazione in più punti), risultando di conseguenza più sicuri.
In un Domani speriamo
vicino, la Sardegna potrà gloriarsi di aver dato vita ad un possibile
farmaco anti-virale, ricavato da una sua pianta endemica, che potrebbe rivelarsi
rivoluzionario nella lotta contro l’AIDS. La Sardegna, amici, è una terra straordinaria, unica, che può essere considerata davvero magica!
A domani.
Mario
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