Oristano
20 Gennaio 2015
Cari amici,
nasce dall'ingegno di
uno studente argentino, Sebastián Zanetti, dell'università di architettura
della capitale argentina, un innovativo
sistema per ossigenare i fiumi inquinati. Dal suo machiavellico cervello è
stata ideata la “Boa Solare”, uno strumento
capace di riossigenare le acque putride e stagnanti dei fiumi. Il progetto,
premiato al “Congreso Internacional
Solar Cities di Buenos Aires”, consente
di "resuscitare" i corsi d'acqua, delimitando nel contempo le zone
navigabili. Grazie all'energia solare prodotta dal pannello collegato alla boa,
questo innovativo dispositivo galleggiante concepito dal giovane studente, è in
grado di arricchire in continuazione l'acqua con flussi di ossigeno
"puliti", capaci di bonificare in breve tempo i corsi d'acqua.
Il dispositivo ideato,
in grado di favorire l’ossigenazione del fiume, è costituito da una boa che,
corredata di un pannello fotovoltaico, è in grado di alimentare tre pompe
subacquee. Come ha spiegato l'ideatore del progetto, denominato “Acqua viva”, in una intervista rilasciata
all’Agenzia CyTA Leloir, il dispositivo, tramite le tre pompe sommerse, è in
grado di creare un costante rimescolamento delle acque che, attraverso il
movimento, aumentano in continuazione la superficie di contatto dell’acqua con
l'aria e dunque incrementando considerevolmente l'ossigenazione del fiume.
La grande scoperta
dello studente è ora al vaglio degli esperti, che dovranno valutare la concreta
fattibilità del progetto. "Ho cercato di progettare un oggetto
adattabile a qualunque sistema naturale o artificiale che lo richieda e che
necessita solo del sole per funzionare", ha spiegato Zanetti, che
ha immaginato di mettere le sue boe sul fiume Matanza, considerato nel 2013 uno dei dieci corsi d’acqua più
inquinati al mondo. Dopo gli esperti la palla passerà alle competenti autorità di Buenos Aires, che
saranno chiamate a valutare l’effettiva fattibilità del progetto.
Cari amici, nel mondo l’inquinamento
dei fiumi (oltre che dei mari) è arrivato, ormai a livelli assolutamente
insostenibili, per cui le idee innovative come quelle di Zanetti sono
sicuramente benvenute. La salvezza del nostro pianeta passa certamente dalla
salvaguardia e sanità delle nostre acque, in primis quelle dei fiumi. L’idea
luminosa delle studente argentino, inoltre, sfrutta quelle nuove energie, le
cosi dette rinnovabili, che, oltre ai benefici noti, sono, come possiamo vedere,
in grado di adattarsi a situazioni differenti, come quella di far funzionare delle
pompe sommerse poste su una boa galleggiante, consentendo dunque un’efficace
soluzione per contrastare l'inquinamento delle acque.
Il giovane Zanetti
rappresenta, cari amici, quei milioni di giovani che la nostra incapacità di
esponenti della precedente generazione, non consente – come invece avrebbe
dovuto - il loro doveroso e dignitoso
inserimento nel mondo del lavoro. Eppure, ne sono certo, la salvezza del mondo
dipenderà da loro: dalla loro capacità e caparbietà, che noi, invece, ci
ostiniamo a tenere chiusa a chiave!
Ciao, a domani.
Mario
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