Oristano
22 Ottobre 2014
Cari amici,
credo che di cattive
abitudini ce ne siano tante in ciascuno di noi, anche ben radicate! Se provassimo a
fare un elenco, forse non sapremo neanche da dove cominciare! Dalla pennichella
del dopo pranzo, a quella di infilarci le dita nel naso, dal toglierci le
scarpe in determinati momenti al portare il cibo con le mani alla bocca.
Cattive
abitudini che, una volta prese, vengono eseguite dal nostro cervello in
automatico. Il cervello dell’uomo, di fronte a determinati fenomeni
comportamentali ripetitivi, utilizza il così detto “riflesso condizionato”. Esempio classico: quando ci presentano un
cibo di cui siamo particolarmente ghiotti notiamo che immediatamente la nostra
salivazione aumenta notevolmente. Meccanismo cerebrale che scatta anche in modo
non visivo: basta anche l’odore di quella pietanza per farci lo stesso effetto.
Il riflesso
condizionato è uno dei fenomeni maggiormente studiati dalla psicologia che ha
avuto in Ivan Pavlov un dei suoi grandi
studiosi. Pavlov è stato un brillante professionista Russo che arrivò nel corso
della sua carriera a vincere addirittura il Premio Nobel, nel 1904, per le sue
scoperte sui processi digestivi. Giunse a questa scoperta studiando la
digestione sui cani, notando una interessante corrispondenza con quella umana.
Pavlov
e il suo gruppo osservarono che in questi animali la salivazione aveva
intensità diversa in relazione a diversi tipi di oggetti e cibi, che gli
inservienti mettevano loro di fronte, giungendo alla conclusione che la
salivazione derivante era un processo
che scattava, in risposta ad uno specifico stimolo cerebrale, in modo automatico,
quindi non direttamente controllato dall'animale.
Pavlov, che studiò per
molti anni il comportamento di questi animali, per verificare se i cani
avessero la possibilità di modificare i comportamenti automatici derivanti dai
“riflessi condizionati”, mise in atto tutta una serie di esperimenti, tra i
quali uno ritenuto alquanto crudele: quello di somministrare all’animale che
sbagliava l’esecuzione di un comando datogli, una piccola scossa elettrica.
Queste
sperimentazioni dolorose, più altre più "soft", ebbero una notevole rilevanza
scientifica e furono successivamente applicate anche agli esseri umani. In sintesi la
scoperta del riflesso condizionato resta una delle più importanti nella storia
della psicologia: gli studi relativi hanno evidenziato che esso ha una stretta influenza sui cambiamenti
comportamentali degli individui e sull’acquisizione di tutta una serie di
“modi comportamentali”, che – nella gran parte dei casi – altro non sono che cattive
abitudini!
Per tutto il secolo
scorso gli studi del Premio Nobel Pavlov, pur facendo scuola, non portarono, almeno
in campo umano, alla creazione di possibili strumenti correttivi, atti ad eliminare o
comunque a modificare certi comportamenti errati, che potrebbero essere meglio definiti cattive abitudini. In questo primo secolo del nuovo millennio, invece,
dopo tanto tempo, qualcuno ha pensato bene di adattare l'idea “della scossa
elettrica “dello scienziato russo Pavlov ai nostri tempi. L’inventiva certo non ci manca!
Ecco quindi l’idea rivoluzionaria: mettere al polso un braccialetto in grado non solo di studiare
le nostre abitudini, ma anche di correggerle! Ovviamente quelle negative,
s'intende. L’apparecchio da polso ideato allo scopo ha preso il nome di Pavlok, un modo per ricordare il brillante psicologo russo. Il suo
utilizzo, secondo gli inventori, potrebbe davvero “raddrizzare” i nostri comportamenti errati. Ad esempio: rimani
troppo tempo a dormicchiare quando dovresti essere già in ufficio? Il
braccialetto provvede a svegliarti con una simpatica scossa elettrica (fino a
340V). Stai sempre incollato alla sedia quando invece ogni tanto dovresti fare
due passi per evitare una progressiva paralisi? Pavlok ti avverte con un
piccolo elettroshock!
Per i meno eroici,
quelli meno stoici, l'avviso può essere inviato dal braccialetto anche sotto
forma di semplice bip, anche se l’efficacia pare non sia la stessa! E’ l'idea
di ricevere una scossa quella più persuasiva, che a lungo termine, almeno
secondo gli inventori, riesce a far abbandonare al soggetto le cattive abitudini. L'apparecchio
è anche dotato di un accelerometro incorporato, che traccia ogni attività di
chi lo indossa, sonno compreso.
Per il suo
funzionamento ottimale il dispositivo si
collega a degli smartphone basati su Android o su iOS tramite Bluetooth 4.0. Il
prezzo ad aprile 2015 (data prevista per il lancio) sarà di 149,00 $. Per
adesso il progetto sta cercando, e rapidamente ottenendo, i fondi necessari sulla
piattaforma di crowdfunding Indiegogo.
Cari amici, questo bracialetto, pur
sembrando a molti un oggetto assolutamente fuori dal comune, ha di certo una sua validità come
antidoto alle nostre cattive abitudini e credo possa funzionare. Certo, molti di Voi si porranno la domanda: ma l’uomo, per
cambiare, per migliorarsi, deve proprio diventare masochista? Siamo sicuri che non ci fossero altre strade da percorrere? Che
di questo strumento ci fosse proprio bisogno?
Ognuno di Voi si dia la
risposta….io medito e faccio solo un enigmatico “No comment”.
Ciao!
Mario
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