Oristano
4 Ottobre 2014
Cari amici,
ieri pomeriggio ho
partecipato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista alla Messa celebrata dal
nostro Arcivescovo, S.E. Mons. Ignazio Sanna, in occasione dell’incontro con i
responsabili della Caritas Diocesana, presieduta da Giovanna Lai. Durante la
Santa Messa, celebrata prima dell’incontro, l’Arcivescovo ha dedicato l’omelia
al preciso dovere del Cristiano nei confronti della “Carità”.
Partendo dalle parole del Vangelo, in particolare dalla
Parabola di Giobbe, che attribuiva a Dio la causa delle ingiustizie umane,
Mons. Sanna ha sostenuto che noi non dobbiamo, come fece Giobbe, dubitare di
Dio, attribuendo a Lui i nostri errori, le nostre ingiustizie terrene e i
nostri errati comportamenti. Dio ci ama, ma noi dobbiamo avere fiducia in Lui,
perché è attraverso questa fiducia che potremo trovare la salvezza.
L’uomo per salvarsi
dovrà operare senza egoismo, facendo di tutto per mitigare le ingiustizie, che
certamente ci sono, ma senza mai dimenticare, però, che nel mondo c’è anche
tanto bene, frutto della grazia di Dio. E’ quel bene che noi dobbiamo continuamente
alimentare e incrementare con il nostro operato e con la nostra fede! Facendo
del bene noi troveremo Dio tutti i giorni accanto a noi, perché il volto di Dio è presente nel volto dei nostri fratelli poveri,
dei derelitti, dei bisognosi, come non si stanca mai di ripeterci Papa
Francesco. Servire veramente Dio, significa servirlo in primis nella carità,
con tutte le nostre forze. Forza che dobbiamo attingere da Lui attraverso
l’Eucaristia, cosa che dovremo fare quotidianamente. Il cristiano deve essere
forte - ha detto l’Arcivescovo – e noi, che nel nostro mondo siamo più
fortunati, rispetto a molti altri cristiani che subiscono persecuzioni e
sacrificano la loro vita per testimoniare la fede, non dovremmo avere
difficoltà a professare con forza il nostro essere cristiani.
Noi cristiani possiamo tutti i giorni servire Dio con i
gesti più semplici, attraverso la carità, e così facendo potremo trasformare
con il nostro gesto la vita dei tanti, sempre più numerosi, caduti in povertà e
che di noi hanno tanto bisogno. Il volto più luminoso della Chiesa è quello della
carità, quella semplice, senza secondi fini, quella che ci avvicina sempre di
più a Dio, perché Dio è Carità.
Al termine dell’omelia
l’Arcivescovo ha ringraziato non solo i volontari della Caritas ma anche tutti
quelli che, attraverso questa struttura Diocesana, si prodigano per
concretizzare il messaggio evangelico della carità.
A ben pensare, cari amici, la
grande convinzione interiore del nostro Arcivescovo che la via della nostra
salvezza passa attraverso la carità, ha una regione ben precisa e documentata:
il motto episcopale di Mons. Sanna è proprio “DEUS CARITAS EST”, Dio è carità.
Amici che mi leggete,
la mia riflessione oggi riguarda il mio essere cristiano. Spero che anche Voi,
lettori di questo blog lo siate, e che la Carità, cristiana o laica che sia, possa
essere per tutti Voi un costante impegno personale da rispettare.
Grazie della Vostra
attenzione.
Mario
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