Oristano
9 Ottobre 2014
Amici carissimi,
pochi giorni fa nelle
mie riflessioni su questo blog (quella del 6 Ottobre), ho affrontato il tema
della natura dell’uomo, inteso come essere umano disponibile o meno o vivere in
Comunità, aiutando gli altri o pensando solo a se stesso; in sintesi verificare se
l’uomo sia nato egoista o altruista. La difficile risposta ci porta comunque ad
affermare che due grandi gruppi si contendono il primato: gli egoisti (nati o
successivamente diventati) e gli altruisti. Ebbene, posso affermare con
sicurezza che il Dottor Luigi Curreli appartiene
certamente a quest’ultimo gruppo. Potete toccare con mano questa mia
affermazione andando a visitare la sua mostra di pittura, allestita presso la “13 ARTS GALLERY”, in Via Ciutadella de
Menorca n.13 ad Oristano, allestita da Norma Trogu.
Luigi Curreli è nato a
Sanluri nel Gennaio del 1962 e risiede ad Oristano; sposato con due figli è
medico chirurgo, specializzato in Oncologia medica, attualmente Dirigente del
reparto di onco-ematologia dell’ospedale San Martino di Oristano. La sua
formazione giovanile è avvenuta all’interno della cultura cristiana, avendo
conseguito la maturità classica presso il Ginnasio-Liceo Legalmente
Riconosciuto “S.G. Calasanzio” dei PP. Scolopi di Sanluri. Luigi, di animo
aperto e disponibile, fin da ragazzo ha cercato di “volare alto”: nell’età giovanile ha composto oltre 500 poesie
inedite!
Nel 2008 ha pubblicato
un libro di racconti, “Il balcone sul
retro e altri racconti”, in cui sono presentati, assieme a racconti
dell’età giovanile, altri che coniugano avvenimenti e fatti della vita
personale di pazienti oncologici, da lui seguiti nel ventennio di attività
clinica. Il ricavato della prima edizione del libro, è stato devoluto alla AIL
di Nuoro. Per chi fosse interessato lo stesso libro è disponibile per la
vendita su vari siti online ma è anche disponibile per il download gratuito su
www.wattpad.com (significativo il fatto che al 23 Febbraio 2014 il sito sia
stato oggetto di 112.550 download).
Il giovane Luigi
Curreli, pur determinato a percorrere nella vita i sentieri della medicina, in considerazione
della sua predisposizione nei confronti della sofferenza umana, voleva mostrare
agli altri anche il suo animo artistico, ben presente fin dall’età giovanile.
Iniziò così a coltivare l’hobby della pittura fin dagli anni della scuola. Nel
2008 questa sua passione giovanile si riacutizza, trascinato dall’esempio di
diversi colleghi che, come lui, condividono la passione per colori e pennelli. E’
stimolato, in particolare, dal collega Sergio Lai, la cui abilità e intrigante
capacità di gestire il colore, ha innescato nuovamente in lui la voglia di
rappresentare le sue emozioni interiori sulla tela. Ispirandosi alle varie
correnti e a diversi stili pittorici, affronta temi diversi: paesaggi reali e
surreali, naturali e onirici, capaci di portare l’osservatore attento a
scoprire l’Io dell’autore, e, riflettendo, trovare il significato recondito del
dipinto, la chiave di lettura, per comprenderne il vero significato.
La filosofia di vita
del Dottor Curreli credo sia quella “olistica”:
l’uomo-medico non è, e non può essere, solo una perfetta macchina in grado di
curare il corpo, ma anche capace, in un “tutt’uno”,
di ricostruire nel paziente la totalità dei fili spezzati, quelli del corpo e
quelli dell’anima, perché la mente, il corpo e la psiche, non
sono unità a se stanti ma parti di un'unica "unità totale". Per
il dottor Curreli il medico “deve” uscire psicologicamente dal contesto dell’ambulatorio e dalla classica
veste di “dottore del corpo”, per
mostrare, invece, tutta la sua capacita umana oltre che professionale, esibendo
senza timore le sue emozioni, manifestate sia con l’attenzione verso le ansie
del paziente, che espresse attraverso l’arte, qualunque essa sia, rendendo così
più umano il necessario rapporto medico-paziente”.
Osservare i suoi
coloratissimi quadri significa leggervi dentro “chi è” il Curreli
medico-artista: scoprire che dentro i suoi quadri c’è tutta la sua umanità, la
voglia innata di curare col sorriso, di essere un portatore di speranza. Egli vive,
sia la sua professione che la sua arte, come
un grande dono ricevuto da Dio,
che Egli a sua volta vuole offrire agli altri, per ripristinare un
sorriso, ridare una speranza, riaccendere una luce che il buio ha spento.
Cari amici, spero che andrete
numerosi Sabato 11 Ottobre (o i giorni
successivi fino al 19 Ottobre) a visitare l’interessante mostra di Luigi
Curreli, il medico-artista che, oltre che il corpo, cura, con infinita
pazienza, anche l’anima! Sarà, anche per Voi, un “Viaggio Infinito”!
Grazie, amici, della
Vostra sempre gradita attenzione.
Mario
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