sabato, dicembre 29, 2018

LA REGIONE SARDA, NELLA FINANZIARIA APPENA APPROVATA, HA PREVISTO CONCRETE AGEVOLAZIONI PER IL PASSAGGIO GENERAZIONALE NELLE AZIENDE ARTIGIANE.


Oristano 29 Dicembre 2018
Cari amici,
Trovare soluzioni per dare lavoro ai giovani, questo è il vero problema!
L’inserimento a pieno titolo dei giovani nel mondo del lavoro, passa anche dal “passaggio del testimone” tra genitori e figli, in particolare nel settore delle imprese artigiane. In quest’ottica la Regione Sardegna, nell’intento di dare un concreto sostegno ai giovani che intendono subentrare nella gestione delle imprese artigiane di famiglia, ha previsto nella prossima finanziaria recentemente approvata di “finanziare” economicamente questo ‘passaggio generazionale’.
Confartigianato Sardegna si è dichiarata subito soddisfatta per l’approvazione dell’emendamento che faciliterà il così detto “passaggio di testimone” tra le generazioni di imprenditori artigiani. Antonio Matzutzi, Presidente della struttura sarda, ha così commentato: “Il provvedimento è un sostegno concreto ai giovani che intendono subentrare nella gestione aziendale”.  Il Consiglio Regionale ha introdotto in bilancio la somma di 2 milioni di euro, che consentirà di semplificare finanziariamente il passaggio delle aziende dall’attuale titolare al giovane di famiglia.
L’introduzione dell’agevolazione è frutto della sintesi delle diverse proposte fatte dai Consiglieri Regionali Raimondo Cacciotto e Roberto Deriu del Partito Democratico e da Gianfranco Congiu, del Partito dei Sardi; sintesi successivamente supportata dalla Commissione Speciale per l'artigianato e il commercio e sottoscritta dall’intera Aula di via Roma. Il positivo risultato è il frutto delle reiterate richieste formulate nel tempo dagli artigiani sardi di Confartigianato, e potrà consentire ai giovani, attraverso voucher di un valore minimo di 15 mila euro, di apprendere nuove conoscenze manageriali, di migliorare prodotti e servizi e di sviluppare maggiormente l’economia aziendale.
Grande la soddisfazione del Presidente Matzutzi, che nelle diverse interviste rilasciate ha così commentato: “Siamo contenti come, almeno in questo finale di Legislatura, ci sia stato un intervento, concreto, tangibile, sul passaggio di testimone tra generazioni imprenditoriali, perché, in particolare in Sardegna, il valore dell’artigianato si trasmette di padre in figlio. Basti pensare a quante imprese cessano l’attività perché gli “eredi” dei titolari non riescono a subentrare; un problema serio, che colpisce circa il 10% delle realtà artigiane, ovvero 3.500 attività, per cui possiamo immaginare quanto questo provvedimento fosse atteso”.
Cari amici, il problema di introdurre i giovani nel circuito lavorativo sta diventando davvero serio e preoccupante, e senza il forte intervento della mano pubblica, sarà sempre più difficile. I giovani attendono con impazienza che si trovino soluzioni adeguate, in quanto la voglia di fare impresa non manca di certo, come testimoniano i tantissimi imprenditori artigiani under 40 nelle cui mani è affidato il futuro della piccola impresa sarda e italiana.
Le nuove leve dell’artigianato italiano sono pronte a battersi per costruire nuove opportunità di occupazione attraverso uno stretto collegamento tra i percorsi di istruzione, formazione e informazione ed il mercato del lavoro. Tutto ciò per avere giovani preparati, competenti, aperti al mercato, che sappiano coniugare il sapere e il saper fare. E questo i giovani lo fanno anche scambiandosi idee, esperienze, collaborazioni ma anche concretizzando il passaggio di testimone con genitori o nonni.
Per Matzutzi “il passaggio generazionale, senza dubbio, riveste un ruolo cruciale per la vita dell’azienda. Va visto e concepito mediante una visione esaustiva che tenga in debita considerazione una serie di variabili e fattori. Questo processo di transizione non è solo un passaggio di quote societarie ma c’è molto di più. È una trasmissione di passioni, valori e competenze manageriali. Tutti aspetti che compongono il DNA di un’impresa e tutti elementi che vanno trasmessi e raccontati in modo adeguato a chi sarà il futuro capitano d’impresa. Non è certo, per questo, un semplice percorso, bensì è un viaggio che va programmato in tempo utile. Forse anche non meno dieci anni prima del suo avvio”.
Cari amici, credo proprio che in questo caso la Regione abbia imboccato la strada giusta. Il Presidente Matzutzi, ha concluso dicendo: “Ritengo davvero importante, nell’iter della continuità d’impresa, l’aiuto fornito da un “occhio esterno”, capace di guardare in maniera asettica al processo successorio di trasmissione della guida dell’impresa; da questo punto di vista, ritengo strategico il contributo che potrà arrivare da questo emendamento, soprattutto se si riuscirà a trovare un sano punto d’incontro fra le esigenze della old e young generation di imprenditori che erediteranno, poi, il timone dell’azienda”.
In questo fine anno, ormai imminente, l’augurio che possiamo e dobbiamo farci è che il prossimo 2019 agevoli e incrementi le possibilità di lavoro per i giovani, che, seppur preparati e capaci, giacciono nel limbo dell’inattività.
A domani.
Mario


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