sabato, marzo 14, 2015

L’INCREDIBILE PERICOLO CAUSATO DALLA PLASTICA: I CORALLI DELLA GRANDE BARRIERA AUSTRALIANA “MANGIANO” LE MICROPARTICELLE DI PLASTICA, METTENDO A DURA PROVA LA LORO SOPRAVVIVENZA.



Oristano 14 Marzo 2015
Cari amici,
Un recente studio dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS), ha calcolato quanta plastica finisce in mare, ogni anno, a causa della cattiva gestione nel mondo di questo rifiuto: 8 milioni di tonnellate. E’ impressionante la quantità di plastica che di anno in anno da ogni angolo del pianeta si riversa nei fiumi, nei mari e negli oceani e che, anziché essere riciclata e trasformata in  risorsa, sta diventando, oltre che un inquinante di lunga durata, un terribile pericolo per la sopravvivenza delle varie specie.

Questa enorme massa di plastica multicolore, una volta finita in mare e frantumata dal continuo lavorio delle onde (sono ormai noti i grandi vortici di plastica oceanici, anche se non mancano nemmeno nel Mediterraneo), si trasforma, lentamente ma inesorabilmente, in particelle sempre più minuscole, che prima galleggiano e poi precipitano nei fondali, entrando insieme agli elementi nutritivi nella dieta degli animali marini. I minuscoli frammenti, infatti, vengono ingeriti dai pesci e dagli altri abitanti dei mari, insinuandosi nella loro catena alimentare e causando conseguenze sicuramente disastrose, per ora ancora poco conosciute. Gli ultimi studi hanno appurato che questa microplastica è riuscita ad entrare anche nella “dieta” dei coralli della grande barriera australiana!
Si, cari amici, anche i polipi dei coralli della Grande Barriera Corallina Australiana stanno mangiando la micro-plastica! La scoperta è stata fatta dai ricercatori australiani della James Cook University, in collaborazione con l'ARC Centre of Excellence for Coral Reef Studies, che hanno messo in luce che i coralli, oltre al plancton, ingeriscono anche molti micro frammenti di plastica, presenti ormai in gran numero nell’oceano Pacifico. "I coralli - spiega Mia Hoogenboom, capo ricercatrice dell’ARC - possono risentire negativamente dell'aumento dell'inquinamento di microplastica, dal momento che le minuscole cavità dei loro stomaci si riempiono di materiale indigesto".
Gli scienziati australiani, per appurare questo tipo di inquinamento, hanno isolato alcuni coralli della Grande barriera (tutelata come patrimonio dell’Unesco) trasferendoli in acquari e alimentandoli con l’acqua contaminata prima prelevata. Dopo sole due notti hanno osservato che i coralli avevano effettivamente ingerito le minuscole particelle di plastica. La conferma è successivamente avvenuta dopo aver accertato che frammenti di microplastica erano presenti nei polipi dei coralli giacenti a grande profondità. 
Anche Nora Hall, altra autrice dello studio, ha così commentato: "Abbiamo scoperto che i coralli mangiano plastica in quantità di poco inferiori al loro consumo di plancton". I test dei ricercatori hanno rilevato, infatti, la presenza di diverse varietà di plastiche, comprese piccole quantità di polistirene e polietilene. Lo studio ha messo anche in evidenza che i frammenti di plastica ingeriti, non potendo essere digeriti dai coralli, si depositano nel loro tessuto digestivo, avvolgendolo.
Questo studio di ricerca, denominato “Microplastic ingestion by scleractinian corals”, pubblicato sul periodico specializzato “Marine Biology”, conferma dunque, quello che fino ad ora era solo un sospetto: la plastica non è solo un potente inquinante del mare, ma uccide, non solo i pesci ma anche altri suoi abitanti, compresi i coralli! Mia Hoogenboom, ricercatrice dell’ARC, afferma con convinzione: Se nella Grande Barriera Corallina aumenterà l’inquinamento da microplastica, i coralli potrebbero essere colpiti negativamente, dato che le loro piccole cavità stomacali si riempirebbero di plastica non digeribile”.
Cari amici, certamente non si può rimanere inerti di fronte a situazioni che rischiano di far precipitare il mondo in una caotica situazione di non ritorno: se la biodiversità, sia in terra che in mare non verrà salvaguardata, se l’uomo non si darà subito una mossa, smettendo di riempire il mondo di rifiuti che hanno bisogno di secoli per essere smaltiti, sarà davvero la sua fine. Il mare, poi, non dimentichiamolo, è la nostra più grande riserva di vita! Se non avverranno importanti cambiamenti, pensate, nel 2025 i rifiuti plastici che finiscono negli oceani, da 8 potrebbero diventare 17,5 milioni di tonnellate all'anno!  
Ciascuno può e deve fare la sua parte! Anche noi, nel nostro piccolo: in casa, per esempio possiamo dare una mano riciclando opportunamente i rifiuti domestici!
Ciao, a domani.
Mario


Nessun commento: