Oristano 26 ottobre 2025
Cari amici,
Credo che tutti noi, chi
più chi meno, ogni giorno facciamo tante cose “PER ABITUDINE”. Lo
stimolo a comportarci in un certo modo ripetitivo viene dal nostro cervello,
che, essendo un organo che consuma molta energia, cerca sempre di automatizzare
i comportamenti ripetuti per ridurre il dispendio energetico. Risparmiare
energia risulta quindi basilare, e questo avviene trasformando i comportamenti
ripetuti in processi automatici, che richiedono meno sforzo cognitivo, raggiungendo
così lo scopo.
Il cervello umano è
programmato per creare “Le abitudini” come una forma di efficienza
cognitiva. Quando noi ripetiamo un'azione più volte, il nostro cervello
trasforma quel comportamento in un'abitudine per risparmiare energia mentale e
fisica. Questo processo si svolge nel ganglio basale, una parte del cervello
associata alla gestione delle abitudini e delle azioni automatiche. Il
neuropsicologo Donald Hebb ha sviluppato la teoria che "i
neuroni che si attivano insieme, si legano insieme". Ciò significa che,
quando ripetiamo un'azione, le connessioni neurali si rafforzano e il
comportamento diventa sempre più automatico. Una volta creata, un'abitudine può
essere attivata in risposta a determinati segnali ambientali, come l'ora del
giorno o il luogo in cui ci troviamo”.
Amici, trasformare certe
nostre azioni quotidiane in abitudini, non è solo questione di efficienza e di
risparmio energetico, in quanto esse influenzano anche profondamente il nostro
benessere psicologico. Creare routine che incorporano attività di cura di sé,
come l'esercizio fisico o la meditazione, può ridurre lo stress, migliorare
l'umore e aumentare la resilienza. Alcuni studi hanno dimostrato che le persone
che seguono routine regolari hanno maggiori probabilità di raggiungere i propri
obiettivi e mantenere uno stato di equilibrio emotivo.
Le abitudini positive, oltre
a migliorare il nostro benessere mentale, giocano un ruolo cruciale anche nella
produttività, in tutti i campi. Lo possiamo constatare negli atleti di alto
livello, che sviluppano routine precise per allenarsi, mangiare e riposare,
ottenendo il massimo delle prestazioni con il minimo sforzo mentale, così come
nella vita lavorativa. Un comportamento di routine ben strutturato aiuta ad
evitare la procrastinazione e migliorare la concentrazione. Le persone che
sviluppano routine specifiche per affrontare le loro attività lavorative
quotidiane risultano più efficienti e hanno meno probabilità di sentirsi stressate.
Avere, per esempio, un orario fisso per determinati compiti può ridurre l'ansia
e aumentare la qualità del lavoro.
Amici lettori, le
abitudini, come detto prima, servono, da un lato, a creare al nostro cervello
risparmio energetico, che, a sua volta, si sdebita dandoci, come ricompensa, della
gratificazione: il cervello lo fa rilasciando della dopamina, ricompensa che
può essere immediata o a lungo termine, rafforzando così il comportamento
ripetitivo trasformato in un'abitudine. Questo processo neurologico, noto come
"loop dell'abitudine", è fondamentale per mantenere e consolidare i nuovi
comportamenti, rendendo gratificante la ripetizione dell'azione.
Per quanto ovvio, è giusto
ribadire che, oltre le abitudini positive, esistono anche quelle negative. Le abitudini
benefiche per il nostro cervello includono tutta una varietà di ripetizioni
utili, come un sonno di qualità, un’attività fisica costante, la stimolazione
cognitiva, una socializzazione costante, oltre ad una buona e salutare dieta,
mentre sono numerose anche le cattive abitudini, che partono dalla sedentarietà
e da una alimentazione scorretta, per arrivare ad una serie di “vizi” che vanno
dal fumo all’alcool, fino alle droghe, da quelle leggere a quelle pesanti, tutti
comportamenti deleteri per l’intero organismo. Per eliminare una cattiva
abitudine bisogna, però, essere forti, ovvero capaci di resistere ai potenti
segnali che la attivano ed alla ricompensa che se ne riceve.
Cari amici, cambiare
abitudini, creandone delle nuove non è semplice, sia che intendiamo modificare
quelle positive, sia che cerchiamo di eliminare quelle negative. Rompere una
cattiva abitudine richiede la stessa attenzione e costanza necessaria per
formare una nuova “buona abitudine”, ma con un'attenzione particolare alla
gestione dei fattori scatenanti. Le abitudini e le routine, non dimentichiamolo
mai, sono molto di più che semplici azioni ripetute: sono i mattoni su cui
costruiamo la nostra vita quotidiana. Il potere delle nostre abitudini!
A domani, amici lettori.
Mario




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