giovedì, ottobre 23, 2025

LE LEZIONI DEGLI ANTICHI FILOSOFI? VALIDE OGGI COME IERI. ECCO LA RECENTE RIFLESSIONE DI ANGELICA TAGLIA, RAFFINATA STUDIOSA DI FILOSOFIA ANTICA.


Oristano 23 ottobre 2025

Cari amici,

Che il millennio che stiamo percorrendo presenti delle grandi difficoltà esistenziali, non sono certo io il primo a dirlo! Sono in tanti a sostenerlo, infatti, e alcuni pensatori illuminati hanno ipotizzato che rispolverare le ricette dei filosofi dell’antichità può aiutarci a farci riflettere, e magari a trovare le soluzioni che stiamo cercando. Rileggere con attenzione il passato, ripassare idee e spunti degli antichi pensatori, potrebbe essere di grande utilità anche oggi. Ed ecco che ripassare i testi dell’antica filosofia greca, in particolare il pensiero di Socrate, può essere, al giorno d'oggi, addirittura gratificante.

Focalizzando l’attenzione sul grande SOCRATE, ripassando il suo pensiero, credo che possiamo affermare che le domande che Egli si poneva, che i quesiti che che lo angustiavano, sono anche quelli dei nostri giorni. Si, anche noi abbiamo il “bisogno di sapere”, quello di conoscere come vivere saggiamente, a chi dare credito, e anche in cosa credere! Se questi quesiti erano difficili ieri, immaginiamoci quanto lo sono oggi, essendo arduo scegliere la giusta strada da percorrere per essere felici. Le riflessioni di Socrate ci portano a interrogarci sui temi basilari, fondamentali per vivere la nostra esistenza: il valore delle nostre opinioni, l’educazione, la convivenza con gli altri e con noi stessi, la morte. Dalle sue riflessioni possiamo ricavare, anche oggi, suggerimenti e prospettive interessanti.

Il recente libro di Angelica Taglia, raffinata studiosa di filosofia antica, riporta l’analisi minuziosa del pensiero di Socrate. Lei, ripercorrendo gli elementi cruciali del suo illuminato pensiero, dimostra che oggi è valido come ieri. Seppure siano passati oltre duemila anni, Socrate ci appare ancora così vicino! Questo perchè la sua filosofia si adatta perfettamente al nostro pensiero di oggi. Ma non è solo questo: le sue idee e la sua vita sono ancora uno stimolo potente a interrogarci sul mondo e su noi stessi, senza fermarci alla superficie delle cose ma analizzandole fino in fondo.

Amici, Angelica Taglia, grande studiosa di filosofia antica, nel libro “Sette brevi lezioni su Socrate”, edito da Einaudi, ripercorre, con capacità e impegno, in modo asciutto ed efficace, gli elementi cruciali del pensiero del grande Socrate, valido oggi quanto e più di ieri. Socrate affermò senza remore che la felicità non può arrivare dall’esterno, ma soltanto da dentro di noi, poiché è già lì, è già presente, sta a noi farla emergere e realizzare appieno attraverso le giuste scelte, gli adeguati comportamenti, la giusta condotta di vita. Scrive Taglia nel libro: “Le domande di Socrate, le domande di una filosofia che era letteralmente desiderio di sapere, sono le nostre domande. Abbiamo anche noi bisogno di sapere, sapere come vivere, che strada scegliere per essere felici. Per Socrate, una domanda veniva prima di tutte le altre: dove si trova la felicità, intesa non come un sentimento passeggero, ma come una condizione stabile, fatta di serenità e sostanziale appagamento? Come dobbiamo fare per raggiungerla? La risposta data da Socrate è che “per essere felici dobbiamo cercare di essere giusti, buoni, di essere persone di valore e di sviluppare la parte migliore di noi, ovvero dobbiamo sviluppare la virtù (o eccellenza), la greca Arete”.

Ecco come la studiosa Angelica Taglia chiarisce il pensiero socratico. “Per Socrate, investire prima di tutto nei beni esteriori rischia di essere una strada verso l’inquietudine, anziché verso la felicità. In un dialogo di Platone, il Gorgia, compare una bella metafora che illustra questo pensiero. Socrate racconta un mito antico, che paragona l’anima degli uomini sregolati, in balìa dei propri desideri, a una botte forata, incapace di trattenere alcunché, e la loro vita a un vano tentativo di riempire quella botte portandovi acqua con un setaccio anch’esso bucato. Agire così non è una buona scelta perché, secondo un altro racconto simile, all’interno delle nostre botti ci sarebbero latte, vino, miele e altri liquidi preziosi, rari e difficili da procurare, ma scorrono via dai fori dell’anima”.

Cari amici, il grande filosofo Socrate è stato uno dei primi a insistere sull’importanza dell’anima come centro della nostra identità e punto di partenza per ogni discorso morale. Per Socrate ciò che conta nella vita dell’uomo è l’equilibrio interiore, la capacità di mettere ordine dentro di se (dentro la sua anima), resistendo alle passioni e alla tentazione di credere a falsi beni (come la ricchezza o il potere o la celebrità). È tempo che l’uomo, una volta per tutte, smetta di sciupare quanto di buono c’è nella sua vita. L’interessante analisi della Taglia, invita alla riflessione, e a interrogarci, come faceva Socrate: anche domandando, anche tacendo, come Socrate; anche sapendo di non sapere, come Socrate.

A domani.

Mario

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