giovedì, ottobre 16, 2025

ACQUA DOLCE DAL MARE, RICAVATA CON UN NUOVO SISTEMA CHE UTILIZZA SOLO L'ENERGIA SOLARE: LA RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA MESSA A PUNTO NELL’UNIVERSITÀ UNIST IN COREA DEL SUD.


Oristano 16 ottobre 2025

Cari amici,

Che l’acqua sia un bene prezioso, assolutamente indispensabile alla vita dell’uomo, è cosa fin troppo nota. Ovviamente parliamo di quella potabile, quella dolce, che a differenza di quella salata, che sulla terra è alquanto abbondante, è invece molto SCARSA, tanto che oltre 2 miliardi di persone non ne dispongono a sufficienza. La carenza di acqua potabile sicura fa ancora oggi nel mondo milioni di vittime, in particolare bambini. Secondo i dati dell’UNICEF, ogni giorno, oltre 1.000 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di malattie legate alla carenza di acqua e servizi igienici inadeguati, fattori che uccidono complessivamente 1,4 milioni di persone l'anno.

Uno dei rimedi per cercare di sopperire alla carenza di acqua potabile è LA DESALINIZZAZIONE, anche se questo complesso processo consuma enormi quantità di energia. Tuttavia gli studi proseguono e di recente un nuovo, particolare dispositivo elaborato da tecnici coreani appare in grado di rivoluzionare davvero il sistema. Il dispositivo in parola riesce sorprendentemente a  cambiare le carte in tavola: ricava 3,4 litri di acqua dolce all’ora con zero consumi elettrici! L’efficienza di conversione solare raggiunge il 94%, mentre i sistemi tradizionali si fermano al 30-40%.

Il rivoluzionario sistema coreano è stato testato per due settimane in condizioni estreme, ma ha mantenuto prestazioni costanti anche con salinità doppia rispetto a quella del mare. I numeri parlano chiaro: la convinzione è che la soluzione alla crisi idrica globale potrebbe essere più vicina di quanto immaginiamo. Ma vediamo in che modo, questo innovativo sistema, che per funzionare ha bisogno solo dell’energia solare, riesce a produrre acqua potabile.

Il dispositivo sviluppato dai ricercatori dell’Università UNIST in Corea del Sud usa un materiale particolare (noto agli esperti di tecnologie solari): LA PEROVSKITE. Per essere precisi, non esattamente quella usata per i pannelli fotovoltaici; si tratta di “un ossido di perovskite” (La0.7Sr0.3MnO3), che converte la luce solare direttamente in calore, attraverso la formazione di stati trappola intrabanda. Questo materiale facilita la ricombinazione non radiativa di elettroni ed eccitazioni foto-eccitate, rilasciando energia sotto forma di calore tramite termalizzazione.

Amici, se traduciamo in parole povere questo linguaggio scientifico, apprendiamo che questo materiale si scalda molto bene quando ci batte sopra il sole; poi, una volta che si è riscaldato bene, fa evaporare l’acqua di mare in modo estremamente efficiente. Lo studio pubblicato su ADVANCED ENERGY MATERIALS dimostra che il sistema raggiunge un tasso di evaporazione solare impressionante di 3,40 kg m⁻² h⁻¹ . Il dispositivo, dunque, supera di gran lunga i sistemi di evaporazione solare tradizionali, che tipicamente raggiungono solo 0,3-0,4 kg/m²/h sotto la luce solare naturale. Un miglioramento di quasi dieci volte, che trasforma una tecnologia di nicchia in una soluzione potenzialmente scalabile.

Anche il problema della desalinizzazione è stato affrontato in modo concreto. La desalinizzazione solare, come ben sappiamo, ha sempre avuto un tallone d’Achille: IL SALE, che si accumula sui materiali fototermici riducendo l’efficienza e causando quello che i ricercatori chiamano “fouling”. È come quando si forma il calcare sui rubinetti, ma anche peggio. Il team coreano ha risolto il problema con un design a forma di L inversa che crea un flusso unidirezionale del fluido.

Questo sistema stabilisce un gradiente salino che spinge il sale verso i bordi del materiale fototermico, riducendo significativamente l’intasamento e la schermatura della luce. Come spiega il team di ricerca: “Combinando La0.7Sr0.3MnO3 con questo design innovativo, raggiungiamo un impressionante tasso di evaporazione solare di 3,40 kg m⁻² h⁻¹ sotto un sole, garantendo al contempo forti capacità anti-fouling in ambienti complessi”. I test di durata lo dimostrano: due settimane di funzionamento stabile in soluzioni saline altamente concentrate con il 20% di contenuto di sale, superando la salinità dell’acqua di mare normale. Il dispositivo ha continuato a funzionare senza perdite di prestazioni.

Cari amici, stante quanto detto prima, sulla scarsità dell’acqua potabile nel mondo, il mercato della desalinizzazione è destinato a crescere notevolmente. Il Global Water Intelligence di Oxford valuta che entro il 2025-26 il valore complessivo del mercato della desalinizzazione raggiungerà i 12 miliardi di dollari, con un balzo dell’11% rispetto al valore attuale. Considerato che il nuovo sistema coreano taglia fortemente i costi energetici, sarà certamente all’avanguardia per risolvere il problema acqua potabile nel mondo!

A domani.

Mario

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