sabato, ottobre 18, 2025

DALL'”OMNIBUS” AL “BUS”, L'EVOLUZIONE NEL TEMPO DEL TRASPORTO COLLETTIVO. ECCO UN EPISODIO IMPRENDITORIALE DEGLI INIZI DEL XIX SECOLO A NANTES, IN FRANCIA.


Oristano 18 ottobre 2025

Cari amici,

Fino ai primi del Novecento, il trasporto pubblico di persone era una vera e propria impresa, ovvero un’eccezione. La movimentazione, anche per lunghi tratti, di gruppi di persone avveniva solo per particolari circostanze con l’utilizzo delle carrozze, preziosa dotazione delle sole famiglie benestanti, che erano trainate dai cavalli. La prima intuizione del mezzo pubblico urbano per trasportare persone risulta attribuita al filosofo e scienziato Blaise Pascal, che negli anni ‘60 del XVII secolo organizzò un servizio di «carrosses à cinq sols» con cui chiunque poteva spostarsi da una parte all’altra di Parigi.

Questa innovazione ebbe un discreto successo, ma più come mezzo di svago che come mezzo di trasporto vero e proprio. La costruzione e l’utilizzo in grande stile di mezzi di trasporto collettivo, ovvero capienti carrozzoni a cavalli con molti posti, si diffuse nell’Ottocento, svolgendo nelle principali città il servizio di trasporto pubblico. Ebbene, agli inizi del XIX secolo, in Francia, un piccolo imprenditore fu pioniere di una curiosa iniziativa, che merita di essere raccontata.

Intorno al 1825 tale STANISLAS BAUDRY decise di aprire un mulino a vapore presso la città di Nantes. L’intelligente imprenditore francese, dopo aver realizzato il mulino a vapore, che risultò molto apprezzato dalla popolazione, si rese conto che poteva anche evitare di sprecare tutta l'acqua bollente che veniva usata per il funzionamento del mulino, e pensò di  abbinargli un altro utile uso: aprire proprio accanto al mulino un bagno pubblico, in cui chiunque poteva farsi un bagno caldo. Può sembrare una sciocchezza, ma a quei tempi era un’idea imprenditoriale vincente. L’idea era certamente interessante, ma un problema restava da risolvere: il mulino era stato realizzato fuori città, e quindi bisognava trovare un sistema di trasporto per far arrivare lì gli amanti del bagno caldo in piscina!

Poiché all’inizio i clienti scarseggiavano, l’ingegnoso imprenditore trovò la giusta soluzione: organizzò una speciale navetta, che, dal centro di Nantes, portava i clienti proprio al mulino e al bagno. La stazione della navetta a Nantes era posta davanti alla bottega di un cappellaio, tale Monsieur Omnès, il quale, giocando col proprio nome e col latino, vi aveva affisso un'insegna con su scritto "OMNES OMNIBUS" , che poteva significare sia "tutti per tutti" sia "Omnès per tutti". A questo veicolo di trasporto persone che lì stazionava fu quindi affibbiato il nomignolo di "OMNIBUS". E poiché quel tipo di mezzo era proprio "per tutti", il nome fu presto abbreviato in "BUS", e così si diffuse giungendo fino a noi!

Amici, oggi che tutte le lingue, compresa la nostra, sono piene di inglesismi, in tanti sono convinti che “BUS” sia  un termine inglese! Invece no: come accennato prima, è latino, abbreviazione del termine ONIBUS (per tutti)! Oggi la gran parte dei viaggi collettivi avviene nel mondo con gli AUTOBUS (si è aggiunta la parola auto a BUS). Chissà che direbbe quel buontempone di Monsieur Omnès, se sapesse che la sua buffa insegna OMNIBUS è stata il germe di una delle parole più diffuse al mondo…!

Cari amici, l’evoluzione fa parte della vita dell’uomo! Indubbiamente la prima idea di trasporto pubblico "moderno" è stata proprio quella dell'OMNIBUS che ho citato prima. Questo termine, forse, qualcuno giovane non l'ha mai sentito nominare, perché il termine è caduto in disuso, ma si tratta dell'antenato di tutte le forme di trasporto urbano in uso oggi e, sappiate anche che questo termine, in alcune parti del mondo, è ancora molto in voga. Viva il BUS!

A domani.

Mario

 

 

 

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