domenica, ottobre 05, 2025

ANALFABETISMO INFORMATICO. È PRESENTE ANCHE TRA I NATIVI DIGITALI: OLTRE UN MILIONE DI GIOVANI TRA I 15 E I 19 ANNI NON HA DIMESTICHEZZA COL COMPUTER.


Oristano 5 ottobre 2025

Cari amici,

Sembra incredibile, ma purtroppo è vero! Non si fa altro che ribadire il fatto che i “SENIOR” (ovvero “NOI”, che rappresentiamo la generazione precedente alla nascita dell’informatica), sono poco informatizzati, poco esperti di informatica, ma la realtà è che ad essere poco abili al computer sono anche quelli delle nuove generazioni! Si, anche non pochi “NATIVI DIGITALI” spesso dimostrano di non essere esperti di informatica! A scuola quasi uno studente su tre non sa scaricare un file dalla piattaforma scolastica! Lo conferma una recente indagine di Save the Children, che rivela una preoccupante mancanza di competenze digitali di base tra i giovani studenti.

Il sondaggio di SAVE THE CHILDREN prima richiamato, condotto su 772 ragazzi di 13 anni in diverse città italiane, ha evidenziato che: il 29,3% non sa scaricare un file da una piattaforma scolastica, il 32,8% non sa utilizzare un browser per l’attività didattica, l’11% non è in grado di condividere lo schermo durante una videochiamata. Tali dati allarmanti, in un contesto in cui la didattica a distanza (DAD) è diventata sempre più rilevante (partita durante la recente pandemia), sollevano seri interrogativi sulla reale capacità dei giovani di navigare e utilizzare al meglio ed in modo efficace gli strumenti digitali.

Amici, questa indagine sui giovani “ANALFABETI DIGITALI”, poco capaci di operare mediante un computer, ovvero di leggere, scrivere e reperire criticamente informazioni in Internet, preoccupa non poco. Se è pur vero che il grado di analfabetismo informatico può variare a seconda dell'età, sesso, religione, abitudini e nazione, rilevare che un terzo dei giovani è in queste condizioni non fa presagire niente di buono per il futuro. Un analfabeta informatico non è solo quello che non conosce la tecnologia, ma anche l'individuo che ignora la terminologia di settore, essendo questa ampiamente utilizzata oggi da tutti i mezzi di comunicazione di massa.

Si, amici, in Italia la realtà è che una porzione significativa di giovani presenta competenze digitali di base scarse o nulle. Mentre la maggior parte dei giovani ha accesso a internet e utilizza dispositivi digitali, molti non possiedono le competenze necessarie per un uso consapevole e sicuro della tecnologia. Questo fenomeno, che riguarda sia l'utilizzo di base che le competenze più avanzate, è un problema alquanto diffuso, con differenze significative tra le diverse fasce d'età e tra le aree geografiche.

Questa scarsa conoscenza dell’informatica, come appare ovvio, crea pericolosi “Rischi di esclusione”: la mancanza di competenze digitali adeguate può portare a esclusione sociale, a difficoltà di accesso al mondo del lavoro, oltre a trovare difficoltà nel partecipare pienamente alla vita digitale. Inoltre, ulteriori rischi derivano dall’improprio utilizzo di Internet, con possibili conseguenze negative sia sulla salute fisica che mentale, oltre all’esposizione a contenuti dannosi e pericoli presenti online.

Un ruolo davvero importante nell’alfabetizzazione dei ragazzi lo dovrebbe svolgere la scuola. Si, la scuola ha un ruolo fondamentale nel colmare il gap digitale dei ragazzi, offrendo loro un'adeguata istruzione digitale, promuovendo un uso consapevole e responsabile della tecnologia. In sintesi, sebbene i giovani siano spesso definiti "nativi digitali", è importante riconoscere che molte lacune nelle competenze digitali persistono, con implicazioni significative per il loro futuro.

Perché l’ALFABETIZZAZIONE DIGITALE è importante? Il perché è semplice: l'alfabetizzazione digitale permette di comprendere e analizzare meglio i messaggi e i contenuti mediatici, contribuisce a salvaguardare il pluralismo e l'indipendenza dei mezzi di comunicazione, consente di esprimere opinioni diverse in rappresentanza di vari gruppi sociali e favorisce lo sviluppo dei valori di tolleranza e di dialogo. È importante imparare ad usare il computer concentrandosi sui contenuti, sui bisogni delle persone e del territorio, sugli obiettivi di un progetto, di una comunità (scuola, turismo, sociale, attività produttive, arte, tempo libero, stranieri, giovani, anziani, associazioni ecc.). In questo modo l'informatica diventa lo strumento per l'incontro e il confronto con gli altri.

Cari amici, io non sono un nativo digitale (ho di recente compiuto i miei primi 80 anni) ma conosco e apprezzo l’informatica, considerandola non solo utile ma indispensabile. Proprio per questo invito i giovani a conoscerla meglio e apprezzarla, perché il loro futuro passa proprio attraverso questa via!

A domani.

Mario

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