martedì, marzo 19, 2019

IN SARDEGNA IL TURISMO CRESCE. LE IMPRESE ARTIGIANE LEGATE AL TURISMO SONO OLTRE 6.600 E SI COLLOCANO AL 6° POSTO IN ITALIA.


Oristano 19 marzo 2019
Cari amici,
ogni tanto anche nella nostra isola qualche dato economico confortante arriva, seppure modesto. Secondo quanto rilevato di recente dall’Osservatorio di Confartigianato Sardegna, per le MPI artigiane (fonte UnionCamere-Infocamere 2018), operative nelle attività turistiche dell’isola (che globalmente rappresentano il 18,8% del totale delle imprese artigiane presenti negli albi camerali), si è registrato un discreto aumento: il 18,4% rispetto all’anno precedente. Con questo importante dato l’Isola conferma il sesto posto nella classifica nazionale delle piccole e medie imprese maggiormente collegate al turismo; al primo posto c’è la Sicilia con il 22,2% seguita dalla Campania con il 21,2%, rispetto alla media nazionale del 15,89%.
Il “turismo sardo”, dunque, i cui dati positivi erano stati in precedenza rilevati nei dati ISTAT 2017, confermano l’appeal sempre più importante della nostra regione nei confronti dei vacanzieri, CHE continua a crescere. In totale sono 6.638 le imprese artigiane che in Sardegna sono coinvolte nel mercato isolano delle vacanze, producendo beni, fornendo servizi e somministrando prodotti di altre realtà come le aziende agroalimentari, dei servizi balneari, della ristorazione, dei trasporti, della ricettività ma anche della manifattura, dell’abbigliamento, dell’intrattenimento e delle attività culturali. Un mix che gira bene.
Soddisfatto il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi, che commenta con orgoglio i dati delle imprese artigiane che lavorano a stretto contatto con il turismo. “Dalle prelibatezze alimentari ai capolavori della manifattura artistica, non c’è settore e attività in cui l’artigianato sardo non brilli per capacità di attrazione turistica; dal mare alla montagna, passando per le zone interne, non c’è che l’imbarazzo della scelta, per i turisti che vogliono scoprire, gustare, ammirare e acquistare il valore artigiano del bello, buono e ben fatto made in Sardegna”.
Quanto alla distribuzione nelle 4 province storiche dell’Isola, ben 2.656 imprese artigiane operano nel turismo in provincia di Cagliari (in crescita di 44 unità rispetto all’anno prima), 1.243 in quella di Nuoro (+9 rispetto alla precedente rilevazione), 2.296 in provincia di Sassari (in calo di 64 unità) e buona ultima Oristano, che registra un -40, dato che sconta il non risolto problema della rilevazione dei dati artigiani presso l’Albo Artigiani provinciale.
Un patrimonio, quello portato avanti dagli artigiani nell’Isola, che Confartigianato Sardegna cerca di valorizzare ulteriormente, considerate le tante attività messe in campo dalle Associazioni territoriali, come gli eventi che producono ricettività, sinergie, itinerari turistici, turismo esperienziale. Il presidente Matzutzi, che crede fortemente nelle aziende artigiane dell’Isola ha ribadito: “Da molti anni siamo impegnati a promuovere le aziende artigiane a vocazione turistica che danno ricettività e constatiamo che è un settore con un trend in crescita e nel quale si integrano, in una logica di filiera, i pubblici esercizi, le imprese alimentari, quelle del trasporto delle persone, oltre a quelle dell’abbigliamento e del benessere in generale”.
Un patrimonio, come conferma il Segretario di Confartigianato Sardegna Stefano Mameli, che va valorizzato sempre di più. “Occorre, da un lato, migliorare il sistema istituzionale, a partire dall’apposito Assessorato che deve prendere in giusta considerazione le esigenze e le specificità dell'intero comparto artigiano, così come chiesto in campagna elettorale dalla nostra Associazione ai Candidati Presidente.  Occorrerà, inoltre, intervenire sulla continuità territoriale, sia marittima che aerea, al fine di rendere più accessibile al turista il trasporto verso la Sardegna che oggi, da questo punto di vista, è meno competitiva di altre mete”.
Cari amici, credo che nella nostra Sardegna il settore artigiano sia davvero il nerbo portante della nostra economia, che però, a differenza dei grandi settori commerciali, è in grado di fornire un servizio personalizzato, quasi ad personam, creando col visitatore, col turista che si affaccia nella nostra terra, un rapporto amichevole, che pochi altri sono in grado di garantire. Evviva dunque la auspicata ulteriore valorizzazione e crescita di questa importantissima struttura, in grado sicuramente di migliorare la nostra economia e in futuro dare ulteriore lavoro ai tanti giovani che lo cercano.
A domani.
Mario

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