Oristano
19 marzo 2019
Cari amici,
ogni tanto anche nella
nostra isola qualche dato economico confortante arriva, seppure modesto. Secondo quanto rilevato
di recente dall’Osservatorio di Confartigianato Sardegna, per le MPI artigiane
(fonte UnionCamere-Infocamere 2018), operative nelle attività turistiche dell’isola
(che globalmente rappresentano il 18,8% del totale delle imprese artigiane presenti
negli albi camerali), si è registrato un discreto aumento: il 18,4% rispetto
all’anno precedente. Con questo importante dato l’Isola conferma il sesto
posto nella classifica nazionale delle piccole e medie imprese maggiormente
collegate al turismo; al primo posto c’è la Sicilia con il 22,2% seguita dalla
Campania con il 21,2%, rispetto alla media nazionale del 15,89%.
Il “turismo sardo”, dunque,
i cui dati positivi erano stati in precedenza rilevati nei dati ISTAT 2017,
confermano l’appeal sempre più importante della nostra regione nei confronti
dei vacanzieri, CHE continua a crescere. In totale sono 6.638 le imprese artigiane
che in Sardegna sono coinvolte nel mercato isolano delle vacanze, producendo
beni, fornendo servizi e somministrando prodotti di altre realtà come le
aziende agroalimentari, dei servizi balneari, della ristorazione, dei
trasporti, della ricettività ma anche della manifattura, dell’abbigliamento,
dell’intrattenimento e delle attività culturali. Un mix che gira bene.
Soddisfatto il Presidente
di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi, che commenta con
orgoglio i dati delle imprese artigiane che lavorano a stretto contatto con il
turismo. “Dalle prelibatezze alimentari ai capolavori della manifattura
artistica, non c’è settore e attività in cui l’artigianato sardo non brilli per
capacità di attrazione turistica; dal mare alla montagna, passando per le zone
interne, non c’è che l’imbarazzo della scelta, per i turisti che vogliono
scoprire, gustare, ammirare e acquistare il valore artigiano del bello, buono e
ben fatto made in Sardegna”.
Quanto alla distribuzione
nelle 4 province storiche dell’Isola, ben 2.656 imprese artigiane operano nel
turismo in provincia di Cagliari (in crescita di 44 unità rispetto all’anno
prima), 1.243 in quella di Nuoro (+9 rispetto alla precedente rilevazione),
2.296 in provincia di Sassari (in calo di 64 unità) e buona ultima Oristano,
che registra un -40, dato che sconta il non risolto problema della rilevazione
dei dati artigiani presso l’Albo Artigiani provinciale.
Un patrimonio, quello
portato avanti dagli artigiani nell’Isola, che Confartigianato Sardegna cerca
di valorizzare ulteriormente, considerate le tante attività messe in campo
dalle Associazioni territoriali, come gli eventi che producono ricettività,
sinergie, itinerari turistici, turismo esperienziale. Il presidente Matzutzi,
che crede fortemente nelle aziende artigiane dell’Isola ha ribadito: “Da
molti anni siamo impegnati a promuovere le aziende artigiane a vocazione
turistica che danno ricettività e constatiamo che è un settore con un trend in
crescita e nel quale si integrano, in una logica di filiera, i pubblici
esercizi, le imprese alimentari, quelle del trasporto delle persone, oltre a
quelle dell’abbigliamento e del benessere in generale”.
Un patrimonio, come
conferma il Segretario di Confartigianato Sardegna Stefano Mameli, che va
valorizzato sempre di più. “Occorre, da un lato, migliorare il sistema
istituzionale, a partire dall’apposito Assessorato che deve prendere in giusta
considerazione le esigenze e le specificità dell'intero comparto artigiano,
così come chiesto in campagna elettorale dalla nostra Associazione ai Candidati
Presidente. Occorrerà, inoltre,
intervenire sulla continuità territoriale, sia marittima che aerea, al fine di
rendere più accessibile al turista il trasporto verso la Sardegna che oggi, da
questo punto di vista, è meno competitiva di altre mete”.
Cari amici, credo che
nella nostra Sardegna il settore artigiano sia davvero il nerbo portante della
nostra economia, che però, a differenza dei grandi settori commerciali, è in
grado di fornire un servizio personalizzato, quasi ad personam, creando col
visitatore, col turista che si affaccia nella nostra terra, un rapporto
amichevole, che pochi altri sono in grado di garantire. Evviva dunque la auspicata
ulteriore valorizzazione e crescita di questa importantissima struttura, in
grado sicuramente di migliorare la nostra economia e in futuro dare ulteriore lavoro ai tanti
giovani che lo cercano.
A domani.
Mario
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