Oristano 26 marzo 2019
Cari
amici,
“END POLIO NOW”! Lo
slogan è forte e chiaro e risuona in tutto il mondo, perché il Rotary è
presente in 120 Paesi, posti nei 5 Continenti. Slogan urlato, gridato, perchè
decretare la scomparsa della POLIO nel mondo è urgente: è necessario farlo subito,
ORA, non DOMANI, perché domani potrebbe
essere già tardi!
Una lotta impari quella iniziata dal Rotary circa 40 anni fa
e che ebbe come protagonisti due personaggi eccellenti, due grandi Rotariani: Albert Sabin, scopritore del vaccino antipolio e Sergio Mulitsch, del Club di Treviglio,
ideatore e sostenitore del progetto antipolio, poi diventato Polio Plus. Se oggi la terribile malattia è quasi debellata dal
pianeta Terra lo dobbiamo a questi due grandi Rotariani. Una storia, amici, che
vale la pena di essere raccontata.
L’iniziativa
rotariana per combattere la polio iniziò in sordina nel 1978, per iniziativa di Sergio Mulitsch De Palmenberg, discendente da
un’antica nobile famiglia di industriali di origine goriziana, quando
era socio del club di Treviglio e della Pianura Bergamasca. Egli, appena ebbe notizia della possibilità di
vaccinare i bambini contro la polio, ne intuì immediatamente l’utilità e l’alto
valore umanitario. Da manager industriale qual era si adoperò subito per studiare la fattibilità e la
gestione di un progetto di vaccinazione su larga scala, non certo semplice in quei tempi.
Non si
trattava infatti di lanciare solo una raccolta di fondi, bensì di scegliere i
vaccini e mettere a punto la strategia della loro somministrazione, disporre di
imballaggi adatti per la conservazione dei farmaci a bassa temperatura,
organizzare la spedizione sino alle aree di utilizzo, trovare uomini
disponibili a gestirne la distribuzione. Mulitsch, per impostare ed avviare un
valido programma operativo, riuscì in pochi mesi di duro e costante lavoro, a contattare
diverse Università, la FAO, l’Istituto Sieroterapico Sclavo di Siena, oltre a vari
Ministeri.
A quel
punto era necessario il supporto ufficiale del Rotary International. Dopo tutta una serie
di contatti, seppe convincere John Stucky, allora coordinatore a Evaston del programma
3H, a supportare il progetto che Egli aveva ideato, inviandoglielo già corredato di tutti i
dettagli tecnici e organizzativi per l’avvio di un grande piano di vaccinazione
antipolio, a cui, egli pensava, avrebbero potuto aderire tutti i Distretti
Rotariani d’Italia. Da Evaston gli giunsero espressioni di ammirazione per il
programma di azione proposto, precisandogli però che per la realizzazione
occorreva reperire subito almeno un milione di dosi del vaccino.
Fu subito avviata una
raccolta di fondi, condivisa da 24 Rotary Club italiani, dal Rotaract di
Bassano del Grappa e da 4 Governatori italiani, che consentì di spedire nelle
Filippine (primo Paese dove fu iniziata la campagna di vaccinazione), nella
seconda metà di gennaio del 1980, 500.000 dosi di vaccino prodotte in Italia. Ebbe
così inizio la campagna ufficiale del Rotary contro la polio, che in poco tempo divenne mondiale. Su
quel primo progetto di speranza c'era il cuore e l'anima del grande Sergio Mulitsch, che personalmente seguì passo passo la riuscita dell’operazione!
Una
lotta grande e meravigliosa, quella avviata da Mulitsch, tanto che anche Albert
Sabin ebbe a dire: “il faro della scienza non brillerà a pieno fino a quando questo
vaccino non raggiungerà la capanna più sperduta del mondo. Voi rotariani ne
sarete artefici”. Quanto a Sergio Mulitsch è giusto che tutti sappiano
che spese anche gli ultimi anni della sua vita per la lotta alla Poliomielite, continuando
fino alla fine ad occuparsi di diversi altri progetti. Questo grande rotariano morì
a Londra, a causa di una malattia contratta proprio nelle Filippine lavorando
al progetto Polio; Egli continuò ininterrotamente ad occuparsi di progetti umanitari,
guidando personalmente, fino alla fine, le campagne di vaccinazione.
Cari
amici, grazie a Lui i numeri della grande sfida lanciata dal Rotary
International attraverso la propria Fondazione per eradicare la Polio dal mondo
sono cresciuti nel tempo a dismisura; gli ultimi dati ufficiali evidenziano: dieci milioni di casi
evitati, 1.5 milioni di vite salvate, 2.5 miliardi di bambini immunizzati,
quasi due terzi di sierotipi eliminati e la mobilizzazione di 20 milioni di
volontari, in gran parte rotariani. Se pensate che 30 anni fa i casi di polio
nel mondo erano ancora oltre 350 mila in 125 Paesi, mentre al 2018 la presenza
del virus c’è in soli 2 Paesi (Pakistan e Afghanistan) con meno di 30 casi, credo non necessitito altri commenti.
È con
questi presupposti che i club Rotary nel mondo continuano nello sforzo finora
fatto, che proseguirà fino a debellare
l’ultimo caso di polio dal mondo. È con questo spirito di servizio che il club
Rotary di Oristano (di cui sono orgogliosamente socio da oltre un quarto di secolo) ogni anno partecipa
attivamente alla raccolta fondi da destinare a questo nobile scopo. Una delle
socie più attive del club è Adriana Muscas, figlia di socio fondatore del club
(il medico oculista Mario), past president, impegnata nel Distretto come
Assistente del Governatore e prossimo Cerimoniere Distrettuale. Sportiva,
Adriana corre da anni per raccogliere fondi per il Rotary; ha partecipato negli
anni scorsi alla “Maratona di Roma”, impegno che la coinvolgerà anche
quest’anno. Tanti i fondi che è riuscita a recuperare, anche se non bastano
mai!
È sua
anche l’organizzazione della stupenda serata di Domenica 24 marzo, svoltasi al
Teatro comunale San Martino, messo gentilmente (e gratuitamente) a disposizione
dal Comune. Anche i meravigliosi artisti che hanno deliziato il pubblico sono
intervenuti a titolo gratuito, manifestando grande solidarietà! È davvero
doveroso ringraziarli tutti, non solo per la loro magnifica prestazione di
altissimo livello ma anche per la loro grande generosità. Un immenso grazie
a: Giuliano Marongiu, Andrea Puddu, Roberto Tangianu, Peppino Bande,
Gianbattista Longu e Laura Spano, le cui esibizioni hanno deliziato in modo
eccellente il numeroso pubblico presente; un sincero grazie anche a Guido
Dorascenzi (che, colpito da piccolo dalla polio, ha portato la sua
testimonianza) ed al figlio Riccardo, già ottimo musicista, che ha eseguito un
pezzo a lungo applaudito.
Ma veniamo
al concerto. Dopo l’apertura di Laura Spano, che ha cantato “Deo ti cheria Maria”, accompagnata da
Gianni Puddu alle tastiere e Gianbattista Longu al violino, ha introdotto gli
ospiti successivi Giuliano Marongiu, eccellente presentatore e vero uomo di
spettacolo.
Gianni Puddu e Gianbattista Longu hanno eseguito in ensemble pezzi
di Morricone, Vivaldi e Bach. È poi è salita sul palco Adriana Muscas, che ha
riepilogato lo scopo della serata e ringraziato tutti: artisti e pubblico. Un
assolo di Roberto Tangiuanu con le sue launeddas, ha ricreato un’atmosfera
di sardità d’eccellenza, che solo la nostra meravigliosa musica sarda millenaria,
suonata con vera competenza, sa dare.
Dopo un
coro inarrestabile di applausi, hanno ulteriormente incantato il pubblico prima
Peppino Bande all’organetto e poi Laura Spano che, accompagnata da Gianbattista
Longu e Gianni Puddu ha cantato “Babbu
Nostru”, il padre nostro in sardo che ha strappato applausi e grande
commozione! È salito poi sul palco Guido Dorascenzi. La sua è stata una
commossa confessione-riflessione, nella quale ha messo a nudo la sua sofferenza
di bambino colpito proprio dalla polio. Guido ha chiuso con una delle sue
poesie: quella dedicata al dolore, strappando applausi e lacrime.
Dopo il
saluto del Presidente del club di Oristano Silvia Oppo, è seguita un’ulteriore
esibizione di Peppino Bande e Roberto Tangianu; poi è salito sul palco Riccardo
Dorascenzi che ha eseguito un bel pezzo alle tastiere. Nel finale Laura Spano e
Giuliano Marongiu hanno cantato in duetto, con l’accompagnamento di
Gianbattista Longu e Peppino Bande. Un lunghissimo applauso ha posto fine alle esibizioni,
con la Presidente Silvia Oppo che, dopo aver ringraziato ancora tutti, ha offerto un bel mazzo di fiori a Laura
Spano e il guidoncino del club agli artisti. Ho voluto allegare perchè possano essere viste anche da chi non c'era, alcune immagini della straordinaria serata, che sicuramente, se Dio vorrà, sarà ripetuta anche il prossimo anno!
Amici, non ho parole per aggiungere altro: una serata
straordinaria, superba, meravigliosa!
Mario
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