Oristano
9 marzo 2019
Cari amici,
Pochi giorni prima dello
svolgimento del torneo ufficiale del 2019 (in calendario il 3 e il 5 marzo), il
Centro di documentazione e studio sulla Sartiglia ha cambiato casa;
provvisoriamente allocato in precedenza nelle sale dell’Hospitalis Sancti Antoni,
è stato ora trasferito nella nuova residenza di Via Eleonora, al piano superiore dell’immobile
già destinato dal Comune alla Fondazione Sa Sartiglia come ufficio operativo e di
contatti ricettivi con il pubblico.
L’inaugurazione della
nuova dimora è avvenuta venerdì 1° marzo, alle 18,00 ed è stata preceduta da
una conferenza che si è tenuta nella Sala Consiliare del Comune di Oristano
(Palazzo degli Scolopi). Qui l’Amministrazione cittadina, alla presenza di
autorità ed ospiti, ha illustrato il progetto che ha portato al trasferimento del
Centro di documentazione nella struttura del Palazzo Sanna, sempre di proprietà
dell’Amministrazione Comunale (con ingresso al pubblico da via Eleonora). Sabato
2 marzo, alle ore 10,30 invece, nella Sala degli Evangelisti, palazzo degli Scolopi,
si è tenuto l’interessante convegno internazionale, sotto forma di ‘tavola
rotonda’, sul tema “Giostre e
manifestazioni storiche in Europa e nel Mediterraneo: cultura, turismo e
identità”.
Una collocazione più adeguata, dunque, per il Centro di documentazione sulla Sartiglia, che era da tempo allo studio, in quanto
negli anni precedenti il Centro era “ospitato” presso l’Hospitalis Sancti
Antoni, in attesa di trovare una sede più degna, considerata l’importanza che
riveste. Ora è arrivata la sede di via Eleonora, senza escludere che in futuro
potrebbe anche avere, se le richieste del Comune per ottenere degli immobili
ora di proprietà di altri Enti dovessero essere accolte, anche una collocazione
ancora più consona e degna della tradizione che riveste. Il trasloco appena effettuato è stato reso possibile dopo il
restauro del locale posto in via Eleonora e l’acquisto dei nuovi allestimenti, finanziati
con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e grazie
anche al finanziamento concesso dalla Fondazione di Sardegna.
La nuova, moderna
esposizione, che tra l’altro costituisce un positivo unicum con gli spazi che la Fondazione Sa Sartiglia da anni già utilizzava
per la biglietteria e come Info point, è stata progettata dagli Architetti
Francesco Deriu di Oristano e Giuliano Ciari di Cagliari. Quest’ultima
sistemazione, grazie all’interessante progetto, che si caratterizza per la sua
presentazione interattiva e multimediale, è risultata ben accolta dal pubblico.
Evidente la soddisfazione
del Sindaco Andrea Lutzu e dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, che
hanno affermato che il progetto contiene allo stesso tempo sia la moderna innovazione che
il mantenimento della tradizione; “la storia e le storie della Sartiglia di
Oristano sono raccontate in un percorso esperienziale e didattico che,
prendendo spunto dall’architettura dei locali, passa in rassegna sia i
protagonisti, che le fasi e la documentazione inerenti alla giostra”.
La possibilità data al
pubblico di consultare, attraverso una postazione multimediale la
documentazione d’archivio, offre in modo eccellente, a chi volesse saperne di
più, l’opportunità di conoscere più da vicino i Gremi e la loro storia, con le
relative attività svolte nei secoli, per arrivare poi, con competenza, a comprendere il ruolo che
ha rivestito e riveste nel tempo la Sartiglia.
Come ha sottolineato il
Presidente della Fondazione Sa Sartiglia Angelo Bresciani, “I pannelli espositivi, con
traduzioni anche in lingua inglese, accompagnano il viaggio alla scoperta della
giostra e il visitatore si immerge nel cuore della storia e delle emozioni
della Sartiglia, in un itinerario arricchito dell’esposizione di cimeli della
giostra e dei suoi protagonisti”.
Nei nuovi locali non
manca, per gli appassionati, nemmeno un’apposita sezione dedicata alle rosette
ed alla loro preparazione, mentre un’installazione diffonde in tutto il Centro
di documentazione i ritmi della corsa, richiamando il ruolo e i suoni dei
tamburini e dei trombettieri. Il visitatore nel nuovo Centro trova anche i possibili
riferimenti alle altre giostre del Mediterraneo, in particolare all’Ensortilla
minorchina e all’Alka di Signo, giostre anch’esse all’anello, che condividono
con la Sartiglia di Oristano un’antica tradizione equestre e un consolidato
rapporto di amicizia e di scambi culturali.
Amici, come hanno avuto
modo di commentare nelle interviste sia Massimiliano Sanna, Vicesindaco del
Comune di Oristano, che Stefania Zedda, Assessore al Turismo e allo Spettacolo
del Comune di Oristano, il Centro sarà un reale punto di riferimento per
cittadini e studiosi, che potranno consultare agevolmente i documenti d’archivio,
“contribuendo
a promuovere e valorizzare la giostra oristanese, tra le più antiche d’Europa e
del Mediterraneo, mostrando il fascino del suo antico cerimoniale ed
evidenziando i valori di questa tradizione vivente che è diventata uno dei
simboli dell’identità oristanese”.
Il Centro è a disposizione
anche di quanti volessero, se in possesso di antiche documentazioni anche
fotografiche, donare i documenti posseduti all’Archivio, per una migliore
conservazione e trasmissione alle generazioni future. Credo che anche questo
sia un ottimo passo per continuare nella divulgazione della cultura, che l’attuale
Amministrazione da tempo persegue. Investire in cultura, in sapere, è sempre positivo, in particolare perchè fa conoscere il passato alle nuove generazioni.
A domani.
Mario
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