Oristano
12 marzo 2019
Cari amici,
Oltre 10 mila visitatori
hanno affollato la 19^ edizione di “PRIMAVERA IN GIARDINO”, la rassegna
florovivaistica organizzata a MILIS, che quest’anno ha superato di gran lunga il successo delle edizioni precedenti. La rassegna, promossa dalla associazione Landplants Sardinia e dalla Pro Loco di Milis, è stata organizzata
come in passato nella splendida location del parco di Villa Pernis, che, grazie anche al notevole aiuto naturale di un fine settimana baciato dal sole, ha
invogliato molte famiglie a raggiungere la splendida località, immergendosi nei
viali profumati d’agrumi, di fiori e di frutti, godendo del piacere di una
passeggiata in totale relax, scaldati dai raggi del primo tiepido sole primaverile.
Giovani e anziani, sabato
9 e domenica 10 hanno piacevolmente trascorso due magnifiche giornate, visitando
gli stands dei vivaisti, degli architetti paesaggisti, degli appassionati di
giardinaggio e di cultura del verde, provenienti non solo dalla Sardegna ma anche
dal resto della Penisola e dall’estero. In tanti si sono ritrovati a praticare il rinnovato rito di accoglienza alla desiderata primavera in arrivo, e Milis li ha
accolti con un meraviglioso “campionario verde” messo a loro disposizione.
I trentasette espositori,
tra sardi continentali e stranieri, con la loro variegata offerta, hanno
attirato un grande numero di persone; sapientemente esposte, tante le piante da frutto, ornamentali o
aromatiche, fiori e semi da piantare: tutto era invitante e da prendere in considerazione. Fra gli espositori anche un
gazebo con il bambù, una pianta dalle proprietà ancora poco conosciute, fra le quali anche quelle a scopo alimentare. Insomma, uno straordinario ben di
Dio che, esposto nello storico agrumeto dello stabilimento Pernis–Vacca,
l'affascinante realizzazione dell’inizio del Novecento posta nel cuore antico di Milis, sembrava
avere un valore addirittura superiore a quello reale.
Amici, Milis, centro posto
a Nord Ovest del nostro Campidano, già famoso fin dal Milleottocento per la ricca
produzione agrumicola, è riuscito nell'intento di riportare nel paese i numerosi visitatori
di una volta. Quest’anno, poi, gli ospiti si sono trovati di fronte un
campionario di offerte davvero straordinario: una vera meraviglia, che comprendeva
anche molte specie di piante già ben sviluppate, alte e pesanti, per le quali gli acquirenti
avevano la possibilità di affittare una carriola per agevolarne il trasporto dal giardino alla loro auto.
Naturalmente, per un
maggior coinvolgimento degli ospiti-visitatori, gli organizzatori avevano
provveduto ad allestire numerosi eventi collaterali. Come ad esempio il laboratorio sulla
pasta madre, l'antico rifacimento del pane fatto in casa, così come altri laboratori che mettevano a conoscenza i curiosi di come
realizzare sali aromatici con spezie e scorze di frutta, oppure come mantenere in
forma un bonsai, fino alla scoperta dei segreti per “zatterare” un’orchidea.
Non è mancato nemmeno l’appuntamento
letterario: la presentazione del libro “Getta un Seme”, un manuale per
migliorare tecniche ed esperienze per coltivare orti e giardini.
Poiché camminare crea
appetito, gli organizzatori hanno pensato bene di mettere in piedi un ottimo punto di ristoro,
gestito dalla Pro Loco; affidato all’estro di Elia Saba, il presidente
dell’Unione Cuochi Sardegna con il suo “Orto di Elia”, sono stati predisposti
200 posti a sedere e un menu studiato per l’occasione; un secondo punto ristoro della
Landplants, era situato nella sala bar di Villa Pernis.
L’Organizzazione, come
tra l'altro era giusto e necessario, ha cercato anche di limitare la dispersione dei rifiuti. I
partecipanti sono stati sensibilizzati a collaborare, per evitare l’abbandono
dei rifiuti durante la manifestazione, chiedendo loro di ridurre gli sprechi e
di differenziare nella giusta maniera tutto quello che si doveva buttare.
Cari amici, credo che la
soddisfazione dei tanti che hanno partecipato sia stata davvero grande. Il
prossimo anno sarà quello del 20^ edizione e certamente non mancheranno
ulteriori novità. Valorizzare in Sardegna il florovivaismo, considerato che l’isola
è una terra davvero unica per clima e condizioni ambientali, dovrebbe
certamente portare vantaggi non solo di natura economica ma anche di lavoro ai
tanti giovani, per i quali l’agricoltura può essere una buona via da seguire, una valvola di sfogo alla disoccupazione.
Investiamo dunque nel verde,
investiamo in accoglienza, perché la Sardegna non può e non deve restare una
Regione che può usufruire del semplice turismo estivo, limitato a 2/3 mesi all’anno.
Lavoriamo compatti, perché la Sardegna può essere turisticamente valida tutto l’anno, portando ricchezza e benessere!
A domani.
Nessun commento:
Posta un commento